Torna alla homepage
Chi siamo
Informazioni su PeaceLink (Associazione, Rete, Clubs, Iniziative)

In primo piano

Editoriale

Appuntamenti
Calendario delle iniziative di Pace in Italia

Campagne
Promozione di campagne umanitarie sulla rete

Appelli
Appelli medici e diritti umani violati

Notizie dal mondo

Africanews
Notizie e opinioni
sull'Africa dall'Africa

Anb-Bia
Bollettino di Informazione Africana

PCK-News
L'agenzia stampa di PeaceLink

Buone Nuove
L'Agenzia di stampa elettronica umanista

Documentazione

I PeaceLink-Dossier

I PeaceLink-Libri
Libri per imparare e aiutare

Sul sito

I nostri ospiti

Link
Indirizzi ecopacifisti su Internet

L'edicola
Quotidiani e periodici italiani e stranieri

Sud del Mondo
Le pagine dell'altra faccia della Terra

Editoriale

Vai ai numeri precedenti


ECOPACIFISTI NEL DATABASE

Una mappa per i lillipuziani

E' ora di creare strumenti di globalizzazione dal basso. Le forze del cambiamento sociale sono censite su un file prelevabile all'indirizzo Internet http://www.peacelink.it/database/

 

di Alessandro Marescotti

In questi mesi ogni mattina, prima di andare a lavorare, mi dedico ad un'attività noiosissima: inserire nel computer indirizzi, telefoni, fax, e-mail, siti web, appuntamenti. Li inserisco in un programma di database. Cosa è? E' un organizzatore di informazioni che consente poi la ricerca rapida e la stampa delle singole schede. Io vi inserisco le informazioni che circolano su rete telematica, sulle riviste, nei bollettini. Quali? Quelle sulla pace, la giustizia, i diritti umani, l'ecologia, il volontariato, ecc. Con questo database è possibile effettuare la ricerca mirata e incrociata delle informazioni, la creazione di prospetti riassuntivi o la stampa delle etichette postali per l'invio di lettere, riviste, ecc. I database a volte sono chiamati banche dati oppure programmi di archiviazione e sono l'equivalente elettronico degli schedari.

Dicevo: una cosa noiosissima, una semplice trascrizione di dati. Le uniche abilità logiche richieste sono quelle relative alla catalogazione delle informazioni per tematiche. E tuttavia scopro che questo lavoro apparentemente noiosissimo lo faccio con un piacere insolito. Scoprire che in Italia ci sono centinaia e centinaia di gruppi attivi nel campo della solidarietà è infatti un conforto. E' rassicurante vedere che siamo un popolo disseminato in tutte le città e negli angoli più remoti delle province. Quell'esercizio meccanico e ripetitivo produce in me non noia ma felicità. Il senso della solitudine svanisce. Emerge quella società taciuta dai mass media. Quel database è un corteo permanente, che si ingrossa ad ogni mattina che mi alzo e mi siedo al computer. Ma invece di marciare uniti da Perugia ad Assisi, eccoli lì separati nelle loro città: sono i lillipuziani-pacifisti di cui parla Alex Zanotelli. Chiunque, da qualunque città e in qualsiasi orario del giorno e della notte li può prelevare collegandosi all'indirizzo Internet: http://www.peacelink.it/database/

Lo strumento ha la potenza di una bomba (nonviolenta) e suppongo che la Digos sarà uno dei primi utenti del database, effettuando i confronti con il proprio archivio. Obiettivo del database è infatti quello di favorire il processo di segnalazione e aggregazione per tutte le realtà (associazioni, riviste, punti di informazione, campagne, ecc.) che - in una "strategia lillipuziana" - possono dare un contributo alla lotta per la giustizia, lo sviluppo sostenibile, la pace, i diritti umani e la solidarietà. Spesso questa mappa da noi costruita da noi non è conosciuta: un paradosso! Invece la strategia lillipuziana ha bisogno di coordinamento e di usare tutti i mezzi efficaci per tessere relazioni e stabilire contatti. L'idea, lanciata da padre Alex Zanotelli è quella di riuscire a fare qualcosa di incisivo anche se si è realtà minuscole, come i lillipuziani. Ben coordinati i lillipuziani possono imbrigliare Gulliver con i loro mille fili. Fuor di metafora tutti noi possiamo agire per bloccare i piani dei predoni di oggi attraverso una strategia di rete e una "globalizzazione dal basso". I mezzi informatici e telematici usati oggi per la globalizzazione capitalistica possono essere strutturati in funzione alternativa e solidale. Alla globalizzazione dei poteri forti possiamo contrapporre una globalizzazione solidale dei "lillipuziani" oggi dispersi, isolati e a volte sfiduciati. Ogni mattina mi sveglio con l'idea di non essere solo.