I PESTAGGI DELLA NUOVA SINISTRA EUROPEA

Diffondiamo una testimonianza diretta che arriva a PeaceLink da Parigi. L'autore di questo racconto e' Andrea Ridolfi, un ricercatore universitario di Ancona che sta svolgendo il suo dottorato di ricerca presso il Laboratoire des Signaux et Systemes dell'universita' parigina "Supelec". Nel frattempo anche in Italia i pacifisti iniziano ad essere indagati. (vedi editoriale sul sito www.peacelink.it) Di fronte all'evidenza di questo racconto, c'e' da aspettarsi che anche la sinistra italiana, coerentemente a quanto dimostrato da quella europea, possa rispondere agli striscioni per la pace con dei pestaggi. Nel frattempo si avvicinano le elezioni europee, e forse per qualcuno arrivera' il momento di pagare (almeno in termini elettorali) il conto di due mesi di bombe.

Un saluto di Pace, Forza e Gioia.

La redazione di PeaceLink News.


Date: Fri, 28 May 1999 02:24:54 +0200
From: Andrea Ridolfi Andrea.Ridolfi@lss.supelec.fr
Subject: Socialismo (REALE!!)

Carissimi,
questa sera, una quasi calda serata parigina, abbiamo deciso (con degli
amici) di andare al mega congresso di tutti i rappresentati dei partiti
e governi socialisti europei ..
Insomma meglio che a una sfilata .. c'erano proprio tutti: d'alema,
jospin, blair, schr qualcosa (come cavolo si scrive il nome del
socialista tedesco?), gli spagnoli, gli austriaci, i portoghesi,
irlandesi, svedesi ... meglio che in giochi senza frontiere ... e poi un
grande addobbo, tutto rosso con la mega rosa sullo sfondo, meraviglioso,
degno dei migliori bordelli d'inizio secolo, musica come introduzione
gran battito di mani di una platea ebete e morbosa che, con l'addobbo ed
i conferenzieri, davano vita a questa enorme orgia di demagogismo,
nonsensi, ipocrisie ed autoesaltazioni che portavano ad orgasmi
collettivi per ogni parola "socialismo" pronunciata, parola che piano
piano sostituiva le proposizioni nelle frasi tanto era presente.

Insomma una gran festa ... ma peccato, in fondo ... peccato che noi
della festa ne abbiamo visto una meta', saltanto a piedi ( e mani) pari
il gran finale ... perche' e' vero che siamo entrati trionfalmente nel
palazzetto, ma l'uscita e' stata di servizio, e molto forzata
(accompagnata non e' proprio il termine adatto).

Insomma, sempre con gli amici di cui sopra, si era pensato di ricordare
a questi signori che fra il succo d'arancio della colazione e la
ostriche e champagne attese alla sera (parigi e' pur sempre parigi) non
c'era di mezzo solo un congresso, ma anche una guerra, voluta e
sostenuta da questi signori stessi.

Cosi', oltre la cestino per lo spuntino di meta' congresso ci siamo
portati 3 striscioni, ordinatamente piegati, con scritte del tipo "no
alla guerra" e "il prossimo" con accanto il simbolo del target.


Vi risparmio la descrizione dei discorsi commoventi sulla solidarieta',
pace e giustizia che a parer loro caratterizzano i socialisti
distinguendoli dalla destra, vi risparmio la descrizione di d'alema come
"colui che, insieme a prodi ha portato l'italia in europa", vi risparmio
anche la conzoncina di inizio congresso che parlava di liberta', e vi
risparmio per finire anche i riferimenti alle gloriose lotte
antifasciste dei socialisti, alla guerra di spagna e a come tutti i
signori sul palco rappresentavano uno spicchio di quelle lotte e quelle
resistenze, tutti partigiani, tutti salvatori della patria, tutti
benefattori del grande popolo dei lavoratori, dei poveri, degli
emarginati, dei disoccupati, degli oppressi della terra, degli ultimi e
cosi' sia amen (ovviamente per poter beneficiare e' necessario il
permesso di soggiorno).


