DIGIUNO PER LA FINE IMMEDIATA DEI BOMBARDAMENTI



Da oltre due mesi é in atto non solo una guerra ingiusta, ma un
criminale massacro di civili inermi, commesso da parte dei governi
della NATO contro le popolazioni civili della Serbia e del Kosovo.
I diritti umani per la popolazione albanese del Kosovo potevano da
tempo essere ristabiliti con altri strumenti, se solo lo si fosse
voluto, come le campagne nonviolente da anni indicavano.
Tutte le offerte del governo jugoslavo per un intervento ONU nel
Kosovo, sono state respinte dalla NATO prima e dopo l'inizio dei
bombardamenti.
Il pronunciamento del Parlamento italiano per una tregua immediata é
stato ignorato dal governo.
Noi consideriamo pertanto Milosevic, ma anche Clinton, Blair,
Schroeder, Jospin e D'Alema responsabili di crimini di guerra per
l'esecuzione deliberata di popolazioni civili ed inermi.
Uccidere bambini che giocano in un parco o gli anziani in un ospizio
per colpire un governo é un atto di terrorismo internazionale,
consapevolmente previsto ed attuato (appunto un "effetto
collaterale").
Non possiamo renderci complici di governi che attuano la violenza
sistematica come strumento di politica internazionale ed opponiamo ad
essa la forza della nonviolenza.
Tutti i giorni e tutte le notti, a partire dalle ore 24.00 di lunedì 7
giugno, saremo in piazza Prampolini per un digiuno a staffetta con
turni di 24 ore per manifestare la nostra assoluta dissociazione dagli
atti di terrorismo dei quali tutti i governi della NATO si sono resi
responsabili.
Rimarremo in piazza fino alle ore 24.00 del 13 giugno, giorno delle
elezioni amministrative ed europee, per invitare, con la nostra
presenza, tutti i partiti e tutti i candidati a dissociarsi dai
bombardamenti ed a richiedere con forza la tregua immediata. O
comunque a misurarsi con questo problema morale, ancor prima che
politico o giuridico.
Invitiamo tutti i cittadini che vogliono manifestare la propria
obiezione di coscienza agli atti di terrorismo, compiuti anche in loro
nome, a dissociarsi pubblicamente partecipando al digiuno e/o
sostenendolo con la propria presenza a fianco dei digiunanti.

Obiettori alla guerra
aderenti alla
Tenda per la pace
Reggio Emilia