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N.50 Luglio-Agosto

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Malawi

Disoccupati con laurea

Di Bryan Likomega

Un ambizioso piano governativo per migliorare il livello d’istruzione della popolazione del Malawi, offrendo la scuola elementare gratuita, non ha avuto successo, soprattutto a causa delle condizioni pietose in cui versano le scuole e gli insegnanti. Inoltre chi ha la fortuna di poter frequentare e finire l’università si trova spesso disoccupato.

Sebbene a metà degli anni ’90, al momento dell’introduzione delle elementari gratuite, le iscrizioni fossero aumentate vertiginosamente di un buon 80%, queste sono andate incontro, subito dopo, ad un costante declino, dovuto alle condizioni disastrose delle scuole. In Malawi c’erano, nel ’93, 1.6 milioni di studenti delle elementari, che salirono di colpo a più di 3 milioni quando nel ’94 il Presidente Muluzi introdusse la scuola gratuita. Non c’erano però aule per gli alunni, materiale scolastico di alcun genere, insegnanti qualificati e in numero sufficiente per coprire i bisogni delle classi gonfiate da tanti nuovi ragazzi.

Il governo non riuscì a fare altro che assumere in tutta fretta insegnanti non qualificati e senza esperienza. Alcuni di questi non possedevano neanche un diploma. Ancor peggio, i giovani insegnanti persero le forze, demoralizzandosi per gli stipendi da fame, gli alloggi da miseria e la mancanza assoluta di materiale didattico. Kuthemba Mwale, direttore della politica di pianificazione al Ministero dell’Istruzione, riconosce che le condizioni nelle scuole erano davvero pessime, ed afferma : "Quando lanciammo l’istruzione elementare gratuita non c’erano abbastanza insegnanti e materiale didattico. I ragazzi si demoralizzarono, ci fu molto assenteismo, risultati scadenti e moltissimi studenti che ripeterono."

In Malawi il 15% delle ragazze (3 su 20) e il 12% dei ragazzi (3 su 25) abbandonano fra la quinta e l’ottava classe. Le ragazze sono quelle che lasciano la scuola più facilmente, sia perché devono aiutare in casa nei lavori domestici, oppure perché rimangono incinte o si sposano ancora giovanissime. Fra di loro, soprattutto, infierisce l’AIDS, che, assieme alle altre cause, contribuisce in maniera determinante all’allontanamento precoce dalla scuola. Mwale spiega che l’epidemia di AIDS ha portato alla tomba molti genitori, gente che si guadagnava il pane per le proprie famiglie, ragion per cui la responsabilità e la cura di chi resta ricade inevitabilmente sulle spalle delle ragazze.

Fin dal ’94, quando venne avviato il programma d’istruzione gratuita con l’assunzione di insegnanti non qualificati ed inesperti, sia alle elementari che alle superiori, si cominciarono ad evidenziare negli alunni scarsi risultati agli esami. Una commissione d’inchiesta costituita più tardi dal governo per esaminare l’origine dei problemi che colpì il sistema scolastico dopo la riforma, ha pubblicato i risultati della sua ricerca solo a novembre dello scorso anno.

La commissione, guidata dall’esperto educatore Lewis Malunga, ha accusato il Presidente Muluzi delle disastrose scelte governative che hanno portato al completo fallimento dell’iniziativa. Sempre secondo la commissione, la promessa propagandistica ed elettorale del Presidente di provvedere l’istruzione elementare gratuita senza assicurarsi che fossero disponibili insegnanti qualificati per metterla in pratica, si è dimostrata del tutto disastrosa per il sistema educativo del paese. Attualmente, le medie e superiori del paese hanno bisogno di 12,000 insegnanti, ma solo 4,968 sono disponibili. Di questi, solo 1,628 sono qualificati per insegnare in quell’ordine scolastico, mentre il resto sarebbe all’altezza d’un insegnamento alle elementari. Semplicemente, è stato chiesto loro di insegnare alle superiori per far fronte alla grave penuria di insegnanti".

