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ARMAMENTI E STRATEGIE

Italia: nuovi piani di guerra

Sbarchi anfibi per la portaerei Garibaldi, semina di mine da elicottero per la Brigata Friuli: le forze armate italiane si preparano alla nuova guerra

La legge di Chandler dice: "Più porcherie sopporti, più te ne faranno".

E’ in fase di avvio la progettazione della nuova portaerei Einaudi che affiancherà la Garibaldi. Il costo oscilla, fra scafo e aerei Harrier, attorno ai 4 mila miliardi, da pagare in scomode rate nelle prossime finanziarie. Ma nell’attesa della nuova creatura, la Marina Militare Italiana ha pensato bene di prepararsi alla nuova guerra. Non conosciamo chi sarà il nemico, però ora sappiamo che potremo per la prima volta sbarcare insieme alle truppe Nato e avere il nostro momento di gloria. Infatti, per chi non lo sapesse, ora la portaerei Garibaldi può dirigere operazioni di sbarco anfibio e fare da nave regia di un attacco di terra. Ce ne dà informazione - nel criptico linguaggio degli esperti - la rivista militare Panorama Difesa. La portaerei Garibaldi è stata sottoposta ad un lifting tecnologico e ora è divenuta funzionale alle "esigenze di collegamento delle truppe anfibie, in previsione di ospitare a bordo gli staff interforze del CATF (Commander Anphibious Task Force) e del CLF (Commander Landing Force)". In pratica ora la Garibaldi è nave "responsabile del coordinamento del supporto di fuoco a favore delle truppe di terra" in quanto si avvale del SACC (Support Arms Coordination Center). "Il SACC, cui pervengono le richieste di supporto da parte delle truppe impegnate a terra, in particolare del CLF, richiede di volta in volta l’intervento dei velivoli e/o delle artiglierie, assegnando le priorità e i bersagli". E si parla di "tiro controcosta", che ovviamente non andremo a fare contro la Turchia o l’Indonesia, che sono buoni clienti. Per inciso: a Taranto non c’è il polo oncologico, c'è la più alta percentuale di tumori del Sud, ma per fortuna c'è la Garibaldi che ci ricompensa delle delusioni e delle sventure della vita.

Sfogliando qua e là leggiamo che la Brigata Friuli diventa brigata aeromobili "addestrata per semina di mine da elicottero". Ma non avevamo approvato una legge per la messa al bando delle mine? Sorge il dubbio che - sotto comando Nato - la legge italiana cesserebbe di avere efficacia. Avremo finalmente l'onore di lanciare anche noi le tanto rinomate bombe a grappolo?

La legge di Evan dice: "Una volta che rinunci all'integrità morale, il resto è facile".

Alessandro Marescotti

* Le citazioni sono tratte da Panorama Difesa luglio 1999 p.20 e p.42 e da Arthur Bloch "La legge di Murphy del 2000", edizioni Longanesi.