Torna alla homepage Raccolta testimonianze sulle violenze compiute a Genova dalla Polizia e dai gruppi violenti di estremisti.
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Ore 11.30, arriviamo a Nervi con qualche preoccupazione dopo quello che era
successo il giorno prima, ma determinati a manifestare pacificamente le
nostre idee. Da Pisa una carovana di 15 autobus, ma sull'autostrada una
carovana senza fine di autobus da ogni parte di Italia.

C'è il sole, una giornata splendida, tantissima gente si mette in fila per
raggiungere il punto di partenza della manifestazione in piazza Sturla, ma
in realtà siamo già in corteo tanta è la gente che si mette in marcia dal
punto di sbarco dagli autobus.

Una mezz'oretta e siamo in piazza Sturla: davanti a noi un serpentone di
cui non si vede la testa, dietro noi un serpentone di cui non si vede la
coda. La preoccupazione non c'è più: siamo tanti, nessun casco, nessuna
spranga, niente di niente. Un elicottero dei carabinieri volteggia
ininterrottamente su di noi a vegliare che tutto proceda senza disordini, i
pochi genovesi rimasti si affacciano alle finestre e ci salutano
simpaticamente, l'atmosfera è rilassata e gioiosa. Come può succedere
qualcosa in questo contesto ?

Ad un certo punto vediamo un camioncino un centinaio di metri avanti a noi,
fermo in mezzo al serpentone. Intorno tanti 'punti' gialli, rossi e
blu……..sono caschi……; Marco borbotta la sua perplessità, non gli piace. Ci
avviciniamo, loro sono fermi (forse 100-150 persone ?), il corteo gli sfila
davanti ai lati. Gli elicotteri della polizia (se n'è aggiunto uno)
continuano a volteggiare. Ci avviciniamo ancora, diventa chiaro che da quel
camioncino si stanno scaricando altri caschi, spranghe, brandine da
utilizzare come scudi, maschere anti-gas. La nostra preoccupazione aumenta,
così come quella di tutti i gruppi che continuano a sfilare ai lati
cercando di mettere quanto più spazio possibile fra il corteo pacifico e
chi assai evidentemente è qua con ben altre intenzioni. Ci guardiamo
intorno, gli elicotteri continuano a volteggiare e filmare, ma non si vede
né polizia, né carabinieri, niente di niente…..e intanto il camioncino ha
finito di scaricare e sta facendo manovra per tornare indietro e
dileguarsi; la sera apprenderemo dal TG3 che quel camioncino è stato
fermato e sequestrato (lo riconosciamo perché il TG3 mostra le immagini
filmate da uno degli elicotteri che volteggiava sopra di noi…….), ma quando
ormai vuoto ha già fatto il suo dovere di rifornire gli 'animali'.

Qualcuno apostrofa gli 'animali', qualcun altro si chiede se non sarebbe il
caso di intervenire noi corteo pacifico visto che le forze dell'ordine a
quanto pare hanno deciso di non intervenire. Ma che possibilità abbiamo noi
pacificamente disarmati e completamente impreparati a qualsiasi tipo di
violenza ?? Ci sono vecchi, giovanissimi, qualche handicappato in
carrozzina…….con che coraggio possiamo pensare di fermare 100-150 'animali'
pronti a dare battaglia ?? E se scoppia il casino qua chi interviene a
difenderci ?? La preoccupazione comincia ad aumentare e con essa la rabbia
verso gli 'animali' ma anche verso chi dovrebbe difendere il diritto
democratico di manifestare pacificamente, e invece ha deciso di limitarsi
ad osservare dall'alto.

