Torna alla homepage Raccolta testimonianze sulle violenze compiute a Genova dalla Polizia e dai gruppi violenti di estremisti.
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Con i miei occhi

ho visto 2, 300 mila persone marciare sotto un cielo azzurro e davanti a un
mare blu.

ho visto un corteo lungo 4, 5, 6 km pieno di gente pecifica: ragazze,
ragazzi, uomini e donne di tutte le etā, di tutto il mondo,

ho visto facce allegre e tese, volgia di ballare, cantare, ma anche di
gridare, urlare la loro ansia per un mondo migliore,

ho visto una cittā spezzata in due, centinaia, migliaia di agenti della
forza dell'ordine asserragliati a difesa del fortino dei potenti, mentre il
resto della cittā era completamente sguarnita,

ho visto alcune decine, forse 3-400, individui con il volto coperto e con i
mano mazze, spranghe e sassi, girare liberamente, indisturbati per la cittā
e sfasciare, distruggere, provocare,

li ho visti marciare tra auto in fiamme, cassonetti rovesciati, vetrine in
frantumi in totale libertā,

ho visto la polizia, i carabinieri caricare con una violenza omicida
centinaia di persone inermi che avevano l'unica colpa di trovarsi li a
esercitare il loro diritto fondamentale di manifestare,

ho visto le immagini di agenti di polizia vestiti con abiti neri e
passamontagna e armati di mazza, prendere ordini dai superiori in divisa,

ho sentito con le mie orecchie i racconti di gente pacifica fatta
inginocchiare contro un muro e presa a calci e manganellate,

ho visto le loro facce insanguinate, i loro sguardi sconvolti,

ho sentito di anziani signori (manifestanti e no) presi a manganellate, a
pugni, sbatutti a terra,

ho sentito di centinaia di arresti tra i manifestanti

ho sentito di centinaia di persone fermate illegalemte e private di ogni
diritto civile

ho sentito di centinaia di feriti e di un morto

Non ho sentito di un solo Black Block arrestato, ne prima ne durante gli
scontri.


Noi abbiamo visto questo, con i nostri occhi, attraverso le immagini di
operatori Tv o fotografi o i racconti di amici e parenti che erano li
presenti.
Noi, chi era a Genova in quei giorni, chi ha seguito i fatti (e non la
propaganda di Stato) alla radio o la TV , chi ha ascoltato le testimonianze
e i racconti, siamo testimoni di quello che č successo veramente.
Non potranno tenerci zitti, non potranno cancellare la veritā.

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