Pacifisti: Ci saremmo attesi qualche reazione
Fonte: Comitato Carpi contro la guerra
Questo è un simpatico articolo uscito su "VOCE", settimanale carpigiano.
Pacifisti.
Ci saremmo attesi qualche reazione, un segnale anche piccolo da parte dei
pacifisti nostrani di fronte alle continue scoperte di fosse comuni in Kosovo.
E alla prova, consentita dall'ingresso delle forze internazionali, che i
racconti dei profughi non erano il frutto di una propaganda della Nato per
giustificare i bombardamenti.
Eppure, di movimento ne avevano fatto, i pacifisti di Carpi,
Rifondazione in testa: sit-in davanti al Municipio, cartelli esposti
in Consiglio, omunicati stampa e casetta tuttora in piazza.
Volevano apparire equilibrati -un colpo alla Nato e uno a Milosevic- ma si
capiva dove li portava il cuore: " l'occidente a 5 mila metri d'altezza -ha
scritto Massimo Valentini (Rifondazione)-, onnipotente, a giocare un videogame
eccitante come la propria civiltà decadente". Belle parole ma senza
quell'azione, che cosa sarebbe diventato il Kosovo di Slobodan Milosevich?
L'occidente sarà pure in decadenza a guardarsi intorno, però, non si
trova granchè di meglio.
Questi personaggi che scrivono, durante tutte le iniziative che abbiamo
fatto e che continuiamo a fare, anche se loro non se ne erano accorti prima
e non se ne accorgono neppure ora, non sono MAI stati presenti, non sanno
neppure di cosa si parla, hanno solo identificato in maniera strumentale il
COMITATO.
Volevo ricordare quali sono le associazioni e sigle che lavorano nel COMITATO
Opera Nomadi, Associazione Italia-Nicaragua, Arci N.A.Carpi-Novi-Soliera,
Acli, Anpi, Porta Aperta, Comitato Cernobyl, Caritas Diocesana di Carpi,
Legambiente, Centro Studi Pace e Non Violenza, Coordinamento del
volontariato sociale, Associazione 'Venite alla festa', Operazione Mato
Grosso, Verdi, Rifondazione Comunista, Linea Rossa-Centro Documentazione
V.Jara, Circolo Kalinka, Circolo Nickelodeon, UDI, CIF, e tanti cittadini
liberi per la pace e contro la guerra.