Quello che non vi risparmio e' di raccontarvi cosa e' successo quando
abbiamo tirato fuori gli striscioni, premesso che su una cosa eravavo
tutti daccordo : si sta in silenzio con gli striscioni, non si provoca,
non si risponde alle provocazioni.
In silenzio ci siamo alzati, in silenzio abbiamo steso lo striscione
(che poi era ridicolmente piccolo), e senza neanche accorgercene ci
siamo trovati una ventina di scagnozzi del servizio d'ordine che si sono
precipitati su di noi (su di noi e non verso di noi .. ) .. a quelli
piu' esterni li hanno presi con la forza, scanzati e portati via per
raggiungere gli striscioni (e quelli piu' interni). Ho fatto solo in
tempo a vedere uno della sicurezza mollare due pugni in faccia a un
ragazzo che non voleva essere trascinato via, poi me ne sono trovato
quattro addosso che mi urlavano di uscire. Io gli ho risposto che non
avevano nessun diritto di cacciarmi e che sarei rimasto seduto (e mi
sono aggrappato alla poltroncina). I quattro sono diventati sei e mi
hanno staccato di forza dalla poltroncina mentre uno dei sei mi dava dei
cazzotti alle costole per farmi mollare la presa. Ovviamente ci sono
riusciti e in quel momento uno degli scagnozzi ha detto "mettetelo
dietro le poltroncine, che adesso vede, e nascondete dalle telecamere".
Plof, rumore che ha porvocato il mio cagarmi sotto : i tizi stavano per
gonfiarmi o, come hanno fatto ad uno dei miei amici,per tirarmi un bel
calcio nei coglioni. Fortunatamente un tizio con la macchina fotografica
continuava ascattare foto, cosi' i sei ergumeni si sono accontentati di
portarmi  fino alla prota di servizio, dove, dolcemente spinto fuori,
sono riuscito a saltare i gradini senza sbatterci i denti.


Chi graffiato, chi con la costola addolenzita, chi con la guancia gonfia
o i coglioni dolenti, e questo per aver tirato fuori uno striscione in
un congresso impregnato di liberta, amore per il prossimo, per i deboli,
per le diversita', per i lavoratori e per i disoccupati (sempre solo se
con permesso di soggiorni), un congresso impregnato di pace, qualla
vera, solida, che la senti che e' li' che pesa quel centinaio di chili
che ci vogliono per mettere insieme una bomba da raid aereo .. come
dire, una pace libera, diversa, o come amano dire i socialisti europei,
una pace "plurielle" (leggi, plurale), cosi' plurale che il singolare di
non violenza non basta.
Che belli i servizi d'ordine, che buoni i servizi d'ordine, specialmente
se, in tale congresso, rappresentane loro stessi, intrensecamente, il
socialismo ... quello reale.


Vorrei raccontarvi di come questo in realta' e' tutto un film, gia' un
bel film: 1900 (di bertolucci) .. ma forse farei retorica a dirvi che in
quel film c'e' un potere, e c'e' un braccio del potere per dipingere la
sua facciata di bianco candido, che questo potere si chiama la
borghesia, i proprietari dei latifondi, e che il braccio si chiamano
squadroni fascisti. E farei retorica a dirvi che nel mio di film, il
potere erano i signori, liberi (e belli), socialisti e umanitari,
politici e benefattori, e che il braccio era quel gruppo di microcefali
abbruttiti violenti del servizio d'ordine ...


Ci ho scherzato un po' su ... ma questo e' capitato questa sera fra le
21.30 e le 22 .. adesso sono le 2.22 della notte, e ancora mi tremano le
mani ...


Saluti,
e spero, forse, ad aviano, il 6 giugno, con tanti palloncini (a questo
merito vedere www.peacelink.it)


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Andrea Ridolfi


 Laboratoire des Signaux et Systemes (CNRS-UPS)
 Supelec - Plateau de Moulon
 91192 Gif sur Yvette - CEDEX - FRANCE
 tel: ++33-1-69851739  fax: ++33-1-69413060


 ridolfi@lss.supelec.fr
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