Torna alla homepage
    
Cerca nel sito con FreeFind
Clicca per mandare un email Scrivi a PeaceLink
Homepage  |  Chi siamo  |  Come contattarci  |  Mappa del sito  |  Come navigare nel sito  |  Aiuta PeaceLink
Editoriale

PeaceLink-News
L'agenzia stampa di PeaceLink

PeaceLink database
Una banca dati in cui sono state organizzate informazioni utili sulle associazioni e le riviste dell'area ecopacifista e del volontariato.

PeaceLink-Dossier

PeaceLink-Libri
Libri per imparare e aiutare

Appuntamenti
Calendario delle iniziative di Pace in Italia


Sostieni la telematica per la pace, versa un contributo sul c.c.p. 13403746 intestato ad Associazione PeaceLink, via Galuppi 15, 74010 Statte (TA) - PeaceLink 1995/2000

I dossier di PeaceLink

Dossier 4 Novembre

4 NOVEMBRE 2001
AZIONE DIRETTA NONVIOLENTA NELLE PIAZZE D'ITALIA

L'azione nonviolenta proposta da Pck
Il comunicato stampa diramato il 4 novembre da PeaceLink
4 novembre 2001: I risultati delle azioni dirette nonviolente nelle piazze d'Itali.
4 novembre 2001: Le foto di Taranto. Bandiere della Pace accanto ai militari


In alternativa all'aggregazione di massa e ai grandi cortei, che consentono la partecipazione solo a chi e' in grado di viaggiare ed ha molto tempo a disposizione, PeaceLink propone per il 4 novembre una iniziativa "lillipuziana" che anche singole persone possono realizzare nella propria citta', con un minimo dispendio di tempo e di denaro.

L'associazione ha lanciato una "chiamata alla pace", creando un gruppo composto da varie decine di volontari che si sono resi disponibili per attivita' di volontariato dell'informazione. Per unirsi a questa rete di volontari si possono inserire i propri dati collegandosi all'indirizzo
http://db.peacelink.it/antiguerra dove e' possibile cercare anche i volontari di PeaceLink piu' vicini alla propria citta', per organizzarsi e unire le forze contro la propaganda di guerra. Non si tratta di una "schedatura" dei pacifisti, ma di un modo per far incontrare persone che vogliono segnalare la propria disponibilita'a creare "gruppi di azione nonviolenta" nella propria citta'.

Per il 4 novembre proponiamo una attivita' di volantinaggio in tutte le piazze d'italia.

Per questa attivita' di volantinaggio PeaceLink ha realizzato un dossier sulla "festa" del 4 novembre.


IL DOSSIER

La "festa" del 4 novembre fu una ricorrenza istituita dal fascismo per trasformare le vittime di una guerra spietata e non voluta in eroi coraggiosi che si immolavano per la Patria. Furono costruiti monumenti ai caduti e agli insegnanti fu chiesto di celebrare le forze armate. Questa eredita' non e' stata sufficientemente sottoposta a critica con l'avvento della Repubblica. Tutto questo e molto altro e' documentato in un piccolo volantino/dossier che puo' essere diffuso nelle piazze d'italia durante i festeggiamenti "ufficiali" e durante le parate militari che si svolgono puntualmente ogni anno in questa data.

Il volantino sul 4 novembre, in formato PDF e gia' pronto da stampare, e' disponibile all'indirizzo

http://www.peacelink.it/dossier/4novembre/4nov.pdf

Scarica il dossier in formato PDF (148 Kbytes)

Il documento e' in formato PDF, un formato universale che puo' essere letto da qualunque computer con il lettore gratuito "Acrobat Reader", che puo' essere scaricato cliccando qui.

Se non riuscite a salvare il documento basta cliccare sul link con il tasto destro del mouse e selezionare il comando "Salva oggetto con nome".

FEEDBACK

E' importante che chi realizza un'azione diretta nonviolenta per conto dell'Associazione Peacelink comunichi il risultato della sua iniziativa con un breve resoconto - da inviare all'indirizzo info@peacelink.it - specificando il numero di copie distribuite, il luogo della diffusione del materiale, la reazione delle persone contattate e qualsiasi altra informazione correlata allo svolgimento dell'attivita' di volantinaggio.

INFORMAZIONI LEGALI


Il "volantino" costituisce "stampato" ai sensi dell’articolo 1 della legge n.374/1939.

