Animali: depenalizzazione dell'art. 727

Fonte: Lista ANIMALISTI PeaceLink


In questi ultimi giorni si e' parlato molto 
della presunta depenalizzazione, o indebolimento, dell'art. 727
del Codice Penale (che punisce il maltrattamento di animali) 
richiesta dal Ministro di Grazia e Giustizia Diliberto.

"... Io non ho mai espresso la volontà di depenalizzare ne' di abolire
l'articolo 727 del Codice penale con la scusa che il popolo italiano é
ormai maturo per questo - scrive il Ministro in una lettera 
aperta- la frase oggetto di tutta la
querelle, pronunciata a Palermo il 15  dicembre 1998, era: "La società
italiana è matura per una riforma di grande depenalizzazione". L'esempio
seguente, che riguardava un cittadino perseguitato penalmente per aver
abbandonato un gatto, serviva solamente a dare il giusto peso ai timori -
espressi anche successivamente all'approvazione definitiva da parte del
Parlamento - di un abbassamento della guardia dello Stato nei confronti di
coloro che si erano macchiati di reati pericolosi per la società. Non ho
mai presentato progetti di legge in tal senso né disegni di legge
governativi. Non ho mai parlato di amnistia in occasione del Giubileo del
2000; è un atto tipico del Parlamento e il governo non ne ha discusso. Chi
la vuole si deve assumere la responsabilità politica di proporla. Non ho
mai ritenuto eccessiva la condanna penale per chi maltratta gli animali: ho
invece fatto notare che potrebbe essere più efficace una sanzione
amministrativa in luogo di quella penale e ciò trova fondamento nelle ormai
sempre più frequenti sentenze - che non saranno certamente sfuggite agli
attenti amici degli animali - che tendono ad applicare una pena
"rieducativa" a coloro che commettono reati che non destano particolare
allarme sociale, anche se particolarmente odiosi perché rivolti contro
esseri indifesi ...".

Risponde Gianluca Felicetti, della LAV, ben sintetizzando i dubbi
che rimangono agli animalisti:

Diliberto ritiene che trascinare un asino per chilometri
legandolo al paraurti di un furgone (caso reale, sentenza a disposizione)
"non desta particolare allarme sociale", proseguiremo così a pensarla
purtroppo in maniera diversa; i suoi uffici poi continueranno "a non essere
in possesso di specifici elementi sull'applicazione dell'articolo 727" così
come rispondeva lo scorso anno il suo predecessore Flick ad
un'interrogazione parlamentare?; il ministro intende infine sostenere
l'annunciato imminente decreto legge della Presidenza del Consiglio per
inasprire le sanzioni contro la malavita che gestisce i combattimenti fra
cani?