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Missionari Comboniani

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Daniele Comboni

Missionario, Padre, Profeta



Nel marzo del 1831, Daniele Comboni
nasceva a Limone sul Garda (Brescia).
Cinquant'anni più tardi, il 10 ottobre 1881,
moriva a Khartoum, Sudan.
Tre parole possono delineare la sua breve vita:
missionario, padre, profeta.



1. Missionario

Un singolo concetto globale racchiude tutta la vita di Daniele Comboni e lo afferra, anima e cuore, dando senso a tutto il suo essere e agire: la Missione, specialmente l'evangelizzazione dell'Africa Centrale, una frase che, in quei giorni, suonava come l'Utopia. Ma a questo progetto, questa vocazione, Comboni dedicherà tutte le sue energie fino all'ultimo respiro che, infatti, esalerà proprio nel cuore dell'Africa.


2. Padre

Come missionario, Comboni si sentiva soprattutto fratello: per primo, degli africani, andando da loro come a dei membri della sua stessa famiglia e figli dello stesso Padre; e degli europei, che corresponsabilizza fraternamente nell'evangelizzazione degli stessi africani.

La missione, però, lo farà anche, e soprattutto, padre: delle prime comunità cristiane, le prime chiese, dell'Africa Centrale, e di due Istituti esclusivamente missionari, fondati nella città di Verona. Alla distanza di oltre un secolo, la sua figura carismatica continua ad accendere il fervore dei giovani, e a far nascere nuove famiglie per il servizio della Chiesa missionaria.


3. Profeta

Il profetismo in Daniele Comboni prese degli aspetti diversi, ma complementari. Tra essi possiamo sceglier tre, molto importanti:

  • Testimone: Innanzi tutto, dell'amore misericordioso di Dio, che in Cristo salva tutti i popoli, inclusi gli africani. Testimone con la parola (lo gridò a tutte le classi sociali ed ecclesiali dell'Europa del suo tempo) e con le opere (faticò e morì con l'Africa sulle labbra e nel cuore).

  • Precursore: Comboni non era soltanto uno dei pionieri della missione dell'Africa Centrale del suo tempo, ma anche un precursore "illuminato", avanti alla sua epoca. Il suo "Piano per la rigenerazione dell'Africa", il suo "Messaggio ai Padri del Concilio [Vaticano primo] a favore degli africani", il coinvolgimento delle religiose e dei laici nell'apostolato diretto nella missione, la sua fiducia totale negli africani ("Salvare l'Africa con gli africani"), il suo concetto globale di Missione (evangelizzazione, animazione missionaria, formazione di futuri missionari)... sono elementi tipicamente comboniani e missionari, di grande attualità anche oggi.

  • Martire: Indubbiamente, è questo l'aspetto più profondo del profetismo di Comboni. Martire nel corpo e nello spirito, inchiodato misticamente alla croce come il suo Signore, caduto nel solco della sua Africa come il seme di frumento. Un martirio che lo ha rende profondamente contemplativo, e maestro di spiritualità missionaria.




  • La sua Beatificazione in San Pietro, Roma, il 17 marzo 1996, è il riconoscimento e la conferma da parte della Chiesa di una vita vissuta secondo il progetto del Padre. E in questo modo il carisma di Comboni si fa proposta alla Chiesa e al mondo di oggi.

    È la nuova sfida di Daniele Comboni a tutti i figli e figlie, a tutti che si sentono in qualche modo chiamati ad essere "Famiglia Comboniana", amici della missione "ad gentes" nella Chiesa di Cristo.


    Per maggiori informazioni, inviare un e-mail a:
    curia.mccj@pcn.net