Comitato Pinerolese contro la Guerra c/o ALP, via Bignone 89, 10064 Pinerolo (To) SE VUOI LA PACE COSTRUISCI LA PACE Sabato 24 Aprile: per tutta la giornata un presidio in piazza a Pinerolo con distribuzione di volantini e di informazioni. Presidio delle Donne in Nero contro la guerra Sabato 24 Aprile: ore 17,30 Manifestazione a Pinerolo con partenza da P.zza Facta e corteo per le vie della città Domenica 25 Aprile: Partecipazione al corteo organizzato per la festa della Liberazione con interventi e riflessioni in queste due iniziative nelle quali ribadiremo il nostro dissenso sull'intervento della Nato e per i massacri di Milosevic, in particolare contro l'intervento diretto dell’Italia e per evitare che l'intervento della Nato si estenda con l'invio di truppe a terra, il Comitato presenterà un progetto di intervento e di solidarietà per il Montenegro non solo fatto di aiuti materiali, certamente indispensabili, ma anche rivolto a verificare concretamente i possibili interventi alternativi alla guerra: risorse economiche, ma anche strumenti per rafforzare la vita democratica, per ricostruire l'informazione, per aiutare le scelte che collettivamente questo popolo deciderà di fare. Tale progetto verrà costruito attivando canali diretti con il Montenegro, pensando anche a una sorta dì gemellaggio con una città e quindi ipotizzando un rapporto che non si esaurisca nell'emergenza attuale ma che continui nel tempo cosi come deve continuare il nostro impegno contro la guerra e per costruire la pace. FERMIAMO LA GUERRA, FERMIAMO I MASSACRI. Giovedì 25 Marzo, all'indomani dell'inizio dei bombardamenti Nato sulla Serbia è nato a Pinerolo il Comitato Pinerolese controla Guerra per chiedere la cessazione dei bombardamenti alla Nato e la cessazione della pulizia etnica a Milosevic, la ripresa di un'equa trattativa ridando all'ONU il suo ruolo, e al nostro Governo il coraggio di essere il portavoce di questa strategia di pace nel pieno rispetto della Costituzione. Domenica 28 Marzo, a Pinerolo (To), una prima manifestazione che ha visto la partecipazione di un migliaio di persone e che si è conclusa con gli interventi del vescovo di Pinerolo Mons. Debernardi, dell’On. Giorgio Gardiol, di Paolo Ferrero della segreteria nazionale di Rifondazione Comunista e di un rappresentante del Comitato che invitava tutti i presenti a continuare nella mobilitazione. Nei giorni precedenti la manifestazione è stato distibuito il seguente volantino: La medicina non guarisce la malattia ma ne è l'espressione La guerra in corso non risolve il dramma del Kosovo e lo sa anche chi l'ha decisa. Allora come e perché siamo arrivati a questo punto, in cui - mass-media in testa - si cerca di convincerci che non c'erano altre soluzioni per fermare l’ insopportabile massacro degli albanesi del Kosovo? Almeno due motivi: * la scelta della guerra non è casuale, ma sta dentro alle logiche che presiedono alla nostra società occidentale, in cui gli interessi dell'economia prevalgono sempre sui diritti dei popoli e sulla vita delle persone, in cui è sempre necessario chiarire chi è autorizzato a prendere le decisioni (la Nato) e chi può solo fare da spettatore impotente (l'ONU e i popoli del mondo); * la voce di chi, in questi anni, ha costruito la pace giorno per giorno (organizzazioni di volontariato e per la pace, ONG, gruppi di controinformazione ecc.) non è stata ascoltata e la loro azione è stata spesso circondata dall'indifferenza, anche di chi oggi ha orrore della guerra: le loro azioni quotidiane di pace sarebbero state e comunque saranno le sole autentiche medicine contro ogni forma di pulizia etnica. Domenica 28 alle ore 17,30 in Piazza Facta a Pinerolo MANIFESTAZIONE CONTRO LA GUERRA per dire che la guerra va fermata subito! * per dire che la Costituzione parla per noi anche nei momenti di emergenza: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo per risolvere le controversie internazionali" (an. Il); * per dire che l'ONU deve ritrovare il suo ruolo centrale nel dirimere i conffitti internazionali e deve inviare i suoi