La commissione sottolinea che l’introduzione della gratuità ha naturalmente fatto esplodere le iscrizioni, facendo entrare nelle classi un numero straordinario di alunni che ha definitivamente messo in crisi il già precario assetto organizzativo scolastico, formato da personale numericamente carente e in più demotivato. In qualche modo il governo aveva tentato di anticipare gli effetti dell’ondata d’urto sulle elementari"paradossalmente aprendo in tutta fretta nuove scuole superiori che, oltretutto, erano delle scatole vuote, scuole sulla carta, senza strutture e insegnanti, sprovviste di attrezzature e materiale scolastico.

Certo non aiutò il fatto che il governo di Muluzi avesse deciso di selezionare affrettatamente insegnanti elementari per un corso di tre settimane, prima di spedirli alle superiori. La commissione d’inchiesta fa notare che non si è trattato d’altro che di un ulteriore disastroso ingrediente della pessima ed insensata ricetta. zioni del ’94 ed essere rieletto nel ’99.

Non esistono dubbi che l’epidemia di AIDS fa la sua parte nel determinare il tremendo scadimento dei livelli d’istruzione del paese, dove i pochi insegnanti qualificati in gran numero soccombono alla malattia. La tragedia è immensa, ogni anno muoiono di AIDS qualcosa come 600 insegnanti! L’Università del Malawi, che prepara gli insegnanti delle superiori, trova difficile, da parte sua, raggiungere gli obiettivi educativi a causa di mancanza di fondi. Molti dei corsi, per esempio, non partono, o vengono ritardati perché non arrivano gli stanziamenti del governo.

Il vice rettore, Prof. David Rubadiri, ha recentemente affermato che questa disponibilità di fondi decisamente insufficiente impedisce a molti Dipartimenti e College affiliati di pagare il personale accademico, oppure di cominciare regolarmente i corsi a gennaio. Ogni anno Rubadiri è costretto a elemosinare soldi da tutte le parti per tirare avanti e mantenere aperta ed operativa la sua università. Il Professore ha concluso il suo intervento dicendo che l’apporto finanziario del governo si è ridotto quest’anno a coprire neanche un terzo, 5 milioni di dollari, del budget di funzionamento dell’università, che ammonta a ammonta a 17,5 milioni. D’altra parte, a peggiorare ulteriormente le cose, sta il fatto che molti studenti universitari hanno problemi a pagare le rette, che attualmente ammontano a 360 dollari americani.

Oltretutto, poi, dopo essersi battuti per superare i vari corsi di studi, dalle elementari all’università, non è affatto detto che gli studenti possano trovare un posto di lavoro decente. Migliaia di laureati, infatti, vagabondano per le strade, senza un lavoro; molti di loro cercano di tirare avanti chiedendo soldi agli ex compagni di corso più fortunati, che hanno trovato qualcosa da fare, magari un anche solo un espediente, un lavoretto. Peter Phiri, che ha finito l’università circa tre anni fa, ci racconta: " Chiedo sempre denaro ai miei ex compagni. Mi sento ormai senza speranza, le aziende non hanno bisogno della mia qualificazione accademica e mi rendo conto ora di quanto inutile ed inadatta per trovare un lavoro sia la mia laurea in Lettere".

Esperti del lavoro, sia del settore pubblico che privato, avvertono che la situazione potrebbe perfino peggiorare, considerando un semplice dato statistico. Ogni anno si creano solo 20,000 nuovi posti, mentre sul mercato si riversano qualcosa come 100,000 giovani in cerca d’occupazione. Un lucido studente della facoltà di Economia, James Ngulube, dice ad Africanews: " Il maggior problema di questo paese è l’incompatibilità fra la forza lavoro che sforna la scuola ed i bisogni reali del mercato. Per questo motivo c’è urgente bisogno di rivedere radicalmente il sistema educativo malawiano, per ottenere un nuovo orientamento delle aspirazioni e degli interessi degli studenti e far sì che si armonizzino con le necessità dell’economia e le opportunità di lavoro che ne scaturiscono."

Il Prof. Senate Paulo, un ex insegnante delle superiori, afferma a sua volta che il sistema educativo del Malawi è troppo focalizzato su un indirizzo classico e accademico, mentre la formazione e l’avviamento professionale sono disgraziatamente troppo trascurati.

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