8. PIANI DI EMERGENZA NUCLEARE

 

In quali citta' e' stata ottenuta l'informazione del piano di emergenza nucleare?

A Taranto e' stata ottenuta da PeaceLink l'informazione sulla parte civile del piano, facendo un'apposita richiesta scritta alla Prefettura. Poiche' il piano e' segreto, e' stata declassificata la parte civile di interesse pubblico. A La Spezia invece sono stati alcuni giornalisti (Emanuele Giordana del settimanale "Diario" e Angelo Mastrandrea del quotidiano "Il Manifesto") a scrivere dettagliati articoli sulla parte militare del piano di emergenza nucleare, che attualmente e' sul sito web dei Verdi. L'indirizzo e':

http://www.verdi.it/sitonuov/document/laspezia/piano.htm

 

Cosa occorre scrivere alla Prefettura per ottenere le informazioni del piano di emergenza nucleare?

Si riporta qui si seguito una "lettera modello" che ogni cittadino - che risieda in un porto a rischio nucleare - puo' scrivere al Prefetto. Essa e' realizzata sulla scorta dell'esperienza realizzata da PeaceLink a Taranto, che e' attualmente l'unica associazione in Italia ad aver ricevuto per via legale le informazioni del piano di emergenza. Bisogna fare attenzione a non richiedere "il piano di emergenza" (che, per ragioni di sicurezza militare, e' "classificato") ma "le informazioni del piano di emergenza" relative alle parti che per decreto 230/95 costituiscono oggetto di pubblica informazione: tipo di incidente ipotizzato, conseguenze per l'ambiente e le persone, misure di protezione civile previste e modalita' di attuazione del piano di evacuazione.

 

LETTERA RACCOMANDATA CON RICEVUTA DI RITORNO

 

Al Prefetto di............

 

Oggetto: richiesta informazioni sul piano di emergenza nucleare ai sensi del Decreto Legislativo 230/95

 

Il sottoscritto.......................... nato a ....... il ....... e residente a .........

 

premesso che:

- in data 9 febbraio 2000 il quotidiano "Il Manifesto" - dopo esserne entrato in possesso - ha pubblicato ampi stralci del "Piano di emergenza per le navi militari a propulsione nucleare in sosta nella base della Spezia" in cui viene riportato anche l'elenco dei porti a rischio nucleare;

- tale elenco comprende i porti di Augusta, Brindisi, Cagliari, Gaeta, La Maddalena, La Spezia, Livorno, Napoli, Taranto, Trieste, Venezia;

 

facendo esplicito riferimento

- al Decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230 (in Suppl. ordinario n. 74, alla Gazz. Uff. n. 136, del 13 giugno). -- Attuazione delle direttive Euratom  80/836,  84/467, 84/466, 89/618, 90/641 e 92/3 in materia di radiazioni ionizzanti;

- alle Sue responsabilita', in quanto Prefetto competente per la protezione civile relativa ad un porto compreso nell'elenco di cui sopra;

- all'obbligo, stabilito nel suddetto decreto, di dare esaurienti informazioni preventive alla popolazione circa il rischio nucleare connesso al transito di navi e sommergibili a propulsione nucleare;

- al fatto che la Prefettura di Taranto, facendo seguito ad una richiesta simile alla presente, ha fornito a PeaceLink le informazioni del piano di emergenza nucleare;

 

chiede

 

- che venga attuato in particolare l'articolo 129 del suddetto decreto relativo all'"obbligo di informazione" che cosi' recita: "Le  informazioni  previste nella presente sezione devono essere fornite alle popolazioni definite all'art. 128 senza che le stesse ne debbano  fare richiesta. Le informazioni devono essere accessibili al pubblico,  sia  in condizioni normali, sia in fase di preallarme o di emergenza radiologica."

 

- che venga inoltre attuato in particolare l'art.130 realtivo all'informazione preventiva li' dove si legge:

"1.  La popolazione che rischia di essere interessata dall'emergenza radiologica viene informata e regolarmente aggiornata sulle misure di protezione  sanitaria  ad essa applicabili nei vari casi di emergenza prevedibili,   nonche'  sul  comportamento  da  adottare  in  caso  di emergenza radiologica.

