Torna alla homepage Raccolta testimonianze sulle violenze compiute a Genova dalla Polizia e dai gruppi violenti di estremisti.
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Non potete immaginare, io stesso se non fossi stato li non avrei potuto
credere a quello che č successo.
Sono un fotografo amatoriale č venerdi mattina per caso a mezzogiorno mi
sono trovato in via Torino tra le tute nere e la polizia, non c'era nessun
altro manifestante, la polizia che ha sempre affermato di non riuscire a
riconoscerli perchč si mischiano nella folla aveva la possibilitā di
prenderli tutti, c'erano solo le tute nere pių una decina di persone come me
che facevano foto e riprese televisive (facilmente riconoscibili perchč non
eravamo vestiti di nero, a volto scoperto, con macchine fotografiche e
telecamere). Ero convinto di rischiare tantissimo, di trovarmi in mezzo alla
battaglia, pensavo di fare chissā quali foto ed invece le tute nere hanno
distrutto tutta via Torino fino ad arrivare sul lungo mare per pių di un'ora
sotto agl'occhi della polizia che non ha mosso un dito. Fermi a guardare.
Non capivo, poi quando i 'neri' sono scappati la polizia ha attaccato la
gente dentro alla fiera che mangiava nell'unico punto di ristoro sparando
lacrimogeni a grappolo dagli eliccoteri sui tendoni. Questo č stato solo
l'inizio.
Per due giorni le tute nere si sono mosse indisturbate eludendo chissā come
ogni posto di blocco, impenetrabili per i manifestanti, per i giornalisti,
per alcuni parlamentari ma non per loro.
Per i manifestanti pacifici il trattamento era diverso:
- lacrimogeni sparati altezza uomo
- lacrimogeni a 'grappolo' sparati dagli elicotteri sulla folla
- manganellate a tutti
- chi si presentava in ospedale veniva portato via senza essere curato,
poliziotti che giravano per gli ospedali gridando, insultando, tirando
manganellate contro il muro, contro i letti, se non li fermavano i medici
avrebbero picchiato la gente anche nei letti!
- chi girava di notte veniva portato via, ci si nascondeva sotto le
macchine, tra i cassonetti dell'immondizia mentre sfrecciavano i furgoni che
caricavano su tutti quelli che vedevano
- getti di acqua irritante sparata con gli idranti
- gente č arrivata in ospedale ancora nei sacchi a pelo, picchiata mentre
dormiva
- donne in ginocchio a mani alzate che venivano pestate a sangue
- madri che scappavano con i bambini in braccio inseguite dai poliziotti
- dei pullman che tornava a casa sabato sera sono stati bloccati, hanno
fatto scendere tutti, hanno diviso ragazzi e ragazze, tutti in ginocchio e
hanno
ammazzato di botte i ragazzi
- 400 desaparecidos
- non so quanta gente č in coma, alcuni resteranno paralizzati
- ci sparavano da tutte le parti, dal basso, dall'alto,da destra, da
sinistra, nessuno faceva niente di male eppure siamo stati tutti massacrati.
Meno male che i genovesi ci hanno aiutato, ci tiravano da mangiare da bere
(li era tutto blindato, non si trovava niente di aperto e girare da soli era
come andare incontro alla morte, non so come ho fatto a salvarmi, solo per
puro culo) e soprattutto ci aprivano i portoni quando scappavamo dalle
cariche.
Ogni volta che rivedo nella mia testa quello che ho visto mi viene la pelle
d'oca. E non avete idea di cosa voglia dire tornare a Milano accendere la
televisione e sentire i commenti dei telegiornali, di Berlusconi, di
Scajola... ect ect... su come difendono la polizia. E' agghiacciante, quelli
hanno fatto un massacro e loro li difendono, sulla nostra pelle. E'
scandaloso come nessuna televisione faccia vedere come sono andate le cose a
Genova. Per due giorno interi in ogni angolo della cittā poteva morire
qualcuno, č un caso che non ci siano state decine di vittime.
Io non sono un 'compagno' come qualcuno potrebbe credere, sono solo uno che
vuole giustizia, libertā, democrazia, pace...
A.

[NOTA: PER RAGIONI DI PRIVACY TUTTE LE SEGNALAZIONI INVIATE ALL'ASSOCIAZIONE PEACELINK VENGONO RIPORTATE IN FORMA ANONIMA, MA CHI CI SCRIVE LO FA INDICANDO PER ESTESO IL SUO NOME, COGNOME, INDIRIZZO E NUMERO DI DOCUMENTO D'IDENTITA']


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