Comunicato Stampa "Disertiamo il referendum": 35 cittadini pordenonesi restituiscono il certificato elettorale. Oggi, alle 11.30, una delegazione di 5 persone ha consegnato in Prefettura, nelle mani del Capo Ufficio di Gabinetto, i certificati elettorali di 35 cittadini della provincia che hanno aderito all'iniziativa lanciata domenica scorsa dal gruppo pordenonese di "Beati i Costruttori di Pace". Altre iniziative analoghe si sono svolte o sono in corso in varie città d'Italia, da Taranto a Livorno, da Belluno a Viterbo, da San Donà di Piave a Lecco, dove associazioni pacifiste, coordinamenti locali contro la guerra, semplici cittadini hanno raccolto e fatto propria la proposta. La rapidità con cui questa iniziativa si è diffusa, nonostante essa sia partita "dal basso", in maniera spontanea e senza nessuna organizzazione alle spalle, è un indice significativo della sensibilità popolare rispetto a questa guerra, che ci auguriamo verrà tenuto in debito conto dalle istituzioni e dalle forze politiche. Questo atto di "diserzione elettorale" ha come obiettivo quello di richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica sulla gravissima lacerazione costituzionale provocata dall'ingresso in guerra dell'Italia e di denunciare i pericoli per la vita democratica del nostro paese che questa guerra porta con sé. Ricordiamo che, per pressoché generale ammissione, la crisi della Federazione Jugoslava è iniziata a partire dalla revoca dell'autonomia del Kossovo, in violazione della Costituzione allora vigente. Come possono, gli stati della Nato, proporsi di sanare quella ferita, se a loro volta violano palesemente le proprie stesse costituzioni nazionali (oltre all'Italia, ciò è avvenuto per lo meno in Germania e in Spagna), nonché la carta del Patto Atlantico? Invitiamo tutti i cittadini che condividono le nostre preoccupazioni a manifestarlo pubblicamente. Ciò può avvenire rifiutando di ritirare la scheda elettorale al momento del voto, oppure riconsegnando il certificato elettorale in Comune o in Prefettura. Durante l'incontro odierno in prefettura, sono state consegnate anche 700 firme raccolte in calce ad un appello al Presidente della Repubblica affinché intervenga immediatamente per garantire il rispetto della Costituzione, che all'articolo 11 esplicitamente "ripudia la guerra". Beati I Costruttori di Pace - Gruppo di Pordenone