  2. L'informazione comprende almeno i seguenti elementi:

  --a)  natura  e  caratteristiche della radioattivita' e suoi effetti sulle persone e sull'ambiente;

  --b)  casi  di  emergenza  radiologica  presi  in  considerazione e relative conseguenze per la popolazione e l'ambiente;

  --c) comportamento da adottare in tali eventualita';

  --d)  autorita'  ed  enti  responsabili  degli  interventi  e misure urgenti previste per informare, avvertire, proteggere e soccorrere la

popolazione in caso di emergenza radiologica.

  3.  Informazioni  dettagliate  sono rivolte a particolari gruppi di popolazione   in   relazione   alla   loro   attivita',   funzione   e

responsabilita'  nei  riguardi  della collettivita' nonche' al ruolo che eventualmente debbano assumere in caso di emergenza".

 

- che vengano pertanto fornite le informazioni di interesse civile del piano di emergenza riguardante il transito e la sosta di unita' navali a propulsione nucleare, in particolare relative a:

   = tipi di incidente ipotizzati e sostanze radioative eventualmente rilasciate;

   = impatto che avrebbero sull'ambiente e sulla popolazione;

   = misure di emergenza previste per la protezione civile;

   = massimo incidente ipotizzato e relativo piano di evacuazione della popolazione;

 

- che le informazioni vengano inviate entro 30 giorni dalla ricezione della presente lettera raccomandata al seguente indirizzo:

  .......................

  .......................

  .......................

 

- se siano state eseguite (e in che data) le esercitazioni di cui all'art.126 del decreto legislativo 230/95 che recita: "La  Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per il coordinamento  della protezione civile ed il prefetto, ciascuno negli ambiti   di  propria  competenza,  debbono  effettuare esercitazioni periodiche al fine di verificare l'adeguatezza dei piani di emergenza di cui al presente capo e dei relativi strumenti di attuazione".

 

 

Distinti saluti

 

Nome e cognome ..............

Indirizzo e comune ....................

Telefono .............

 

 

Quali consigli pratici da' PeaceLink a questo proposito?

I consigli sono i seguenti:

-          inviare la lettera raccomandata con ricevuta di ritorno non dentro una busta ma ripiegando il foglio in tre e incollando le estremita' laterali (si puo' usare anche nastro adesivo), in modo che il foglio faccia esso stesso da busta e che nessuno possa dire che "e' stata ricevuta una busta priva di lettera";

-          telefonare dopo una settimana in Prefettura per avere conferma - da un funzionario - della ricezione; farsi dare il cognome del funzionario e chiedere se il Prefetto ha letto la lettera;

-          inviare contemporaneamente ai giornali locali la lettera (essa e' un'informazione nuova, e' un atto interesse pubblico generale ed e' quindi una "notizia") chiedendone la pubblicazione.

 

Cosa prevede a Taranto il piano di emergenza nucleare?

Questa che riportiamo qui sotto e' solo una parte delle informazioni del piano di emergenza nucleare di Taranto, per la parte di interesse civile e pubblico. Le informazioni sono state rilasciate il 5/9/2000 dalla Prefettura di Taranto a PeaceLink.

 

Piano di emergenza

per incidenti ad unita' militari

a propulsione nucleare - Taranto

 

Sigle scientifiche presenti:

I 131 iodio 131 (radioattivo)

Cs-137 cesio 137 (radioattivo)

Sr-89 stronzio 89 (radioattivo)

Sr-90 stronzio 90 (radioattivo)

 

---------------------------------- Inizio trascrizione --------------------------------

 

- Finalita' del piano

 

Scopo del presente piano e' quello di salvaguardare, mediante l'adozione di idonee misure di sicurezza, l'incolumita' delle popolazioni interessate dai pericoli delle radiazioni derivanti da eventuali incidenti ad unita' militari a propulsione nucleare.

 

- Attuazione del piano

 

Il presente piano viene posto in atto automaticamente, a cura delle Autorita'/Enti di cui al successivo paragrafo 5, allo scattare dell'emergenza.

 

- Linee generali di azione

 

In relazione alle possibili modalita' di evolversi dell'incidente di cui al precedente paragrafo 1D e del provvedimento gia' in corso di attuazione concernente l'allontanamento dell'unita' sinistrata entro 1 ora dalla segnalazione dell'incidente, vengono individuati tre livelli di intervento:

 

a - Interventi di primo livello da attuarsi in ogni caso allo scattare dell'emergenza e atteso che l'unita' navale sara' allontanata entro 1 ora dall'incidente, ed a velocita' non inferiore a 3 nodi;

   1) interdizione del traffico marittimo, della pesca e della balneazione (allegato G8);

   2) controllo dell'andamento della radioattivita' in aria;

   3) convocazione del Comitato Provinciale.

