PRIMA DELLA GUERRA: DIARIO DAL KOSSOVO


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Pristina, 10 gennaio 1999

Notizie dalla missione in Kossovo, Jugoslavia


I serbi di alcuni villaggi a una ventina di Km da Pristina si sono
armati e hanno chiuso le strade principali che collegano Pristina alle
altre citta' del Kossovo. Questo in seguito all'uccisione di un civile
serbo da parte dell'UCK. I serbi non si sentono protetti dal loro
governo, chiedono piu' garanzie e vogliono che Milosevic venga in
Kossovo personalmente.

Noi siamo rimasti fuori da Pristina una notte, poiche' tornando da
Suva Reka, verso le 17.00, siamo stati fermati da alcuni serbi armati
a Laplje Selo che impedivano il passaggio a chiunque. Ieri mattina
abbiamo passato le barricate solo grazie all'intervento della polizia
che da Pristina ha mandato una macchina per scortarci (grazie a
Campbell). Questi civili avevano intenzione di mantenere il blocco
delle strade almeno per 10 12 giorni, ma oggi sembra che la situazione
stia rientrando nella normalita' (non ne siamo sicuri).

Ieri si sono registrati altri due gravi incidenti che potrebbero far
saltare la situazione: l'uccisione di tre poliziotti a Dulje vicino a
Suva Reka e il rapimento di 8 militari serbi nell'area di Mitrovica,
sempre da parte dell'UCK. Ora la tensione e' alle stelle, Campbell ci
ha implorato di aspettare almeno Lunedi per andare nei villaggi,
perche' adesso sarebbe un suicidio. Lunedi pero' noi saremmo tutti
d'accordo a muoverci da qui, salvo altri gravi incidenti, vedremo.

Ieri parlavo con un poliziotto, e gli ho chiesto come si risolvera' la
situazione... lui ha risposto: Kako MI znamo (Come NOI sappiamo fare).