Detta legge stabilisce che lo stampato deve recare, sul frontespizio, l’esatta e ben visibile indicazione del nome e del domicilio legale dello stampatore nonché dell’anno di effettiva pubblicazione (art.5 comma 1). L’articolo 2 della legge 47/48 impone anche l’indicazione del luogo della pubblicazione: nel dubbio, meglio indicarli entrambi.

Per stampatore deve intendersi ogni persona o ente che riproduca, a scopo di diffusione o di semplice distribuzione, uno scritto per mezzo di tipografia, litografia...o con qualsivoglia altro procedimento (art.9 comma 1).

In particolare, la Corte di Cassazione ha precisato che quando alla produzione dello stampato provvede un ente o un’associazione di fatto la responsabilità per violazione dell’art.1 della legge 374/1939 non è di colui che ha provveduto materialmente alla produzione dello stampato ma dell’ente o dell’associazione che dispone del mezzo meccanico di riproduzione e, per esso, del suo legale rappresentante a cui sono riferibili sia i precetti che le sanzioni.

In tal caso la indicazione relativa all’ente è sufficiente ai fini degli adempimenti legislativi, posto che in tal modo sarà possibile risalire alla persona fisica cui sono destinati i precetti e le sanzioni.

La legge 374/1939 prevede inoltre che lo stampatore ha l’obbligo di consegnare quattro esemplari alla Prefettura della provincia nella quale ha sede l’officina grafica ed un esemplare alla locale Procura della Repubblica. Detta consegna deve essere fatta "prima che stampati...siano posti...in diffusione o distribuzione e che alcuna copia sia rimessa al committente o ad altra persona" (art.1 commi 1 e 3).

Quanto alle modalità di comunicazione dello stampato alle competenti autorità, esse sono disciplinate dal Regio Decreto 2052/1940, che regola minuziosamente dette modalità. In particolare, quando si tratta di "fogli volanti", essi vanno consegnati in "piego raccomandato", o a mani o per posta.

CHE COSA VUOL DIRE IN PRATICA TUTTO QUESTO ?

- Nel dossier e nel volantino sono indicati il luogo di stampa e lo stampatore (L'Associazione Peacelink e' lo stampatore responsabile della diffusione del volantino). Quindi i singoli volontari non devono aggiungere nulla a quanto gia' riportato nei documenti diffusi via internet.

- Per evitare problemi durante il volantinaggio, il giorno precedente alla diffusione dei documenti e' consigliabile inviare tramite postacelere (non posta prioritaria, ma postacelere, cosi' si ha in mano una ricevuta dell'invio) o via fax quattro copie del dossier e del volantino alla PREFETTURA locale, allegando una lettera in cui si scrive che "in conformita' a quanto stabilito dalla legge 374/1939, ho provveduto ad inviare n.4 copie del materiale che verra' utilizzato per attivita' informative in via tal dei tali durante la giornata del 4 novembre prossimo. Cordiali Saluti.". Portate con voi una copia della ricevuta durante il volantinaggio per eventuali controlli. Se spedite via fax le copie del volantino, inviate il fax da un ufficio postale in modo da avere una ricevuta della spedizione.

- Chi decide di fare volantinaggio nei pressi delle piazze in cui si svolgeranno manifestazioni o parate per la "festa" del 4 novembre, potra' essere scambiato per un disturbatore e fermato da agenti in borghese o in divisa. Nel caso in cui un agente di polizia voglia identificare un manifestante, questi può chiedere che l'accertamento sia fatto sul posto, mediante presentazione di carta di identità: la conduzione in centrale infatti dovrebbe avvenire solo per arresto o fermo in caso di commissione di reati. E' importante avere con se' un documento di identita' valido e in buono stato. Se gli agenti insistono per portarvi in centrale o in caserma, assecondateli con gentilezza e durante il tragitto cogliete l'occasione per stabilire un dialogo sereno e costruttivo, spiegando nei minimi dettagli in cosa consiste la vostra attivita' e quali sono i contenuti del materiale che avevate intenzione di distribuire. Non abbiate paura di nulla, perche' non puo' esservi contestato nessun reato, ma al limite vi verra' impedito di continuare a distribuire i volantini. Cogliete la palla al balzo e riorganizzate la vostra attivita' informativa cercando di trasmettere ai carabinieri o alla polizia, attraverso un colloquio sereno ed educato, gli stessi contenuti e gli stessi messaggi che volevate trasmettere ai passanti attraverso i volantini.


