Torna alla homepage Raccolta testimonianze sulle violenze compiute a Genova dalla Polizia e dai gruppi violenti di estremisti.
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Care P. e A.,
prima di tutto vorrei sapere se state bene e non vi e' successo nulla. Io
molto vilmente me la sono data a gambe, soprattutto perche' avevo i figli
con me, (anche se loro invece avrebbero voluto restare), ma ho pensato
molte volte a voi e a cosa poteva esservi successo.
Sono sconvolta per quello che c'e' stato. Anche i miei figli continuano a
ripetere che se non avessero visto con i loro occhi forse, sentendo solo la
televisione, non ci crederebbero.
Immagino che ci siano testimonianze a mucchi di quello che e' successo; ma
ho pensato che forse anche la nostra potrebbe servire e ve la racconto.
Venerdi', prima di scappare da Piazza Manin , dietro insistenza dei miei
figli siamo rimasti per un po' sul cavalcavia (quello sopra il punto dove
ci siamo incontrati con A. al mattino) e da li' abbiamo potuto vedere
molto da vicino quello che succedeva. Mentre i black stavano facendo il
loro carosello con bandiere e tamburi, indisturbati e con l'aria di non
aver nessuna fretta, da dietro stavano arrivando gli altri alla
spicciolata. Ad un tratto e' uscito dal bordo della stada un signore che
fino a quel momento sembrava un curioso qualsiasi (circa 50 anni, ben
vestito, pantaloni neri e polo rosa); camminando tranquillamente ha preso
dalle mani di uno dei black un tubo di ferro, si e' avvicinato al
distributore che c'e' li' e ha cominciato a spaccare i vetri delle
colonnine. Poi ha ridato il ferro al ragazzo che ha iniziato anche lui a
dare sprangate al distributore. Dopo un attimo il tipo e' andato da un
altro ragazzo e ha fatto la stessa cosa. Questa e' stata la prima azione
violenta che abbiamo visto, perche' fino a quel momento dal nostro punto di
osservazione tutto sembrava ancora tranquillo. L'impressione e' che si
conoscessero (non credo che i due black avrebbero ceduto, cosi'
semplicemente, la loro arma a uno qualunque) e che l'uomo volesse spiegare
ai ragazzi quello che dovevano fare (e in effetti loro hanno subito
continuato quello che lui aveva iniziato). Poi quelli che arrivavano hanno
cominciato a spaccare e incendiare dall'altro lato del cavalcavia, verso
corso Monte Grappa e noi ci siamo spostati per vedere cosa stava
succedendo. Non posso dire quindi che fine ha fatto il tipo in rosa.
Continuo a chiedermi come sia possibile che ci siamo ridotti cosi'. In
fondo nonostante la guerra, forse continuo a nutrire troppe illusioni
sull'italia e l'occidente.
Ciao
M.
Fatemi sapere

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