COMUNICATO DELLA RETE DI COLLEGAMENTO CONTRO LA GUERRA, REGGIO EMILIA
La Guerra è finita ??
Mettiamo fuori la guerra dalla storia. Mettiamo fuori la guerra dalla cultura.
I bombardamenti NATO sulla Federazione Yugoslava sono cessati. Questa guerra, nata in barba alla legalità internazionale, con il pretesto di risolvere un'emergenza umanitaria reale, ne ha provocata una di dimensioni enormemente maggiori.
Si sarebbe potuti arrivare all’attuale accordo senza la guerra. La NATO ha raggiunto quello che ci pare ora in tutta evidenza il vero obiettivo: IL RITORNO DELLA GUERRA SULLA SCENA, COME STRUMENTO POLITICO DI CONTROLLO E INIZIATIVA. La NATO ha dovuto violare il suo stesso statuto costitutivo, oltre a quello dell'ONU, ha dovuto essere reticente (le bombe in Adriatico), ha dovuto mentire (gli aerei italiani "che non bombardano", le stragi di civili prima negate e poi ammesse come effetti collaterali), ha usato le bombe a grappolo così come fa una banda di terroristi, è arrivata a uccidere quattrocento bambini serbi, ha colpito ospedali e ospizi.
Contro questa lucida follia, appoggiata dal 90% dei politici di carriera, donne e uomini in tutto il mondo (America inclusa) hanno protestato e manifestato la loro ferma e umana estraneità.
La TENDA PER LA PACE di Reggio Emilia ha voluto essere ed è stata questo, un presidio tenuto aperto da donne e uomini di varie generazioni (fra 22 e 78 anni), consapevoli del dramma del Kosovo e di un altro dramma che è cresciuto nelle nostre società, che si vuole di nuovo disposte a cadere vittima di massacri o a massacrare. Contro questa scelta menzognera abbiamo informato e organizzato incontri, cortei, discussioni, abbiamo raccolto quasi 2000 firme contro la GUERRA.
A tutti coloro che ci hanno aiutato il nostro ringraziamento per ciò che avete fatto con le vostre gambe e la vostra passione nonviolenta: siamo stati tanti articoli 11 che si mescolano e che, come le radici degli alberi, impediscono a questa società di franare.
INTENDIAMO NON SMOBILITARE
Rimane il massacro di civili inermi. Rimane la responsabilità di Milosevic, di Clinton, di Blair, di Schroeder, di Jospin e di D'Alema dei crimini di guerra nei confronti delle popolazioni civili.
Vogliamo una politica di pace, una cultura di pace. Abbiamo ricevuto lo SFRATTO da Piazza Prampolini, perché evidentemente non è gradita una coscienza critica che non si accontenta di questa TREGUA conclusa, che non plaude alle promesse di ricostruzione e di prosperità economica (avete presente la "ripresa" in Albania?), una coscienza che teme e denuncia gli "affari" di tante già viste "ricostruzioni" del passato.
Siamo disgustati dal ritorno delle divise e delle armi sui palcoscenici da dove si pretende di costruire il futuro dei nostri figli e nostro. La TENDA è stata tolta, ma vogliamo ugualmente proseguire il nostro lavoro: TRASFORMIAMO LA TENDA PER LA PACE IN UNA RETE DI DONNE, UOMINI, ASSOCIAZIONI CON LEGAMI REALI, SOLIDALI, NONVIOLENTI. POSSIAMO DIMOSTRARE E TESTIMONIARE CHE LA GUERRA E’ UN CRIMINE E SI DEVE GETTARLA FUORI, DALLA NOSTRA STORIA E DALLA NOSTRA CULTURA.
Vi diamo un primo appuntamento per lunedi 21 alle ore 20,30 in via Turri, Reggio Emilia, per un incontro con tre operai yugoslavi della fabbrica Zastava, distrutta dalle bombe, sul tema bombe contro il lavoro, incontro organizzato dal Coord. Nazionale dei delegati e delegate RSU.
RETE DI COLLEGAMENTO CONTRO LA GUERRA, REGGIO EMILIA 17 giugno 1999