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28 settembre 2002

Carne da macello


George Dabbliu Bush ha già deciso: "Saddam mente e deve essere soppresso. E insieme a lui tutti i suoi sostenitori: uomini, donne, bambini, vecchi".
Non ha nessuna importanza se l'Iraq ha dato il via libera all'ONU per la visita degli Ispettori.
Non ha nessuna importanza se alcuni fra i più grandi Stati e Alleati degli USA non sono d'accordo.
Non ha nessuna importanza se questa scelta significherà la morte di migliaia, decine di migliaia, centinaia di migliaia di esseri umani.
D'altra parte: che cosa gliene può fregare a lui?!

George Dabbliu Bush è il signore del mondo, lo sceriffo del mondo, l'unto... no, quello è un altro.

Ora capisco: G. W. Bush è "colui che raddrizza i sentieri". Vuoi vedere che "l'unto" è andato a farsi battezzare e noi non siamo venuti a saperlo?!

E così, con l'Europa che si schiera a favore di una soluzione diplomatica della vicenda iraqena, ecco che il nostro presidente del Consiglio prende la palla al balzo per schierarsi/ci con l'alleato americano...
Merda! Ma non facciamo parte della UE?! Con tutto quello che ci è costato entrarci, adesso dobbiamo dire che l'italietta è a fianco degli USA, alla faccia della UE?!

E intanto i morti affogati gridano vendetta.
E Silviuccio nostro se ne sta ora in una villa, ora in un'altra (fra le tante che è riuscito ad accaparrarsi con le numerose collusioni), regala orologi da N stipendi "standard" ai suoi ospiti, prende per il naso Bossi insieme a tutti i leghisti, si "dimentica" di far rinnovare il contratto a Enzo Biagi, ma soprattutto aspetta trepidante la telefonata di Dabbliu che gli comunica la sua decisione: "Mandami un migliaio di pezzi di carne da macello: Ustica e il Cermis... ma anche la scorsa estate su quella sperduta spiaggia, sono cose da ragazzi. Adesso mi serve "carne" specializzata: si tratta di distruggere il demonio!".
"Certo George, subito Dabbliu!".

Intanto un migliaio di Alpini sta marciando alla volta dell'Afghanistan, dove le montagne imperano... ma "forse" anche i campi di papaveri da oppio. Chissà quanti danni all'agricoltura ha prodotto questa sporca guerra?! Sicuramente ne avranno sofferto i campi di grano (seppur transgenico) della zona, ma... qualcuno ha mai sentito parlare di campi di papaveri distrutti dalle bombe "intelligenti" lanciate (magari per sbaglio) dai superbombardieri USA? Io no. Però un uccellino mi ha detto che attraverso la regione afghana dovrebbe passare una grande conduttura, non ricordo bene se di metano o petrolio e che con i Talibani al potere non si poteva proprio lavorare... E qualcuno mi sa dire qualcosa sulla "ricostruzione" della "ex-Jugoslavia"? Ho saputo anche di aziende che prenotavano appalti a guerra in corso...

Quanto ci resta da vivere su questa martoriata Terra?
Pur dipendere solo dal volere di G. W. Bush e dei suoi leccapiedi?

Fa niente: intanto mettiamo i crocefissi un po' dappertutto, alla faccia di Gesù Cristo.

Sergio Mauri
Redazione di Sottovoce