10.000 Firme per Birdale e Ocalan

Accogliamo con molto favore e rilanciamo l'iniziativa intrapresa da Amnesty International col sostegno del settimanale AVVENIMENTI a favore di Akin Birdal e Abdullah Ocalan.
L'intento è quello di raccogliere 10.000 firme in 10 giorni. Preghiamo tutti di attivarsi al massimo. Per chi avesse difficoltà a stampare il testo dell'appello è possibile richiederne copia con il modulo di raccolta firme presso la Segreteria Nazionale di Pax Christi.



APPELLO IN FAVORE DEI DIRITTI UMANI IN TURCHIA
PROMOSSO DALLA SEZIONE ITALIANA DI AMNESTY INTERNATIONAL

Il 3 giugno scorso Akin Birdal, presidente dell'Associazione turca per i
diritti umani (IHD), è stato incarcerato e dovrà scontare più di un anno di
carcere. Egli non ha commesso alcun delitto ed è stato arrestato
esclusivamente per aver espresso pacificamente la sua opinione. L'IHD è
un'organizzazione pacifica e nonviolenta, che più volte ha condannato le
violenze commesse dalle forze governative ma anche gli abusi compiuti da
gruppi armati di opposizione. Eppure i suoi esponenti sono finiti più volte
sotto processo, e più volte hanno subìto attacchi violenti. Lo stesso
Birdal il 12 maggio 1998 è miracolosamente scampato a un attentato.
La vicenda di Akin Birdal si compie in giorni in cui in Turchia la tensione
è già altissima per il processo ad Abdullah Ocalan. Anche il leader del PKK
sta subendo violazioni dei suoi diritti fondamentali. I suoi avvocati sono
stati messi nell'impossibilità di organizzare la difesa, venendo arrestati,
minacciati e picchiati. Lo stesso imputato è stato tenuto a lungo in
isolamento totale, e anche oggi non ha piena libertà di dialogare con i
suoi legali. Ocalan, accusato di crimini nell'ambito del conflitto nel
sud-est della Turchia, ha diritto a un processo equo secondo gli standard
internazionali.
Quanto accade oggi a Birdal e Ocalan costituisce solo la punta
dell'iceberg. Le violazioni dei diritti umani in Turchia sono tante e
gravi, e sono anche la conseguenza di anni di grande disattenzione al
problema da parte delle diplomazie europee.

Pertanto i sottoscritti chiedono al governo italiano di adoperarsi, tramite
contatti diretti con le autorità turche, con l'Unione europea e altri
importanti organismi internazionali, affinché:

Akin Birdal venga immediatamente e incondizionatamente rilasciato;
sia radicalmente modificata la legge antiterrorismo del '91, che consente
l'imprigionamento per motivi di opinione e la detenzione in isolamento;
venga abolita la pena di morte;
vengano garantiti i diritti dell'imputato Abdullah Ocalan, in conformità
agli standard nternazionali;
siano attivate tutte le forme possibili di tutela internazionale
previste anche dalla Costituzione italiana per l'imputato Ocalan e per chi,
come lui, è sottoposto a processi iniqui;
venga sradicata la pratica della tortura, aprendo indagini approfondite e
imparziali su tutti i casi denunciati.
 
Primi firmatari:

Daniele Scaglione, presidente Amnesty International - sez. italiana; Pietro
Ingrao, ex presidente Camera dei deputati; Tom Benettollo, presidente
dell'Arci; Raffaella Bolini, responsabile Esteri dell'Arci; Mons. Raffaele
Nogaro, vescovo di Caserta; Mons. Diego Bona, presidente di Pax Christi; 
D. Tonio Dell'Olio, coordinatore naz.le di Pax Christi; P. Nicola
Giandomenico, coordinatore della Tavola della Pace; Livio Pepino,
presidente Magistratura Democratica; Giovanni Palombarini, ex segretario 
Magistratura Democratica; Luisa Morgantini, portavoce dell'Associazione per
la pace; Angela Bellei, presidente dell'associazione Azad; Dino Frisullo,
segretario di Senzaconfine; Sandro Targetti, presidente comm. Pace Comune
di Firenze.
 
 
ULTERIORI ADESIONI (firma leggibile, qualifica, indirizzo, telefono/fax)
 
Comunicare le adesioni ai seguenti fax: 
Azad  06.44701017 oppure: Avvenimenti 06.57105212

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