"Kossovo, mobilitarsi perche' cessi il massacro"


Associazione Papa Giovanni XXIII

OPERAZIONE COLOMBA

Corpo Civile di Pace

Tel. 0541 751498 - Fax. 0541 751624


Comunicato

"Kossovo, mobilitarsi perche' cessi il massacro"




Dal 1994 l'Operazione Colomba segue e condivide la vita delle 
popolazioni serba ed albanese nel Kossovo e nella Jugoslavia, dal 1992 
e` presente nei Balcani. Dal 1998 siamo presenti in modo permanente 
nell'area per cercare attraverso la condivisione ed il dialogo una 
soluzione alle continue violazioni dei diritti umani ed alla logica 
della violenza perpetrata dalla polizia serba ed in modo speculare 
dall'UCK. I nostri volontari sono rimasti fino all'ultimo accanto 
alla popolazione serba ed albanese.




In questo momento in cui l'impotenza e la rassegnazione possono 
prevalere non possiamo dimenticarci che:



    1.. La presenza dell'OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la 
Cooperazione in Europa) e di civili disarmati come i nostri volontari ed 
Obiettori di Coscienza ha limitato e controllato le violenze, non 
risolvendo comunque la situazione, ma dando un contributo concreto ad 
evitare una escalation totale del conflitto, tenendo conto anche della 
limitatezza della presenza civile e dell'OSCE.


    2.. E' mancato e manca tuttora un chiaro mandato politico 
dell'ONU per attivita` di interposizione e di protezione della 
popolazione civile. Perche' non si e` voluto legittimare l'ONU come 
autorita` internazionale e si e` chiesto parere al Consiglio di 
Sicurezza solo a bombardamenti avvenuti? Perche' l'unica presenza 
militare cui si e` fatto affidamento e` stata quella della Nato e non 
dei Caschi Blu, con compiti di Polizia Internazionale e protezione 
umanitaria?


    3.. La comunita` internazionale e` piu` interessata ad imporre i 
propri interessi strategici piuttosto che trovare una soluzione che 
tuteli la pace ed i diritti di tutti.


    4.. Milosevic ha scelto la logica della violenza assoluta compresi i 
bombardamenti della NATO, per rafforzare il suo regime ed ottenere di 
fatto la spartizione del Kossovo e la cancellazione vera e propria della 
popolazione albanese. Oggi, sotto i bombardamenti, Milosevic puo` fare 
del Kossovo e dei suoi abitanti quello che preferisce.


    5.. Il problema oggi non sono solo i bombardamenti, che di fatto non 
hanno arginato la violenza e la tragedia umanitaria. Il problema e` che 
non siamo in grado di fermare la guerra; oggi, piu` che mai, e` chiaro 
che con la violenza la logica del massacro prende forza.


    6.. Se e` vero che il governo di Belgrado si e` reso responsabile 
in questi anni di gravissime violazioni dei diritti umani e di almeno 
tre guerre, ci sembra ovvio e doveroso non firmare accordi economici che 
sostengano questo regime. Purtroppo abbiamo constatato come l'Italia 
abbia mantenuto forti legami commerciali in questi anni con la 
Jugoslavia (tanto da divenire il secondo partner commerciale) e con 
altri paesi in simili situazioni (vedi Turchia).










Proponiamo a tutti coloro che hanno a cuore la pace in Kossovo e nei 
Balcani di coinvolgersi:


L'Associazione Papa Giovanni XXIII raccoglie da subito disponibilita` 
ad intervenire nell'area, non appena possibile, per evitare ulteriori 
massacri e per soccorrere la popolazione civile (Tel. 0541 751498).


Promuovere nelle proprie citta` forme di 
mobilitazione/preghiera/digiuno per chiedere la fine della violenza dei 
Serbi sugli albanesi, dell'UCK e della NATO e per ridare spazio al 
dialogo ed alla presenza civile in Kossovo. Per i digiuni invitiamo a 
fare riferimento alla Associazione Beati Costruttori di Pace (tel. 049 
8755897).




Proporre alle proprie amministrazioni locali di fare propria la 
posizione degli Enti Locali per la Pace riuniti nella Tavola della Pace 
(rivolgersi a Pax Christi Tel. 080 3953507).


Rivolgiamo un accorato appello alle chiese ed alle comunita` religiose 
italiane affinche' siano solidali con gli esponenti religiosi e 
politici che in Kossovo e Serbia lavorano ed hanno lavorato per la pace. 
In questo momento manifestiamo forte preoccupazione per la vita di Padre 
Lush Gjergji.




Aderire insieme a noi alla Manifestazione "Fermiamo la Guerra" che si 
terra` Sabato 3 Aprile prossimo a Roma (tel. 0541 751498 oppure 06 
85355081).






Chiediamo la fine dei bombardamenti e immediato cessate il fuoco da ogni 
parte.


Una conferenza di Pace dei Balcani ed una presenza civile nell'area: 
rientro dell'OSCE supportato da un contingente di Caschi Blu per 
azioni di polizia e protezione dei civili, presenza di organismi civili, 
Obiettori di Coscienza per costruire la pace e promuovere il rientro di 
tutti i profughi.




Ridare parola ed autorita` all' ONU.










Il Presidente della Associazione Papa Giovanni XXIII


Don Oreste Benzi


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Associazione Papa Giovanni XXIII
Operazione Colomba
Servizio Obiezione di Coscienza e Pace
Via della Grotta Rossa n. 6, 47900 Rimini
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