Torna alla homepage Raccolta testimonianze sulle violenze compiute a Genova dalla Polizia e dai gruppi violenti di estremisti.
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Non eravano ancora arrivati al concentramento ma a radio poolare dicevano
che c'erano scontri sia dietro di noi che davanti. Cercavamo di tenere gli
occhi aperti, soprattutto quando incrociavamo qualche via trasversale. Ed
ecco che, quando eravamo sul lungo mare, in una via sulla destra, li ho
visto che avanzavano. Erano tantissimi, in tenuta antisommossa e
coninuavano ad avanzare.
Ero terrorizzata chiedevo: ma che fanno? ma perche' avanzano?
Sono arrivati a pochissimi metri da noi:
cosa facciamo? corriamo avanti? torniamo indietro?
I ragazzi del servizio d'ordine urlavano: corteo corteo!!! e dicevano di
avanzare...
Mi sono ritrovata in una vera e propria trappola per topi!
Strada strettissima, a sinistra un salto di 20 metri sul mare, a destra le
case. Non si poteva fuggire. Una marea infinita di persone, di tutte le
eta',
persone anziane insieme ai bambini, persone in carrozzella, le une addosso
alle altre. Si respirava a malapena. La polizia ci ha attaccato da dietro,
da davanti e dall'alto!
Hanno lanciato dai tetti lacrimogeni in modo indiscriminato. Non si
respirava e non si vedeva nulla. Ero terrorizzata!
Sembra che fossero lacrimogeni speciali, terribilmente forti. Per
parecchio tempo ho avuto male allo sterno, ai polmoni.
Alcuni vicino a noi sono stati colpiti in pieno dai lacrimogeni sulla
testa, con ferite profonde. Alcuni lacrimongeni sono finiti sotto
un'autoambulanza costringendo gli infermieri ad uscire lasciando i feriti
coricati dentro.
Un senso di impotenza incredibile per l'insensatezza di una violenza
mai vista.
Si correva cercando di non calpestarsi gli uni con gli altri.
Si e' rischiata una tragedia pazzesca.
Diversi svenivano.
Che 'i neri' fossero d'accordo e comunque funzionali alle azioni di
violenza della polizia era chiaro a molti. Comunque i cordoni del corteo
hanno fatto di tutto per cercare di isolare e impedire ai provocatori di
fare danni e di entrare nel corteo. Ci sono state testimonianze di
bravura, disponibilita', solidarieta' eccezionale da parte della gente in
corteo, che hanno saputo controllare la paura, senza far prevalere il
panico, aiutandosi gli uni con gli altri, e da parte dei genovesi che
buttavano acqua in continuazione.
Nonostante le violenze e il clima di intimidazione 300 mila persone hanno
manifestato con forza e coraggio, ma la sensazione di essere tornati in un
clima da regime era forte...
S.G.

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