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1. Missionario
Un singolo concetto globale racchiude tutta la vita di Daniele Comboni e
lo afferra, anima e cuore, dando senso a tutto il suo essere e agire:
la Missione, specialmente l'evangelizzazione dell'Africa Centrale,
una frase che, in quei giorni, suonava come l'Utopia.
Ma a questo progetto, questa vocazione, Comboni dedicherà tutte le sue
energie fino all'ultimo respiro che, infatti, esalerà proprio nel cuore
dell'Africa.
2. Padre
Come missionario, Comboni si sentiva soprattutto fratello: per primo,
degli africani, andando da loro come a dei membri della sua stessa famiglia
e figli dello stesso Padre; e degli europei, che corresponsabilizza
fraternamente nell'evangelizzazione degli stessi africani.
La missione, però, lo farà anche, e soprattutto, padre: delle prime comunità
cristiane, le prime chiese, dell'Africa Centrale, e di due Istituti
esclusivamente missionari, fondati nella città di Verona.
Alla distanza di oltre un secolo, la sua figura carismatica continua ad
accendere il fervore dei giovani, e a far nascere nuove famiglie per il
servizio della Chiesa missionaria.
3. Profeta
Il profetismo in Daniele Comboni prese degli aspetti diversi,
ma complementari. Tra essi possiamo sceglier tre, molto importanti:
Testimone: Innanzi tutto, dell'amore misericordioso di Dio, che in Cristo
salva tutti i popoli, inclusi gli africani. Testimone con la parola
(lo gridò a tutte le classi sociali ed ecclesiali dell'Europa del suo tempo)
e con le opere (faticò e morì con l'Africa sulle labbra e nel cuore).
Precursore: Comboni non era soltanto uno dei pionieri della missione
dell'Africa Centrale del suo tempo, ma anche un precursore "illuminato",
avanti alla sua epoca. Il suo "Piano per la rigenerazione dell'Africa",
il suo "Messaggio ai Padri del Concilio [Vaticano primo] a favore degli
africani", il coinvolgimento delle religiose e dei laici nell'apostolato
diretto nella missione, la sua fiducia totale negli africani ("Salvare
l'Africa con gli africani"), il suo concetto globale di Missione
(evangelizzazione, animazione missionaria, formazione di futuri
missionari)... sono elementi tipicamente comboniani e missionari,
di grande attualità anche oggi.
Martire: Indubbiamente, è questo l'aspetto più profondo del profetismo
di Comboni. Martire nel corpo e nello spirito, inchiodato misticamente
alla croce come il suo Signore, caduto nel solco della sua Africa come
il seme di frumento. Un martirio che lo ha rende profondamente contemplativo,
e maestro di spiritualità missionaria.
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La sua Beatificazione in San Pietro, Roma, il 17 marzo 1996,
è il riconoscimento e la conferma da parte della Chiesa di una vita vissuta
secondo il progetto del Padre. E in questo modo il carisma di Comboni si fa
proposta alla Chiesa e al mondo di oggi.
È la nuova sfida di Daniele Comboni
a tutti i figli e figlie, a tutti che si sentono in qualche modo chiamati ad
essere "Famiglia Comboniana", amici della missione "ad gentes" nella Chiesa di Cristo.
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