Comunicato stampa Oggetto: restituizione al Prefetto dei certificati elettorali del referendum Oggi restituiremo al Prefetto i nostri certificati elettorali del referendum con la seguente lettera aperta: Signor Prefetto, Le restituiamo i nostri certificati elettorali del referendum perche' il 18 aprile non andremo a votare. Aderiamo, con questo gesto pubblico, all'appello dei Beati i Costruttori di Pace di Pordenone che stanno restituendo i loro certificati, e con loro altri in Italia. Il 18 aprile anziche' votare digiuneremo per ripudiare questa terribile guerra a cui l'Italia partecipa violando l'articolo 11 della Costituzione Italiana che sancisce: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla liberta' degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali". Di fronte a questa legalita' violata ci sembra triste disputare sulla matematica elettorale. Cio' puo' appassionare quei politici che prediligono o bocciano i sistemi elettorali in funzione degli interessi di partito o personali. Ci chiediamo: a questo si sta riducendo la sovranita' popolare? Quante parole e ricchezze sprecate mentre si violano delicati principi costituzionali che sanciscono i valori di pace, mentre i profughi non hanno acqua e cibo! Ci auguriamo che un domani non si giunga alla "scelta" fra due soli candidati, ambedue favorevoli a guerre anticostituzionali. Quando questo accadesse e non ci fosse data altra possibilita' di scelta, glielo anticipiamo adesso signor Prefetto, noi non voteremo piu' e Lei ricevera' anche i nostri prossimi certificati elettorali. La preghiamo di sentirsi partecipe dei nostri sentimenti di amarezza di sinceri cittadini amanti della democrazia, del pluralismo e della pace. Le manifestiamo inoltre la nostra disponibilita' a collaborare perche' la citta' di Taranto ospiti le vittime di questa guerra e si distingua come citta' operatrice di pace. Occorre porre al piu' presto termine ad una guerra che, come ha detto il Papa, non risolve ma aggrava i problemi approfondendo il solco dell'odio fra i popoli, aumentando anziche' ridurre le sofferenze di un popolo gia' cosi' provato come quello kossovaro. Il 18 aprile il nostro digiuno si trasformera' in fondi per le vittime della guerra. Distinti saluti Pio Castagna, coordinatore del gruppo di Pax Christi Alessandro Marescotti, Associazione per la Pace