Cerchiamo di allontanarci più possibile, ma ad un certo punto non è più
possibile andare avanti, siamo in coda al corteo; qualcosa dobbiamo fare….e
allora organizziamo un cordone umano che isoli il corteo pacifico da
infiltrazioni probabilissime di 'animali' provocatori da dietro e riusciamo
a mantenerci ad una ventina di metri dagli animali.
Cerchiamo di ritrovare tranquillità; dei simpaticissimi anziani genovesi ci
gettano acqua da un balcone….è caldissimo e dal corteo parte un applauso;
dalla strade laterali sulla destra (a sinistra abbiamo un muro che con un
salto di 6/7 metri ci divide dalla spiaggia) vediamo muraglie di poliziotti
a qualche centinaio di metri. Allora ci sono !
Passiamo davanti ad una caserma dei carabinieri: qualcuno abbozza un
'assassini, assassini', ma niente più….e allora di nuovo la preoccupazione
comincia a lasciare spazio all'ottimismo e alla soddisfazione di essere in
tantissimi a manifestare pacificamente le nostre idee.
Cominciamo a non preoccuparci più di tanto degli animali alle nostre
spalle: in fondo il cordone funziona, infiltrati non ce ne sono e la
distanza fra noi e loro è tale da permettere agli elicotteri che
ininterrottamente (e giustamente !) continuano a volteggiare e filmare
sopra di noi di vedere chiaramente la differenza fra gli animali dotati di
caschi colorati, spranghe, brandine e noi corteo pacifico.

Si canta, si prende il sole, si procede lentamente, di tanto in tanto si
sbircia in coda e ci si tranquillizza; qualcuno comincia a parlare di
tafferugli in piazza Kennedy, un paio di chilometri davanti a noi, ma
rimaniamo ottimisti e fiduciosi. Certamente altri gruppi di animali, ma
certamente isolati dal resto del corteo, quindi facilmente identificabili e
attaccabili dalla polizia.
Il corteo si arresta (evidentemente ritardato dai tafferugli in testa), ci
sediamo.

Intanto alla nostre spalle qualcosa succede: la polizia si è finalmente
schierata scendendo da una strada laterale. Ovviamente si posizionerà fra
la coda del corteo pacifico e gli animali isolandoli e
disperdendoli……..tanto più che gli elicotteri sono ora molto bassi sopra
gli animali e certamente stanno dirigendo le operazioni dall'alto.
Davanti a noi vediamo solo gente seduta, almeno fin dove possiamo arrivare
con lo sguardo, dal momento che qualche centinaio di metri più in avanti la
strada curva leggermente sulla destra, o almeno così pare.

Inspiegabilmente (almeno fino a quel momento…) qualche organizzatore del
GSF comincia a parlare con il corteo dai lati, in modo che tutti sentano:
dicono di come comportarsi in caso di lacrimogeni, di non farsi prendere
dal panico, di come respirare, di come ridurne l'effetto, ecc. ecc.
Molti si guardano pensando 'ma che cavolo ci viene a raccontare ? Gli
animali sono dietro isolati, noi siamo seduti tranquilli e pacifici (e
d'altra parte anche se fossimo in piedi ben difficilmente dagli elicotteri
potrebbero pensare che abbiamo intenzioni bellicose), quindi si tratta di
aspettare che in piazza Kennedy la polizia disperda gli animali e la marcia
riprenderà. Unica preoccupazione, il sole a picco e l'acqua che comincia a
scarseggiare, ma sopravviveremo ! J

Poi, improvvisamente del fumo qualche centinaio di metri avanti a
noi…….restiamo seduti, non realizziamo, ma qualcuno comincia ad urlare
'alzate le mani, alzate le mani'. Le alziamo capendone fino ad un certo
punto il motivo….a chi dovremmo arrenderci e per cosa ???
Però comincio a guardarmi intorno…..a sinistra il muro a picco sul mare, a
destra un muro a picco verso case qualche metro più in alto….davanti non si
può procedere, dietro la polizia che isola gli animali (o almeno è quello
che pensavamo)….non gli verrà mica in mente di lanciare lacrimogeni ?
Ma perché poi dovrebbero ? Però il fatto che ormai sia chiaro che qualche
centinaio di metri davanti a noi stiano gettando lacrimogeni non ci lascia
completamente tranquilli….ma piazza Kennedy non è qualche chilometro
distante da noi ??

