CAPITOLO 1: IL POLESINE, TERRA DEI RECORDS

Per "polesine", dal punto di vista etimologico, si intende una terra paludosa. Tale termine designa, però, comunemente, quella che viene considerata l'italica terra paludosa per antonomasia, ossia la Provincia di Rovigo (ab. 248­.166, km² 1.789, 138 ab/km²).

Il suo territorio, estremamente piatto, anzi talmente piatto che in alcune zone è sotto il livello del mare, forse può apparire anche monotono e senza interesse ad un primo e superficiale approccio. Eppure riserva tante sorprese. Conosciamolo dunque meglio!

Il Polesine (consideriamolo d'ora in poi un toponimo), per esempio, è la Provincia d'Italia che vanta il primato di essere attraversata dai due più grandi fiumi italiani, per lunghezza e per portata (che nelle sue terre vanno a morire): il Po e l'Adige (essi, con i loro argini maestosi, ne delimitano anche i confini geografici: il Po a sud e l'Adige a nord). Inoltre, proprio nel cuore del Delta, è compreso il secondo Comune più grande d'Italia per dimensione, dopo Roma, ossia Porto Tolle (226,04 km²).

Si estende quasi esclusivamente in senso longitudinale: ha l'aspetto di una freccia, la cui punta si incunea nel cuore della Pianura Padana (tra le Province di Ferrara, Mantova e Verona) e che da ovest ad est misura ben 110 km! Questo significa che poco meno di un quarto dell'intera superficie dell'Italia del nord, alla latitudine in cui si trova il Polesine, dal Mare Adriatico ai confini con la Francia, ricade sul suolo alluvionale della Provincia di Rovigo!

Altro record, anche questo peculiare, è il fatto che di poco, ma costantemente, il suo territorio si accresce ogni anno; infatti i sedimenti portati dai due grandi fiumi, croce e delizia della sua storia, rubano lentamente spazio al mare ed avanzano verso est.

Annovera anche il primato, di cui però non si può certo andare fieri, di ospitare l'insediamento (dai primi anni settanta), di una delle più grandi centrali termoelettriche d'Italia: la Centrale Enel di Polesine Camerini, proprio nel cuore del Delta, nel Comune di Porto Tolle, che produce ben il 10% dell'energia nazionale! Essa si trova proprio a ridosso del Parco del Delta , ed è un mostro di cemento che erutta fumo da una ciminiera di 270 metri che si scorge, purtroppo, a nord già da Venezia ed a sud persino da Ravenna.

Dal punto di vista geografico, nel Polesine si distingue l'Alto Polesine, il Medio Polesine ed il Basso Polesine. Tale differenziazione, però, è impropria perché, come detto in precedenza, la Provincia di Rovigo si estende nel senso della longitudine e non della latitudine ed è più appropriato parlare di Polesine Occidentale (nel quale i centri più importanti sono Castelmassa, Badia e Lendinara), Polesine Centrale (in cui è ubicato il Capoluogo di Provincia, cioè Rovigo e la più importante cittadina dopo di esso, ossia Adria) e Polesine Orientale (Porto Tolle e Porto Viro sono i Comuni più importanti).

E' proprio del Polesine Orientale che ci si riferisce quando si parla del Delta del Po Veneto. Di tale zona tratteremo, quindi, tutti gli aspetti legati all'esercizio dell'attività venatoria, vale a dire di come si svolge, di quanti la praticano, di quali sono le irregolarità commesse dai bracconieri, dei problemi della vigilanza e di quant'altro è connesso con "la questione caccia nel Delta del Po Veneto", anche alla luce dell'istituzione del neonato Parco Naturale Regionale.