 

b - Interventi di secondo livello

Accertata la presenza di livelli significativi di radioattivita' al di fuori della zona di esclusione prevista attorno al punto di ormeggio, si attueranno i seguenti interventi:

   1) eventuale allontanamento dalla zona potenzialmente pericolosa della popolazione residente e di passaggio (v.all.G6 e G7);

   2) istituzione di posti di controllo sanitario, di decontaminazione e di assistenza sanitaria (all.G5);

   3) misurazione della contaminazione;

   4) regolazione del traffico;

   5) richiesta del Task Group (v.all.F);

 

c - Interventi di terzo livello

Qualora, in relazione all'estensione della zona contaminata, si renda impossibile il rientro nei luoghi di provenienza della popolazione sfollata entro 24 ore, saranno attuati i seguenti interventi:

   1) adozione dei provvedimenti di profilassi alimentare;

   2) sistemazione degli sfollati presso alberghi ed edifici scolastici;

   3) distribuzione di viveri, acqua e vestiario;

   4) raccolta dei materiali contaminati.

 

--------------- (omissis) -------------

 

- Ipotesi d'incidente

 

1) E' possibile (seppure con probabilita' molto bassa) che su una delle unita' navali ormeggiate nel punti indicati nell'allegata cartina E, si abbia un incidente nucleare ovvero un'avaria che comporti fuoriuscita di sostanze radioattive allo stato aeriforme (alleg.C).

Il massimo incidente ipotizzato dal CAMEN, ed esaminato e confermato dalla Commissione Tecnica del CNEN, puo' dar luogo alla diffusione di una nube radioattiva che contamina l'atmosfera e le superfici con le quali viene a contatto.

 

2) Tale evento determina le seguenti conseguenze, valide per unita' navale ferma, risultanti dalla relazione tecnica del CNEN (all.D), nella cui valutazione sono stati messi a calcolo, dal menzionato organo tecnico, parametri cautelativi:

a) irraggiamento esterno delle persone.

   Le dosi da irraggiamento esterno, entro due ore dall'inizio del rilascio, sono al di sotto del relativo livello di riferimento anche per le distanze molto piccole (100+200 m) e per qualunque potenza considerata; per tempi lunghi, si supera il livello di riferimento fino a distanze dell'ordine del chilometro;

b) inalazione di iodio radioattivo con contemporaneo irraggiamento esterno della tiroide

   Le dosi alla tiroide dei bambini (che sono i piu' sensibili a questo tipo di danno) superano, entro 2 ore dall'inizio del rilascio, il relativo livello di riferimento per distanze (variabili con la potenza) comprese tra 300 m ed 1 km; per tempi lunghi, detto livello risulta superato fino a distanze (variabili con la potenza) comprese tra 5 km e 20 km;

c) inalazione di cesio con danno al corpo interno.

   Le corrispondenti dosi al corpo interno sono trascurabili;

d) inalazione di stronzio con danno al midollo.

   Le corrispondenti dosi sono trascurabili entro le prime ore dell'incidente;

e) contaminazione del suolo per deposizione delle sostanze radioattive.

   Le contaminazioni del suolo da I-131 superano i relativi livelli di riferimento fino a distanze dell'ordine di diversi chilometri anche nelle prime ore dall'incidente;

Le contaminazioni del suolo da Cs-137 e Sr-89 sono trascurabili nelle prime ore dall'incidente mentre di qualche rilievo risulta la contaminazione di Sr-90.

 

3) A seconda delle modalita' dell'evolversi dall'incidente e delle condizioni in cui esso accade, si possono verificare le seguenti eventualita':

a) le conseguenze radiologiche sono inferiori a quelle teoricamente ricavate, sia per effetto di una maggiore diluizione atmosferica rispetto a quella ipotizzata, sia perche' il rilascio viene arrestato in breve tempo.

b) le conseguenze radiologiche sono prossime a quelle previste.

