COORDINAMENTO NAZIONALE COMITATI CONTRO LA GUERRA
Il prossimo appuntamento del Coordinamento è sabato 19 giugno a Firenze,
alle ore 10.00 c/o il Dopolavoro FS – via Alemanni 6 (stazione di Santa
Maria Novella).
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Documento costitutivo
COORDINAMENTO NAZIONALE COMITATI CONTRO LA GUERRA
I comitati e i coordinamenti contro la guerra che localmente sono stati
promotori di iniziative per contrastare l’intervento della NATO nella
Federazione di Jugoslavia, si sono incontrati a Firenze il 22 maggio. Si è
trattato di un avvio di confronto e scambio tra rappresentanti di quasi 30
realtà locali, che hanno pienamente concordato sulla necessità di proseguire
ed estendere l’opposizione alla guerra, ritrovandosi sui punti seguenti, che
propongono come base per lo sviluppo dell'iniziativa di un coordinamento
anche ai comitati che non erano presenti.
- Centralità, nelle iniziative del movimento per la pace, della richiesta
dello STOP IMMEDIATO DEI BOMBARDAMENTI e della DISSOCIAZIONE DELL’ITALIA
DALLA GUERRA, attraverso il concreto RIFIUTO DELLE BASI E LA FINE DELLE
OPERAZIONI MILITARI.
Questa posizione è rafforzata anche dalla vicenda della mozione
parlamentare, che ha rappresentato un primo risultato dell'azione del
movimento ma anche un segnale contraddittorio evidenziando le difficoltà di
una parte della maggioranza ad appoggiare le scelte del governo, ma non ha
voluto porre in maniera chiara e inequivocabile la necessità di una
dissociazione italiana dall’intervento che deve avvenire in ogni caso.
Comunque la proposta di sospensione, come prevedibile, è stata rispedita al
mittente dalla NATO: è quindi ora necessario che il Parlamento che non si
accontenti e faccia seguire atti concreti.
- 60 giorni di guerra sono serviti solamente ad aumentare le sofferenze
delle popolazioni colpite, dai bombardamenti come dalle operazioni militari
e paramilitari. L’opposizione alla guerra è anche mirata al riconoscimento
dei diritti del popolo kosovaro e di tutti i popoli dei Balcani, contro le
degenerazioni nazionaliste e per riaprire concreti percorsi di convivenza.
La solidarietà a tutte le vittime della guerra e contro ogni nazionalismo si
esprime anche nella richiesta del riconoscimento del diritto di asilo per i
profughi di guerra e i disertori dal conflitto, oltre che nelle iniziative
concrete di sostegno, al di fuori dell’Operazione Arcobaleno.
Un’attenzione particolare è stata espressa anche per il danno chimico e
nucleare provocato dalla guerra, che rischia di compromettere
irrimediabilmente l’ambiente, non solo nell'immediato, ma per le generazioni
future.
- I comitati hanno espresso in maniera netta la condanna dell’omicidio D’
Antona e l’estraneità del movimento dalle pratiche terroristiche (estraneità
conseguente anche alla diretta opposizione a tutte le logiche di violenza,
come la guerra in corso).
Allo stesso tempo rifiutano in maniera altrettanto netta i tentativi di
accostare l’opposizione alla guerra, anche radicale, al terrorismo e
ribadiscono la scelta di proseguire le iniziative pacifiche e di massa
contro l’intervento e di denuncia delle responsabilità del governo italiano.
- I comitati sostengono le manifestazioni contro la guerra già indette:
- il 29 maggio a Colonia, dove la Marcia per un’Europa sociale sarà
caratterizzata da una forte opposizione all’Europa della guerra;
- il 6 giugno ad Aviano, che dovrà essere un'azione diretta pacifica e di
massa per bloccare la base; una manifestazione per la fine della
partecipazione italiana alla guerra nel luogo simbolo della guerra stessa.
- Dalla discussione sono emerse altre iniziative, alcune già in corso, che i
comitati ritengono importanti nel proseguimento della mobilitazione:
- il 2 giugno è stata indetta una GIORNATA NAZIONALE
“L’ITALIA RIPUDI LA GUERRA”.
Una giornata caratterizzata da manifestazioni locali e dalla
distribuzione davanti alle caserme di tutta Italia
della “Dichiarazione di indisponibilità alla
guerra”: un invito ai soldati ad obbedire alle leggi che li invitano a
disobbedire ad ordini illegittimi.
- rilancio di una campagna per l’OBIEZIONE FISCALE ALLE SPESE
MILITARI, che deve essere semplificata ed estesa. Allo stesso tempo sarà
una campagna per non destinare l’otto per mille allo Stato italiano.
(Riferimento è la LOC, via Pichi 1, Milano - tel 0258101226; fax
02 58101220)
- una CAMPAGNA POLITICA DI DENUNCIA DELLE
RESPONSABILITÀ PENALI DEL GOVERNO ITALIANO,
riprendendo denuncie ed esposti già presentati e rilanciandoli attraverso una
raccolta di firme in sostegno.
- la contestazione del governo della guerra e dei suoi esponenti, anche
attraverso la proposta del NON VOTO AI PARTITI CHE
SOSTENGONO IL GOVERNO DELLA GUERRA O COMUNQUE
HANNO APPOGGIATO LA PARTECIPAZIONE ITALIANA AD
ESSA.
- l'organizzazione il 27 GIUGNO della SECONDA GIORNATA
“GETTIAMO LE BASI”, con iniziative davanti alle basi disseminate su
tutto il territorio nazionale.
- I comitati sostengono e parteciperanno alle proposte di interposizione non
violenta da più parti lanciate; aderiscono alle iniziative del 29/31 maggio
in occasione dell’apertura del processo-farsa contro Ocalan; rilanciano la
richiesta di uno sciopero generale contro la guerra.
- I presenti hanno concordato sulla proposta di formare un COORDINAMENTO
NAZIONALE DEI COMITATI CONTRO LA GUERRA, per dare visibilità ad un soggetto
pacifista che si esprime localmente in maniera attiva e permanente e per
proseguire il confronto e lo scambio di esperienze. Un coordinamento che
sappia mantenere stabilità anche dopo la fine di questo conflitto, che
purtroppo ne aprirà molti altri.
Il coordinamento provvisoriamente ha come riferimenti nazionali:
- il COMITATO PERMANENTE CONTRO LA GUERRA di Milano (tel 0258315437;
fax 02 58302611; e-mail: milviado@tin.it)
- - la CASA DEI DIRITTI SOCIALI di Firenze (tel e fax 055 2341020)
- la RETE ROMANA CONTRO LA GUERRA (c/o Arci Solidarietà del Lazio tel
06 44700108; fax 06 44701017)
In seguito verranno inviati i materiali relativi alle iniziative concordate.
Tutte le informazioni saranno diffuse anche attraverso la rete di Peacelink
(www.peacelink.it), in quanto la stessa Associazione Peacelink ha aderito al
Coordinamento.
I Comitati locali, presenti all'incontro e non, devono mandare al più presto
la loro adesione al Coordinamento e sono invitati a diffondere questo
documento alla stampa e alle radio locali e ad altri comitati delle loro
zone.
Il prossimo appuntamento del Coordinamento è sabato 19 giugno a Firenze,
alle ore 10.00 c/o il Dopolavoro FS – via Alemanni 6 (stazione di Santa
Maria Novella).
Milano, 25 maggio 1999
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