SOSPENDIAMO IL NOSTRO VOTO IN ATTESA DI....

Rendiamo noto l'appello per la sospensione del voto alle prossime elezioni europee. Il testo è stato firmato e reso noto da alcuni cittadini bresciani.

Ci stanno chiamando al voto del 13 giugno per eleggere il nuovo parlamento europeo.

Il diritto di voto è stato una conquista importante, uno degli strumenti fondamentali su cui si regge una democrazia. Attraverso il voto i cittadini/e eleggono i propri rappresentanti cioè quegli uomini e quelle donne che, esprimendo gli stessi valori e progetti politico- sociali, devono, una volta eletti/e, rispettare tale impegno. Il voto pertanto non è una adesione passiva ma un patto solenne tra i cittadini e coloro che ricevono il loro consenso.

Bisogna però essere consapevoli che la democrazia rappresentativa si può realizzare solo ad una condizione: che le istituzioni attraverso le quali il paese si governa ,facciano rispettare e rispettino a loro volta i diritti/doveri sanciti dalla Costituzione.

Questo vale per ogni singolo Stato ed anche per le istituzioni che la comunità internazionale si è data; prima fra tutte l'Organizzazione delle Nazioni Unite, che ha sancito solennemente tali principi e direttive tramite la carta delle Nazioni unite, una vera e propria 'Costituzione' dei popoli del mondo.

LE REGOLE DEL GIOCO

Le leggi ed in primo luogo le Costituzioni nazionali così come i trattati e le convenzioni internazionali, rappresentano quelle regole del gioco scritte ed approvate per permettere ai singoli cittadini e ad interi popoli di organizzare la propria vita individuale e collettiva e per consentire che i conflitti tra le persone o tra i popoli stessi possano esprimersi senza superare mai la soglia indicata dal diritto.

Dopo la seconda guerra mondiale i popoli dando vita all' ONU, hanno dichiarato solennemente sia nei principi fondamentali delle proprie Costituzioni nazionali che negli statuti degli organismi internazionali che 'la guerra deve essere bandita dalla storia di ogni popolo e tra i popoli'.

CHI HA INFRANTO LE REGOLE DEL GIOCO?

Se ad ognuno di noi viene chiesto di rispettare la legge, è altrettanto importante che le stesse istituzioni e coloro che le rappresentano non solo se ne facciano garanti ma le rispettino per dare l'esempio ad ognuno di noi .

OGGI E' IN ATTO UNA GUERRA NEI BALCANI: questo fatto è stato riconosciuto in modo esplicito dal nostro governo.

Questa guerra ha violato un principio costituzionale (l'art.11), non è stata dichiarata dal Parlamento come prevede la Costituzione, ma nessuno dei massimi organi dello Stato che hanno il dovere di garantire il rispetto della Costituzione ha preso l'iniziativa per RISTABILIRE LA LEGALITA' VIOLATA.

Questa rottura delle regole del gioco è avvenuta anche sul piano internazionale.

I 19 paesi che partecipano a questa guerra hanno violato lo statuto della NATO che da alleanza difensiva è diventata forza offensiva.

Infine sono stati violati i principi che sono a fondamento della Carta delle Nazioni Unite: essa non prevede la guerra ma azioni di polizia internazionale che possono essere eseguite direttamente o su mandato ONU, ma sempre secondo i principi definiti nella Carta stessa.

Come si può vedere tutte le regole, quelle nazionali e quelle internazionali, sono state sistematicamente infrante da chi ci dovrebbe rappresentare:

è stata violata la Costituzione italiana !

è stato violato lo statuto della Nato !

è stata violata la Carta dell'ONU !

I politici, cioè i rappresentanti da noi eletti nelle istituzioni non hanno sentito l'obbligo di denunciare tutto ciò, di assumersi questa responsabilità e di agire di conseguenza.

Come possono allora pretendere che i cittadini abbiano fiducia nelle istituzioni quando le istituzioni stesse si pongono fuori dal patto costituzionale ?

Il voto è il sigillo di questo patto reciproco; in questo momento il patto è stato violato da uno dei due contraenti: i rappresentanti delle istituzioni.

Noi riteniamo che votare oggi significherebbe avallare questa situazione di illegalità.

Per questo abbiamo deciso che il 13 giugno sospenderemo il nostro voto in attesa che lo stato di diritto venga ristabilito!

Chiediamo a chi vuole condividere con noi questo gesto di disobbedienza civile di sottoscrivere questo appello e di farci avere il proprio certificato elettorale perché venga consegnato al Prefetto.

 

Io sottoscritto ....................................................................... aderisco a questo appello e dichiaro che non andrò a votare per*:

o Parlamento Europeo o Consiglio Provinciale o Consiglio Comunale

Firma di adesione

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PRIME ADESIONI

Maura Bertocchi, Barbara Brogiani, Don Fabio Corazzina, Roberto Cucchini, Guido Faglia, Paolo Infantino, Anna Lombardi, Alfredo Mori, Agnese Renzi, Roberto Sala, Marcello Storgato, Maurizio Taborelli.

 

 

PROSSIMI APPUNTAMENTI

Sabato 12 giugno

ore 10: un'ora di silenzio nel cortile del Broletto davanti alla Prefettura. Sono invitati tutti coloro che hanno aderito (chi volesse aderire all'ultimo momento può portare il proprio certificato in questa occasione)

ore 11: consegna al Prefetto dei certificati elettorali raccolti