5. PORTI A RISCHIO NUCLEARE
Quali sono i porti
italiani in cui vi puo’ essere transito di unita’ navali a propulsione
nucleare?
Essi
sono: Augusta, Brindisi, Cagliari, Castellammare di Stabia, Gaeta, La
Maddalena, La Spezia, Livorno, Napoli, Taranto, Trieste, Venezia. L’elenco e’
contenuto:
-
nel
“piano di emergenza per le navi militari a propulsione nucleare” classificato
come “riservato” dalla Marina Militare e pubblicato sul quotidiano “Il
Manifesto” del 9 febbraio 2000;
-
nelle
risposte fornite dal governo alle interrogazioni parlamentari dopo la
pubblicazione dell'articolo in questione;
-
nella
versione integrale documento della Presidenza del Consiglio dei Ministri
(Dipartimento della Protezione Civile) del luglio 1996 intitolato "Piano
nazionale delle misure protettive contro le emergenze radiologiche".
Quest'ultimo
documento e' disponibile su Internet?
Si',
all'indirizzo http://www.protezionecivile.it/direttive/emergenze_radiologiche.html
ma
esso riporta solo gli "schemi di procedure operative" e non comprende
l'elenco dei porti a rischio nucleare presente nella versione integrale.
E’ possibile
per legge conoscere il piano di emergenza per i porti a rischio nucleare?
Grazie
al decreto legislativo 230/95 un cittadino puo’ conoscere preventivamente le
informazioni di interesse civile contenute nel piano di emergenza nucleare
della propria citta’: il tipo di incidente ipotizzato, l’impatto sull’ambiente
e sulla salute delle persone e le misure di protezione civile previste dagli organi
competenti (in particolare la Prefettura). In base al decreto in questione le
Prefetture dovrebbero dare ai cittadini queste informazioni anche in assenza di
richiesta esplicita: e’ un obbligo (si veda l’art.129 del decreto allegato).
E’ vero che nei porti
italiani non vi sono mai stati rischi nucleari connessi al transito di unita’
militari?
L'onorevole
Ostillio, sottosegretario alla difesa del governo Amato, ha affermato che
"non si sono mai registrate emergenze collegate o collegabili a rischi
nucleari, ne' risulta alcun eventuale incidente di natura simile, che sia
avvenuto in acque internazionali prospicienti le nostre coste". Tuttavia
va registrato che il sottomarino americano Scorpion fu coinvolto il 15 aprile
1968 nel porto di Napoli in una tempesta e si scontro' sbattendo la poppa
contro una chiatta, che affondo'. Fu ispezionato a Napoli. Esplose poco dopo -
il 22 maggio 1968 - nell'Atlantico al largo delle Azzorre inabissandosi con il
propulsore nucleare, due atomiche e 99 uomini di equipaggio. Era passato il 10
marzo 1968 da Taranto.