 

4) Anche nel caso piu' sfavorevole previsto (sottoparagrafo (3)(b)) l'allontanamento dell'unita' sinistrata entro 1 ora dall'incidente (v.punto (C)(6)) ed il raggiungimento di distanze dalle coste di sicurezza tali da assicurare raggi di esclusione (dell'ordine dei 5 km, 10 km e 20 km rispettivamente per le tre potenze considerate), a velocita' non inferiore a 3 nodi assicurano la protezione delle popolazioni da irraggiamento diretto e da inalazione anche per rilasci a lungo termine; la contaminazione del suolo sarebbe invece, invece, sempre rilevante fino a distanze notevoli.

 

 

- Piano particolareggiato della Prefettura di Taranto

 

----- (omissis) ------

 

2) Ricevuta da MARIDIPART la segnalazione dell'incidente nucleare:

a) valuta la situazione in relazione all'entita' dell'incidente e determina il conseguente stato di emergenza per l'attuazione delle misure previste nei vari livelli;

b) assume la direzione delle operazioni di intervento;

c) informa il Questore, il Comandante del Gruppo dei Carabinieri, il Medico Provinciale ed il CNEN;

d) informa il Ministero dell'Interno, Gabinetto del Ministero;

e) convoca il Comitato provinciale in Prefettura;

f) mantiene contatti con l'esperto del CNEN, a disposizione per consultazioni, per telefono o attraverso la rete in ponti radio del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, chiamando la Sala Operativa della Protezione Civile;

g) richiede, se necessario, l'invio del Task Group tramite il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco alla Sala Operativa della Protezione Civile;

h) determina con ordinanza (annesso 1), in relazione allo stato di contaminazione, le limitazioni alla circolazione delle persone e dei mezzi, d'intesa, per quanto attiene alle aree militari, con MARIDIPART;

i) utilizza, d'intesa con il Provveditore agli Studi, per la sistemazione delle persone costrette ad abbandonare le proprie abitazioni e risultate non contaminate, gli edifici scolastici di Taranto (annesso 11);

l) requisisce, per l'assistenza sanitaria delle persone contaminate, gli alberghi necessari (annessi 2 e 3). Incarica dell'esecuzione il Questore;

m) requisisce, per le esigenze di trasporto delle persone dalla zona contaminata, gli autobus necessari (annessi 4 e 5);

n) reperisce l'acqua minerale, i viveri e gli indumenti necessari per la popolazione presso gli esercizi commerciali del posto (annesso 6);

o) utilizza per il trasporto di detti beni, automezzi del Presidio Militare;

p) utilizza, come deposito dei generi e dei materiali di assistenza, i locali Subfor in Viale Virgilio messi a disposizione dalla Camera di Commercio o opportunamente requisiti;

q) cura la distribuzione dei generi di assitenza tramite i Sindaci dei Comuni nei quali le persone da assistere hanno trovato sistemazione;

r) vieta, su proposta del Capo dell'Ispettorato Provinciale dell'Agricoltura, l'esercizio dell'attivita' di pascolo nelle zone interessate dalla contaminazione (annesso 7);

s) vieta, su proposta del Capo dell'Ispettorato Provinciale... (punto illeggibile, n.d.r.) ...la terra destinati all'alimentazione umana ottenuti nelle zone interessate dalla contaminazione (annesso 7);

t) pone sotto sequestro, su proposta del Veterinario provinciale, gli animali e i prodotti animali delle aziende ubicate nelle zone interessate dalla contaminazione (annessi 8 e 9);

u) ordina, su proposta del Veterinario provinciale, la distruzione dei prodotti della pesca raccolti dai pescatori della zona interessata dalla contaminazione (annesso 10);

v) cura che tutte le notizie ufficiali ai rappresentanti della stampa e della RAI-TV vengano diramate esclusivamente, nel rispetto delle norme che regolano la materia, attraverso l'ufficio stampa della Prefettura;

z) tiene costantemente informato il Ministero dell'Interno circa l'evolversi della situazione.

 

--- Fine trascrizione ---

 

PeaceLink ha richiesto di poter acquisire anche l'allegato C in cui, a pagina 18, viene descritto il MIC (Massimo Incidente Credibile) al reattore nucleare di bordo. Il MIC preso in considerazione dal piano consiste nella "perdita di refrigerante primario con conseguente fusione del nocciolo e fuoriuscita dei prodotti di fissione".

 

Per quanto riguardo i punti di ormeggio dei mezzi a propulsione nucleare, essi sono individuati in due boe a circa 2 km dalla costa di fronte al centro abitato di Taranto. Nei pressi di quelle boe vi e' un'area di rispetto in cui non sarebbero consentite la navigazione e la pesca.