ASSOCIAZIONE COMUNITÀ PAPA GIOVANNI XXIII

Operazione Colomba - Corpo civile di Pace nonviolento

 

Comunicato alla stampa - Convocazione Conferenza Stampa

"Operazione Colomba - Corpo Civile di Pace in partenza per la Cecenia"

 

·        Dove andiamo. Il 18 maggio partiamo per la Cecenia: Andremo a vivere con le persone che subiscono gli effetti devastanti della guerra.  Per noi gli interessi principali non sono quelli economici ma quelli umani.

 

·        Che cosa faremo. Getteremo le basi per una presenza tra loro come già stiamo facendo in Chiapas e Kossovo, per condividere le loro sofferenze e cercare di essere la loro voce.

 

E' inaccettabile che queste popolazioni vengano deportate nel silenzio del mondo. Queste deportazioni, a nostro parere, fanno parte di un piano politico che tiene ancora i profughi ceceni rinchiusi nei campi in Ingusezia senza alcuna prospettiva di rientro alle loro case. Ancora una volta intere popolazioni vengono usate come pedine per giochi di potere, senza che nessuno dica una parola per impedirlo. Vogliamo condividere con loro un pezzo della nostra vita per rispondere a questa logica criminale di cui anche noi italiani siamo complici.

 

·        Le responsabilità dell’Italia e il ruolo nel commercio delle armi

 

Negli ultimi mesi del 1999 l'Italia ha ratificato, con le leggi n. 398 e n. 397, l'accordo di cooperazione militare con la Russia. La Camera dei Deputati ha approvato i provvedimenti proprio mentre erano in corso i bombardamenti con cui la Russia ha devastato la Cecenia, che hanno causato molte vittime e decine di migliaia di profughi.

 

Il disegno di legge n. 4431, presentato lo scorso 19 gennaio dal Governo D'Alema, non ancora passato all'esame delle commissioni competenti del Senato (Affari esteri e Difesa), sta per introdurre delle modifiche alla legge 185/90, che regola il commercio e l’esportazione delle armi, in un'ottica di liberalizzazione del mercato degli armamenti.

 

A partire dal 1994, anche per le pressioni delle industrie produttrici di armamenti, molte delle quali a partecipazione statale, sono state concesse molte deroghe alla legge 185/90, fino a svuotarla di significato. Oggi i produttori di armi, in nome della libertà di mercato, vorrebbero avere ancora meno restrizioni e chiedono che la legislazione italiana si adegui a quella, meno restrittiva, degli altri Stati europei.

 

·        Corpi Civili di Pace e Interposizione non armata.

 

Non è ammissibile che il rispetto dei diritti umani sia subordinato alla forza di chi li calpesta: contro Milosevic o Saddam si fa la voce grossa e si armano i bombardieri, con la Russia si fa finta di niente. In questa situazione si dimostra ancora una volta l'inefficacia di un intervento armato di pacificazione, che vincola il rispetto dei diritti umani alla possibilita’ di affermarli tramite la supremazia militare.

 

Si conferma invece la validità di un intervento civile di interposizione non armata, un modello di intervento utilizzabile ed efficace anche contro i soprusi delle grandi potenze militari,  in alternativa ad un intervento armato che rischierebbe soltanto di scatenare una guerra mondiale .

 

E’ questo lo spirito che ha portato il Parlamento Europeo ad emanare una Raccomandazione sull'istituzione di un Corpo di Pace Civile Europeo, approvata nella seduta del 10 febbraio 1999.

 

Per ulteriori informazioni: 0541.751498 oppure 0348.2488146