COMUNICATO STAMPA DELL'ASSOCIAZIONE PEACELINK

Il nostro 4 novembre

Noi pacifisti siamo i migliori amici dei soldati. Se nella storia ci fossero stati più pacifisti, tanti soldati non sarebbero stati mandati inutilmente al massacro. I soldati nella storia sono stati sacrificati per le ambizioni di potere e per i profitti dei mercanti di armi. Oggi questa verità - che tutti i libri di storia documentano - va detta anche dal palco delle celebrazioni: il 4 novembre sia data voce alla cultura della pace e della vita. Basta con le rievocazioni retoriche che tanto piacevano a D'Annunzio: si leggano le poesie di Ungaretti. Basta con vuoti discorsi sulla prima guerra mondiale: si leggano le lettere dal fronte dei soldati che condannavano la guerra e mandavano maledizioni al re. Non fu infatti per amor di patria che si mandarono al fronte milioni di giovani: 650 mila morirono, un milione furono i mutilati e i feriti. Non fu per liberare Trento e Trieste che si combattè nel 1915-18: l'Austria aveva promesso Trento e Trieste all'Italia in cambio della neutralità, come scrisse il liberale Giolitti. L'inutile strage (come la definì allora il Papa) fu fatta per sete di colonie tanto che quando non furono ottenute si parlò di "vittoria mutilata". L'inutile strage arricchì i mercanti di armi e gli speculatori. Una tangentopoli militare venne costruita sulla pelle dei soldati: una tangentopoli su cui stava per fare luce una commissione parlamentare d'inchiesta e che fu subito archiviata con l'avvento del fascismo nel 1922.

Soldati che celebrate il 4 novembre: avete in noi pacifisti i migliori alleati. Noi non vi avremmo mai chiesto di andare a morire per le manie di grandezza del re e per i profitti di guerra della Fiat. Noi avremmo promosso l'unità nazionale senza farvi sparare un colpo (del resto la Costituzione oggi non consentirebbe di far guerra per una controversia territoriale) e senza gettare l'Italia in una crisi da cui sarebbe nato il fascismo.

Chiediamo alle autorità che il 4 di novembre si ricordi i valore supremo della pace e si ripudi la guerra, così come l'articolo 11 della Costituzione sancisce. Soldati, amate la Patria ma non fatevi più imbrogliare da chi nella storia l'ha disonorata mandandovi a morire non per patriottismo ma per interessi personali e di potere.

Soldati, memori della storia non fatevi trascinare oggi in un nuovo Vietnam: ricordatevi che il nemico in passato a volte ha marciato alla vostra testa.

Il 4 novembre si abbassino le armi e si chieda lo stop ai bombardamenti. Lo chiede la maggioranza dell'opinione pubblica europea e italiana, sosteniamolo tutti insieme in nome di una civiltà che sia di giustizia e non di vendetta, di pace e non di morte. Stop all'inutile strage, oggi come 86 anni fa. Che democrazia sarebbe quella che non rappresentasse la volontà di pace del popolo italiano e della sua Costituzione? Che dignità avrebbe una politica machiavellicamente scissa dalla morale?

"La vera politica non può fare alcun progresso se prima non ha reso omaggio alla morale" (Kant).

La lotta al terrorismo e alla barbarie sia fatta con gli strumenti della civiltà e della giustizia e non con una guerra che - uccidendo bambini e gente poverissima - fa a gara con la barbarie che vogliamo combattere.

Soldati, in nome del vostro giuramento di fedeltà alla Costituzione, disobbedite a chi vi chiedesse di calpestarla. Ieri, oggi, domani: ripudiamo la guerra!

Alessandro Marescotti
presidente di PeaceLink
Carlo Gubitosa
segretario di PeaceLink


Le Azioni Dirette Nonviolente nelle piazze d'Italia

Il 4 novembre 2001 l'Associazione PeaceLink ha gia' lanciato un invito alla mobilitazione per una azione diretta di volantinaggio, con la quale ricordare l'insensatezza della prima guerra mondiale e di tutte le guerre. Molte piazze d'Italia si sono riempite dei volantini che numerosi volontari hanno distribuito con fantasia e creativita'. Ecco alcuni risultati di questa iniziativa, quelli di cui ci e' pervenuta la documentazione:

- A Taranto, sede centrale dell'Associazione PeaceLink, le celebrazioni del 4 novembre si sono svolte in "Piazza della Vittoria" davanti al "monumento ai caduti", e per la prima volta in occasione di questa cerimonia assieme alle associazioni combattentistiche la piazza e' stata presidiata da striscioni pacifisti. Oltre agli striscioni sono state consegnate anche diverse copie del volantino realizzato dall'associazione.

