Torna alla homepage Raccolta testimonianze sulle violenze compiute a Genova dalla Polizia e dai gruppi violenti di estremisti.
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Ancora non riesco a credere a quel che è successo venerdì e sabato a Genova.

ho ancora negli occhi il bruciore dei lacrimogeni e la gola mi si chiude e
mi vien da vomitare ogni volta che un camion
o un autobus nel traffico mi sorpassa buttandomi in faccaia i gas di scarico.

Mi rendo conto di essere ancora molto scossa, nonostante l'apparente
tranquillità della ritrovata routine, quando sento
che il battito accelera ogni volta che sento schiamazzi. E quello che resta
è solo diffidenza e paura ogni volta che
vedo una volante della polizia.

Non è facile dare una testimonianza di ciò che è successo, perchè ho avuto
la fortuna di non vedere direttamente in
azione nè la polizia nè i black bloc, e il merito non è solo delle mie
gambe, ma anche della folla che mi ha trascinato
via quando sono cominciati a piovere i lacrimogeni.
Ma andiamo con ordine.

Venerdì dopo il lavoro, intorno alle 14, ho fatto un giro per la città col
motorino per raggiungere il mio gruppo che era in
Piazza Manin: attraversando piazza Tommaseo, Brignole, Corso Sardegna, ho
dovuto fare lo slalom tra auto e
cassonetti incendiati. Non ho visto nemmeno un poliziotto.
Davanti alla Stazione Brignole c'era un blocco della Polizia in assetto da
guerra, tutti schierati ad aspettare... mi
domando cosa, visto che a un centinaio di metri, al di là del cavalcavia
della ferrovia, stava succedendo di tutto.
Ah, già, i violenti avevano barricato l'uscita del cavalcavia con assi e
travi... forse la polizia temeva di invaderne la
privacy...
Aggirando il cavalcavia e raggiungendo il lato opposto, in Via Canevari, mi
sono trovata di fronte uno squadrone di
black bloc che marciavano schierati, con bandiere e stendardi, armati di
spranghe e bastoni: non c'era nemmeno un
viglile...
Raggiunta infine Piazza Manin abbiamo avuto appena il tempo di rifugiarci a
casa di un amico che sono scoppiati i
disordini.
Il resto della giornata abbiamo seguito l'incredibile in televisione.

SABATO
nonostante la paura e la tensione, siamo scesi in piazza.
Ci siamo fermati a boccadasse perchè c'era davvero tanta gente ed era
difficile reggiungere il luogo del
concentramento a Sturla. Da lì abbiamo seguito il corteo che ha cominciato
a muoversi molto prima dell'ora prevista
per l'inizio, proprio per far defluire il gran numero di persone presenti.

Mentre sfilavamo in un clima abbastanza tranquillo abbiamo saputo di
scontri sia in testa sia dietro.
Arrivati all'altezza di Punta Vagno abbiamo visto lacrimogeni volare sulla
testa del corteo.
Abbiamo cominciato ad arretrare.
Ad un certo punto, constatata la difficoltà di proseguire, abbiamo fatto
dietro front e abbiamo cominciato a tornare
indietro. Dietro a noi c'era un gruppo di anarchici che non volevano
arretrare, così abbiamo fatto una deviazione
verso destra.
quando eravamo tra la Pizzeria Punta Vagno e i Bagni S.Nazaro, sono
cominciati a cadere lacrimogeni, e la gente,
presa dal panico, ha cominciato a scappare.

Alcuni hanno trovato riparo sulla collinetta che c'è lì, altri si sono
dispersi arretrando sulla paseggiata a mare.
Ho pereso di vista le mie compagne che salivano sulla collina, e sono stata
trascinata via dalla fola che scappava.
Quando ho cominciato a respirare di nuovo e a vedere qualcosa ho intravisto
altri compagn di SR e insieme a loro
sono scappata verso Via Zara, raggiungendo poi Corso Gastaldi e Corso Europa.
I cellulari non funzionavano e la cosa più terribile che ho provato dopo la
paura di morire è stata l'amgoscia di non
poter comunicare con le copmpagne che non erano con noi per sapere se
stavano bene,

Ripeto, non ho assistito direttamente alle cariche della polizia, ma i
telegiornali e le immagini che ci hanno bombardato
in questi giorni non lasciano dubbi sulla violenta repressione condota
dalle forze dell'ordine nei confronti dei gente
inerme.
E' evidente ed indubbio, ed eravamo in tanti a vederlo, che la polizia ha
sistematicamente evitato di intervenire
quando erano i azione i violenti, e si è invece premurata di caricare e di
picchiare
selvaggiamente con immotivata violenza gente che come protezione aveva
unicamente una maglietta e un paio di
calzoncini!

E vorrei anche che qualcuno mi spiegasse che bisogno c'era di sparare così
tanti lacrimogeni su una folla che non
aveva vie di fuga, perchè da una parte c'era un muro, e dall'altra una
ringhiera a strapiombo sul mare.
Volevano ucciderci?
L'unico motivo per cui non ci sono stati morti è che sul mare c'era un po'
di vento, che ha aiutato a portar via un po' di
gas!!!

Sono arrabbiata e stanca di sostenere discussioni con gente ignorante che
giustifica in toto quello che è successo
non sapendo distinguere, in TV, tra la manifestazione pacifica che si
stava svolgendo e gli attacchi dei provocatori:
ma penso che proprio per queste persone sia importante continuare a
parlare e a raccontare quelol che è successo.
Grazie.

S. M.

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