VITERBO CONTRO LA GUERRA






Notiziario pacifista a cura del Centro di ricerca per la pace di Viterbo

(7 giugno 1999) Comunicato stampa Proseguire nell'impegno contro la guerra, intensificare l'azione per la pace Le ultime notizie dalla Macedonia sono terribili: gli incontri tra le delegazioni militari della Nato e della Jugoslavia sembrano essere fin qui falliti, e la guerra prosegue. In tutti coloro che si sono impegnati contro la guerra il sentimento di sgomento, di frustrazione, di impotenza è forte, è straziante. Ma non dobbiamo rassegnarci, non dobbiamo lasciarci annichilire; dobbiamo continuare ad opporci alla guerra, a chiedere la pace. A tutti chiediamo un rinnovato impegno per la pace; a tutti chiediamo di proseguire nell'impegno contro la guerra, per fermare gli orrori e le stragi, per ripristinare la legalità costituzionale e il diritto internazionale, per difendere l'umanità messa in sempre più grande pericolo dalla prosecuzione ed estensione del conflitto. Centro di ricerca per la pace di Viterbo - tel. e fax 0761/353532 Viterbo, 7 giugno 1999, ore 6,30 ___________________________________________________________________________ Il 13 giugno non votare i signori della guerra Proponiamo a tutti i cittadini italiani di usare lo strumento democratico e nonviolento del voto per esprimere opposizione alla guerra ed ai "signori della guerra" che hanno voluto e realizzato questa guerra illegale e criminale, che hanno violato il diritto internazionale e la Costituzione della Repubblica Italiana, che sono corresponsabili di tante violenze, devastazioni, omicidi. Così come il regime di Milosevic, i governi dei paesi aderenti alla Nato hanno una grave responsabilità per le atrocità commesse. Responsabilità che è stata condivisa dai militari che la guerra l'hanno eseguita violando leggi scritte e leggi non scritte ma incise nel cuore di ognuno; dai partiti politici che hanno sostenuto la guerra nei Parlamenti e nelle altre sedi decisionali; dagli intellettuali che se ne sono fatti apologeti e propagandisti attraverso i mass-media; da tutti coloro che potevano opporsi agli orrori e non lo hanno fatto, e tra essi in primo luogo quanti erano preposti alla difesa delle leggi ed hanno lasciato che esse venissero impunemente violate da chi ha comandato, eseguito ed avallato le stragi. In Italia, dal governo alla Presidenza della Repubblica, dal Parlamento alle più elevate magistrature, vaste sono state le complicità con la guerra, e di ciò i responsabili dovranno rendere conto nelle aule di giustizia. Ma fin d'ora un giudizio possono e devono pronunciarlo i cittadini italiani con lo strumento fondamentale di esercizio della sovranità che hanno a disposizione: il voto. Ogni cittadino individui la forma attraverso cui esprimere nella cogenza elettorale la propria volontà di pace, la propria opposizione alla guerra e alle stragi, il proprio impegno in difesa della Costituzione, del diritto, dell'umanità. Noi proponiamo a tutti i cittadini di non votare i signori della guerra. Il 13 giugno non votare i signori della guerra Centro di ricerca per la pace di Viterbo tel. e fax 0761/353532 Viterbo, 7/6/1999