osservatori come forza dissuasiva per fermare la guerra in corso; * per impegnarci perchè sia diffusa l'informazione e approfondita l'analisi, avviata la riflessione e il confronto, attivate iniziative di mobilitazione su tutti gli scenari aperti o potenziali di conffitto (Kurdistan, Algeria, Palestina, Kosovo, Irlanda, Tibet....) * per impegnarci a distruggere i meccanisrni di indifferenza e dì delega che ci fanno guardare ai mali del mondo e della nostra società solo quando rischia di essere troppo tardi. Martedì 6 Aprile: presidio davanti al Municipio di Pinerolo in occasione del dibattito in consiglio comunale su una mozione proposta da Rifondazione Comunista sul Kosovo. Venerdi 9 Aprile prima assemblea pubblica che ha visto la partecipazione di più di 300 persone per riflettere sulla storia ed i problemi etnici presenti nei Balcani. Sabato 10 Aprile: per tutta la giornata un presidio in piazza a Pinerolo con distribuzione di volantini e raccolta firme per una petizione da inviare al Governo. Presidio delle Donne in Nero contro la guerra In tale occasione è stato distribuito il seguente volantino: La medicina sta creando più sofferenze della malattia Dopo 15 giorni di bombardamenti la furia della NATO non ha ridotto ma incrementato le pulizie etniche nel Kossovo. Milosevic non è stato indebolito, ma è stato rafforzato e anche l'opposizione presente in Serbia non si sente più, anzi, si ricompatta e crescono il nazionalismo e l'odio, DOBBIAMO QUINDI CONTINUARE A FARCI SENTIRE NEI CONFRONTI DEL GOVERNO E DELLA COMUNITA' INTERNAZIONALE AFFINCHE' CESSINO LE BOMBE E SI RIPRENDA LA VIA DIPLOMATICA. Tutte le proposte di tregua e le varie iniziative diplomatiche presenti devono essere esplorate e prese in seria considerazione. NON E' VERO CHE TUTTE LE STRADE DIPLOMATICHE SONO STATE ESPLORATE ED ESAURITE!!!!!!! Molti ormai sostengono che Rambouillet non era un tavolo equilibrato ed equidistante. E' indispensabile riaprire subito, un tavolo negoziale nel quale tutti i soggetti abbiano pari opportunità. Solo così si può iniziare a ricostruire la convivenza pacifica in quell'area. Dobbiamo continuare a dialogare con i cittadini per fare controinformazione e bilanciare il bombardamento di notizie che quotidianamente ci vengono propinate da giornali e TV: "Con il bel tempo ci sarà un BOMBARDAMENTO PRODUTTIVO "Di notte i CRUISE sembrano stelle..-." "Bombe UMANITARIE...." 'Poi si scopre che ci sono SILOS con tonnellate di derrate alimentari inutilizzate, mentre a poche passi si muore di fame...... ma non bisogna dirlo troppo forte...... Gli esperti ci dicono che i costi di questa guerra raggiungeranno quasi 30.000 Miliardi di lire con sofferenze per i Kossovari, per i Serbi e fra qualche settimana con qualche taglio alle spese sociali qui da noi . mentre certamente si arricchiscono i produttori di armi, le varie mafie presenti. Allora continua la nostra mobilitazione!!!!!! FERMARE LA GUERRA RIPRENDERE LA TRATTATIVA TRASFORMARE LE SPESE MILITARI IN AIUTICONCRETI. ALLE POPOLAZIONI Domenica 11 Aprile il Comitato è stato presente alla Giornata della Solidarietà e si è continuata la raccolta firme. Lunedì 12 Aprile consegna della petizione e di circa 1080 firme al Presidente del Senato Mancino presente a Pinerolo per un convegno, da parte di un rappresentante del Comitato e intervento delle Donne in nero. Della manifestazione parla il TG3 Regionale. Sabato 17 aprile: presidio delle Donne in Nero contro la guerra il Comitato Pinerolese Contro la Guerra formato da : Arci, Alp/Cub, Verdi, Prc, Legambiente, Ass.Pace Val Pellice, RdB, Cani Sciolti, Gruppo Arcobaleno ONLUS, Salaam Ragazzi dell’Ulivo, Donne in Nero di Pinerolo, Coordinamento studentesco, Chiesa Valdese, FGEI, Radio Beckwit, Ass.Viottoli--Comunità cristiana di Base, Oratorio di S.Domenico, Parrocchia e comunità di S.Lazzaro e molte altre persone a titolo individuale il Comitato si riunisce ogni giovedì alle ore 17 in via Bignone 89 a Pinerolo (To) per informazioni: Alp tel. 0121321729, Arci tel.012175025, Stranamore tel. 0121374981, viottoli@newsoft.it