25 Aprile telematico, per non dimenticare...
Il passaggio del fronte a Tosina
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Area: Scuola Educazione [PeaceLink]
Data: 24/4/1995 11:46
Da: Giovanni Lopes
A: Tutti
Sogg: Il passaggio del fronte a Tosina
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Tosina si pronuncia con l'accento sulla o, pare infatti che sia un nome di
origine etrusca (con l'accentoi sulla terz'ultima sillaba).
Tosina la "casa di campagna" della mia famiglia sin dal lontano 1934. E`
situata sulle pendici del Pratomagno, ad una trentina di chilometri da Firenze.
E` una "villa" abbastanza grande, perlomeno se misurata con il metro degli
appartamenti cittadini; fu costruita verso la meta` dell' 800 come residenza
estiva; la cosa e` evidente se si osservano le stanze grandi, le ampie
finestre, la totale assenza di camini (eccetto che in cucina). Se si aggiunge
che e` su un versante nord, a piu` di 500 metri sul livello del mare, si
arguisce che e` una casa del tutto inospitale d'inverno. Eppure i miei
familiari ci passarono i due inverni a cavallo del '44.
Allora stavano a Prato, vicino al ponte della ferrovia sul Bisenzio. Un
evidente obiettivo per i bombardieri alleati. Fu cosi` deciso di sfollare in
campagna. Non solo per sottrarsi al rischio dei bombardamenti, ovviamente. In
campagna c'era molta piu` disponibilita` di cibo e gli echi della guerra erano
piu` lontani.
Nei prossimi tre messaggi narro tre episodi raccontati da mia nonna. Tre
episodi relativi ai momenti del passaggio del fronte, quando i tedeschi si
ritiravano per assestarsi sulla linea gotica, e gli alleati "liberavano" i vari
paesi toscani non appena i partigiani comunicavano loro che in paese non si
vedeva un tedesco da qualche giorno.
Ciao a tutti! ___
/ _
<___/ iovanni
--- Mercurio 1.14b4
* Origin: Su internet: glp@abeline.it (61:392/8.2)
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Area: Scuola Educazione [PeaceLink]
Data: 24/4/1995 16:0
Da: Giovanni Lopes
A: Tutti
Sogg: Primo episodio - L'angolo dell'armadio
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In camera mia, a Tosina, i mobili sono ancora oggi nella stessa posizione di 50
anni fa. Nell'angolo opposto alla porta c'e` sempre l'armadio a specchio;
ancora oggi, come allora, l'armadio non e` proprio nell'angolo, ma addossato ad
una parete a una trentina di centimetri dall'angolo, in modo che fra il lato
dell'armadio nascosto a chi entra e la parete c'e` un piccolo anfratto.
Quell'anfratto e un pannolino sporco salvarono la vita ad un uomo.
Si avvicinava il momento del passaggio del fronte e la casa di Tosina era
sovraffollata. Molte famiglie, fuggite dal paese, avevano chiesto ospitalita`
nelle tante case disseminate per i colli intorno. Il paese si trovava infatti
sulla statale, in quei giorni percorsa da molti convogli militari e
continuamente attaccata dall'aviazione alleata. A Tosina ogni stanza ospitava
una famiglia. Per due giorni erano stati ospitati anche due partigiani, cosa
rischiosissima perche` se fossero stati trovati sarebbero stati sterminati
tutti gli abitanti della casa e delle case nel raggio di qualche centinaio di
metri.
Un giorno arrivarono i soldati tedeschi per uno dei soliti rastrellamenti:
cercavano uomini da impiegare per la costruzione della linea gotica. In quella
che oggi e` la mia stanza, allora alloggiava un famiglia composta da padre,
madre e un bambino piccolo. Il padre, nella speranza di sfuggire al
rastrellamento, si nascose nell'anfratto fra il muro e l'armadio, augurandosi
che i soldati tedeschi non entrassero nella stanza abbastanza da riuscire a
vederlo. Mentre i soldati salivano le scale, sua moglie ebbe un'illuminazione:
sparpaglio` per il pavimento i pannolini sporchi del bambino, che stava giusto
cambiano. Il soldato tedesco irruppe nella stanza aprendo violentemente la
porta, mise la testa dentro, arriccio` il naso e... richiuse la porta.
Salvo!
--- Mercurio 1.14b4
* Origin: Su internet: glp@abeline.it (61:392/8.2)
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Area: Scuola Educazione [PeaceLink]
Data: 24/4/1995 16:2
Da: Giovanni Lopes
A: Tutti
Sogg: Secondo episodio - Dagli al tedesco!
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Il fronte era ormai vicinissimo e gli ultimi tedeschi stavano lasciando la zona
mentre gli americani stavano arrivando.
I mezzadri di Corte, una casa colonica a cinquecento metri da Tosina,
addocchiarono un soldato tedesco che passava di li`: lo invitarono in casa e
gli offrirono del vino. Tanto vino. Il povero soldato fu presto completamente
ubriaco. E quando non fu piu` in grado di intendere di volere, ottenebrato dai
fumi dell'alcool, lo gonfiarono ben bene di botte.
Nel frattempo era arrivata la notizia dell'arrivo degli americani in paese,
cosi` decisero di prendere il "prigioniero" e di consegnarlo agli americani,
sperando in una ricompensa a base di cioccolata e scatolette. Quando entrarono
in paese constatarono una cosa molto buffa: i soldati americani avevano la
stessa divisa del "loro" tedesco.
Morale: il soldato non era tedesco, ma americano; ebbero comunque una piccola
ricompensa per aver riportato indietro l'ubriacone della compagnia.
--- Mercurio 1.14b4
* Origin: Su internet: glp@abeline.it (61:392/8.2)
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Area: Scuola Educazione [PeaceLink]
Data: 24/4/1995 15:57
Da: Giovanni Lopes
A: Tutti
Sogg: Terzo episodio - La morte del pittore
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Gli americani avevano messo il comando alla villa situata in cima al poggio e
uno degli "abitanti" di Tosina ci andava tutti i giorni. Era pittore e faceva
dei ritratti agli ufficiali in cambio di derrate alimentari.
Per arrivare al comando percorreva una mulattiera in mezzo al bosco. Il bosco
era stato minato dai tedeschi in ritirata ma sulla mulattiera non c'era alcun
pericolo, perche` ci erano passati gli sminatori alleati.
Quella mattina il pittore portava con se' il figlioletto, che aveva istruito di
non allontanarsi per nessun motivo dalla mulattiera. Era quasi arrivato al
comando quando senti` dei lamenti nel bosco. Non ci penso` due volte e si
precipito` in direzione dei lamenti, ignorando le urla del figlio che gli
dicevano di tornare indietro, che era troppo pericoloso. Mori` su una mina.
Piu` tardi si scopri` che i lamenti erano di una mucca.
--- Mercurio 1.14b4
* Origin: Su internet: glp@abeline.it (61:392/8.2)
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