E’ possibile difendere i diritti umani scatenando una guerra di distruzione? Noi diciamo di no, poiché la guerra è essa stessa la più grande violazione dei diritti umani.
Ad oltre un mese dall’inizio dei bombardamenti il numero di vittime innocenti è sempre più alto.
Bombe, che intelligenti non sono mai, e pulizia etnica stanno riportando la Serbia ed il Kosovo indietro di decenni. I bombardamenti hanno dato il via ad un esodo di dimensioni bibliche, aiutando il dittatore Milosevic a raggiungere i suoi fini.
Come cittadini diciamo basta agli orrori ed ai massacri causati dai bombardamenti e dalla pulizia etnica.
Diciamo basta perché siamo convinti che la pace non arriva dalla guerra; vogliamo gridare forte che la libertà e la giustizia non possono nascere da atti di violenza brutale.
Diciamo basta anche perché la nostra Costituzione " ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali" (art. 11).
Vogliamo rivendicare il diritto di esprimere il nostro dissenso assumendoci in prima persona l’impegno di esser presenti tutte le domeniche, fino alla fine della guerra, davanti ai cancelli della base della VI flotta USA di Gaeta, dalle ore 18 alle 20, in un sit in permanente.
Un impegno, un gesto per una protesta pacifica che serva a motivare le mille parole che ognuno di noi ha usato contro la guerra e che serva, altresì, a creare ponti per raggiungere un’opinione pubblica sempre più distratta.
Non possiamo permetterci che la guerra diventi un evento con il quale si possa convivere normalmente, tanto muoiono altri….
Partecipiamo numerosi e chiediamo:
STOP AI BOMBARDAMENTI; L’IMMEDIATO CESSATE IL FUOCO; CHE NESSUN ATTO DI GUERRA PARTA DAL TERRITORIO ITALIANO; DI FAR RIPARTIRE IL DIALOGO ED IL NEGOZIATO PER UN ACCORDO GIUSTO SUL KOSOVO; UNA CONFERENZA DI PACE NEI BALCANI FONDATO SUL DIRITTO INTERNAZIONALE DEI DIRITTI UMANI. E SUL RISPETTO DELLE DIVERSE ETNIE.
DOMENICA 9 MAGGIO TUTTI DAVANTI ALLA BASE DELLA VI FLOTTA A GAETA DALLE ORE 18 ALLE 20.
Il coordinamento pacifista
del Golfo di Gaeta
Si invitano cittadini, gruppi organizzati, associazioni, partiti e sindacati ad aderire