GUERRA PER IL KOSSOVO: ORA BASTA!!


31 maggio 1999

Nelle ultime 24 ore i bombardamenti della NATO hanno fatto circa 50 vittime
civili in Serbia e nel Sangiaccato (provincia della Serbia a maggioranza
musulmana). 

A 70 giorni dall'inizio della guerra, i bombardamenti hanno ampiamente
dimostrato di non fermare le violazioni dei diritti umani nel Kossovo. La
provincia serba a maggioranza albanese e' ormai spopolata, decine di
migliaia di persone rischiano la fame sulle montagne e nei boschi. Oltre
alle centinaia di migliaia di albanesi, anche serbi e Rom hanno abbandonato
la provincia per rifugiarsi in Serbia.

Dal governo di Belgrado arrivano segnali per un accordo che ponga termine
alla guerra.

E' tempo di una politica coraggiosa!

Occorre una TREGUA SUBITO, anche unilaterale (solo italiana), di almeno 72
ore, per verificare l'effettivita' delle dichiarazioni governative serbe.

L'ONU deve riprendere appieno il suo ruolo: il Segretario Generale deve
assumere la mediazione tra NATO e Jugoslavia. Si devono aprire trattative
vere, che abbiano come base il rispetto dei diritti e dei bisogni delle
popolazioni locali, indipendentemente dall'etnia.

La NATO e' parte in conflitto: i suoi aerei appoggiano gli attacchi
dell'esercito di liberazione albanese. LA NATO quindi non puo' pretendere
di dettare tutte le condizioni: non e' ne' il governatore ne' il poliziotto
ne' il giudice del mondo. 

Nella trattativa da condurre ogni altro aspetto e' secondario rispetto alla
tutela dei diritti della popolazione e alla diminuzione delle sofferenze
che patisce.

In particolare, non ha importanza di che paese siano i soldati
dell'operazione di mantenimento della pace: essi devono semplicemente
essere messi in condizione di difendere le popolazioni civili nel loro
ritorno a casa. I soldati di Russia, Israele, Sud Africa, India, Pakistan,
ma anche di Austria, Svezia e dei membri minori della NATO sono
perfettamente in grado di tutelare i profughi. L'unica condizione per il
successo di una missione di questo tipo e' un mandato politico chiaro ed un
equipaggiamento logistico-militare adeguato, NON la regia NATO
.
Pre il Kossovo si puo' prendere a modello la missione ONU UNTAES nella
Slavonia orientale, che ha contribuito alla stabilizzazione della provincia
e al suo ritorno pacifico sotto autorita' croata. 

Se proprio si vuole, la NATO potra' mantenere una parte delle truppe alle
frontiere in caso di un attacco militare massiccio (e' la proposta di
Chernomyrdin della settimana scorsa). 

Il primo responsabile di questa guerra e' Milosevic e la politica di
violazione dei diritti umani del governo jugoslavo. Ma corresponsabili sono
anche i capi di stato NATO, che hanno creduto di poter risolvere il
problema del Kossovo con le minacce e con la violenza e che perseguono la
loro agenda di legittimazione della NATO sulla pelle delle popolazioni
dell'Europa sudorientale.

COSA PUOI FARE CONTRO LA GUERRA

- manda un fax a D'Alema, Dini, Scognamiglio, al deputato /al senatore che
  hai votato
- scrivi una lettera o manda un fax al giornale della tua citta'
- contatta un gruppo che si occupa di pace nella tua citta'
- cerca sempre informazioni diversificate, non stare a sentire solo alla TV! 
- Ad esempio guarda i siti http://www.peacelink.it/ e
  http://www.transnational.org

- aggiungi un'idea  a questo messaggio e forwardalo a 5 amici/amiche


(E inoltre: non scoraggiarti, non invelenirti. Odiare i responsabili di
questa catastrofe e' controproducente. Meglio sarebbe diventare portatore
di pace, nel piccolo e nel grande mondo. Pazienza e auguri!)


Gianni Scotto
Napoli/Berlino
31 maggio 1999
Gianni Scotto
Napoli / Berlino
Berghof Research Center for Constructive Conflict Management, Berlino
http://www.b.shuttle.de/berghof

Centro Studi Difesa Civile, Roma