Ad un certo punto uno scoppio….penso: ecco che quelli stronzi animali
dietro di noi cercano lo scontro con la polizia gettando un petardo. Poi un
altro scoppio, e un altro, e un altro…..il fumo dei lacrimogeni ci avvolge,
altri scoppi, uno a qualche centimetro dai miei piedi, fuggi fuggi, non si
respira, impossibile tenere gli occhi aperti, urla, non si capisce più
niente, non si sa quale direzione prendere….la mia unica preoccupazione
tenere Francesca per mano e cercare in tutti i modi di non cadere per non
rischiare di finire calpestati…incredulità, rabbia, paura, sforzo di
razionalità per salvare la pelle…..altri scoppi, altro fumo…..corriamo
indietro, si urtano altre persone, si rischia di cadere, ma si cerca di
correre, sperando di aver preso una direzione sensata….altri scoppi, altro
fumo, si sente piangere, urlare 'basta, basta', sgomento perché non si sa
quanto durerà ancora, gli occhi scoppiano, la pelle brucia da matti, si
respira affannosamente…..poi ad un certo punto gli scoppi cessano…si smette
di correre, ci si guarda intorno….gente che piange, gente che si tiene la
testa grondante sangue (i candelotti dei lacrimogeni fanno molto male,
specialmente quando te li sparano dagli elicotteri !), gente che urla 'un
medico, un medico', gente stesa per terra, un paio di handicappati in
carrozzella che si stringono al muro verso il mare piegati tentando di
proteggersi in qualche modo….poi piano piano la testa comincia di nuovo a
pensare, e allora ci accorgiamo che ormai i pacifici e gli animali sono lì
mischiati, si rivedono di nuovo caschi e bastoni e allora realizzi che la
polizia non aveva isolato il corteo dagli animali, ma li aveva spinti verso
il corteo ! E allora tutte le certezze si sfasciano e lasciano posto
all'amarezza e ad una rabbia indicibile ma silenziosa, perché troppo intima
per essere espressa…….e una miriade di dubbi cominciano ad affacciarsi. Ti
riviene in mente il camioncino, ti riviene in mente che te eri lì a
manifestare pacificamente, ti riviene in mente che eri lì ad esercitare un
diritto democratico garantito dalla costituzione, ti riviene in mente che
per collaborare con le forze dell'ordine hai fatto il massimo che ti si
poteva chiedere (isolare il gruppo di animali), ti riviene in mente che in
una frazione di secondo ti sei ritrovato da seduto con le braccia alzate a
fuggitivo con il gas negli occhi, sulla pelle, nei polmoni ridotto a dover
'animalescamente' ridurti a pensare egoisticamente solo a te stesso per non
fare la fine del topo.

Tralascio il seguito della mia giornata, fra cui il fatto che dopo tutto
quello che era stato fatto per disperdere il corteo, senza nessuna
distinzione fra pacifici e non, gli animali si siano tranquillamente
riorganizzati (tanto loro avevano le loro belle mascherine anti-gas,
scaricate da quel fottuto camioncino nella mattinata !) avviandosi su via
Zara (in direzione Marassi), dove di nuovo fatti bersaglio di lacrimogeni
dagli elicotteri e caricati dal basso dalla polizia hanno sfasciato tutto
quello che gli si parava davanti….ma di nuovo con un varco davanti a loro
verso cui proseguire nella loro folle marcia violenta con gli elicotteri
della polizia a controllare e filmare dall'alto….e i poliziotti dal basso
preoccupati di mantenerli incanalati e ormai isolati da un corteo che ormai
era sciolto e disperatamente sulla via del ritorno ognuno nell'intimo della
propria rabbia e frustrazione.

Mi sono sforzato di riportare quello che ho vissuto: ad ognuno le sue
convinzioni.
Personalmente ora più che mai scenderò di nuovo in piazza…..

Un abbraccio a tutti quelli che a loro volta l'hanno vissuto sulla loro pelle !

Silvano

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