- A Campobasso il Social Forum Campobasso ha ricordato il 4 novembre accogliendo l'invito di PeaceLink di diffondere i contenuti del "dossier guerra", realizzando la diffusione con modalità innovative. Infatti oltre ad un volantino su carta, è stato predisposto un floppy (150 copie) contenente alcune pagine del sito di PeaceLink e, quindi, il file "dossier guerra". Un volontinaggio e un ... floppyaggio per le strade del centro della città. Al termine della serata sono stati deposti ramoscelli di ulivo e la bandiera della pace davanti al monumento dei caduti dove, la mattina, c'era stata la celebrazione ufficiale da parte delle autorità.

- A Parma sono state distribuite circa 150 copie del volantino messo a disposizione da PeaceLink sul proprio sito internet. E' stata anche recapitata una copia del dossier sulla guerra al consigliere provinciale ( dei Verdi) Luigi Pelizzoni che ha promesso di passarla anche ad altri colleghi.

- Davanti al monumento ai caduti di Casale Monferrato sono stati distribuiti altri volantini. La stragrande maggioranza delle persone, per lo più anziani ed ex partigiani ha capito ed apprezzato. Solo un alpino grande e grosso si è adirato, ma la ragazza oggetto dei suoi insulti è stata difesa addirittura dal Commissario in persona.

- A Mestre (Ve) un piccolo gruppetto di tre "volontari dell'informazione" ha distribuito 400 volantini "dossier 4 novembre" in p.zza Ferretto, durante la cerimonia di festeggiamento (mini-parata militare, alzabandiera, inno di Mameli). I realizzatori di questa iniizativa ci hanno raccontato che "Molta gente che stava assistendo ci richiedeva il volantino, suppongo perchè convinta fosse connesso alla cerimonia e non aspettandosi quindi un contenuto di "contro-informazione". Si è svolto tutto senza manifestazioni di assenso o dissenso; nessuno ha chiesto ulteriori spiegazioni. Contiamo di ripetere l'iniziativa la prossima domenica in quanto ci saranno altre iniziative connesse alla giornata del 4 novembre".

Oltre a queste iniziative ci e' stato segnalato un increscioso episodio:

"A Piacenza, un gruppo composto da venti donne in nero, ha manifestato nella centrale piazza Cavalli, durante le cerimione/parate militari in occasione del 4 novembre. indossavamo tutte una pettorina nera, tenuta nascosta sotto le giacche, con davanti la scritta "Fuori la guerra dalla storia" e dietro una lettera; ad un segnale che avevamo convenuto abbiamo composto una fila e, tolte le giacche, e' apparsa la scritta "Stop alle bombe", proprio sotto il naso di soldati, ufficiali e autorita' varie. E' immediatamente intervenuto il questore con altri due agenti della digos che per tre volte ci hanno intimato di sciogliere quella che hanno definito una manifestazione non autorizzata". Al terzo ordine ci siamo sparpagliate per la piazza, ritrovandoci dopo non molto per ricomporre nuovamente la scritta su un altro lato della piazza. Stesso intervento del questore. Abbiamo poi attraversato le vie centrali della citta', affollate di gente, anche grazie alla giornata senza auto, riscuotendo un discreto interesse e consenso".

PeaceLink esprime solidarieta' al gruppo delle donne di Piacenza ricordando che l'articolo 21 della nostra Costituzione ci da' il diritto alla libera manifestazione del pensiero "con la parola, lo scritto, e ogni altro mezzo di diffusione". Ringraziamo tutti i volontari che si sono resi disponibili per questa iniziativa di "volontariato dell'informazione" e ci impegnamo a produrre nei prossimi giorni ulteriore materiale per ricostruire nella nostra coscienza e in quella delle persone che si sono vicine cio' che la propaganda di guerra e la disinformazione sono riuscite a distruggere.

Per l'associazione PeaceLink

Carlo Gubitosa