PRIMA DELLA GUERRA: DIARIO DAL KOSSOVO


<<< Torna al sommario

Recane e Suvareka, 25 febbraio 1999


La situazione della zona di Suva Reka ci e' stata descritta da Carl
come molto tesa. Nella giornata di sabato dal mattino alle 5 fino al
pomeriggio alle 17 la zona di Studencane e' stata teatro di forti
scontri. Non si sa ancora se ci siano delle vittime .

Anche nella zona di Prizren ci sono stati degli scontri. Un uomo
albanese e' stato prima ucciso poi sfigurato. Nella giornata di
domenica gli scontri si sono spostati nella zona di Movliane e Krusica
a circa 3 Km da Recane. Le stime di sabato e domenica contano 5 morti,
3 albanesi e 2 serbi, rinvenuti nella zona di Musutiste, a pochi Km da
Suva Reka.

In questi giorni abbiamo notato gruppi di persone che si dirigevano
verso Suva Reka , sia per la strada che attraverso i boschi, gli
abitanti di recane ci dicevano che erano abitanti della zona di
Movliane che scappavano verso la citta'.

Per tutta l'area di Suva Reka la presenza di militari e della polizia
e' andata sempre piu' aumentando.

Anche attraverso recane in questi giorni c'e' stato un movimento di
forze armate serbe, che si dirigevano verso le zone degli scontri di
Movliane.

Domenica pomeriggio mentre eravamo in casa del nostro vicino di casa,
in una stanza affollata di giovani anziani e bambini un piccolo
convoglio di 4 mezzi militari della polizia di ritorno da Movliane, ad
appena duecento metri dalla nostra casa ha cominciato a scaricare
raffiche di mitra, contro le case distrutte dall'altra parte della
strada.

Non essendoci presenza militare, lo scopo di queste azioni e' per
creare panico ed intimidire la gente del villaggio. L'azione
intimidatoria e' continuata nel pomeriggio con una presenza di due
carri armati ed alcuni poliziotti con fucili spianati nel centro del
paese.

La gente del villaggio al nostro ritorno, ci ha accolti in maniera
stupenda, ribadendo l'importanza per loro del fatto che noi fossimo
li', proprio in questo momento di altissima tensione, a dispetto di
quasi tutte le altre organizzazioni internazionali che hanno seguito
il consiglio di allontanarsi dal paese.

Divisi in gruppi abbiamo visitato non solo la parte albanese ma bensi'
numerose volte anche la perte serba. Anche questi ultimi hanno
manifestato approvazione verso la nostra scelta di tornare nel
villaggio, determinato anche per loro da questa forte paura.

E' stata nuovamente triste e difficile riprendere i bagagli e
ripartire verso Pristina nell'attesa di un ennesimo ultimatum. La
gente che abbiamo incontrato ha ribadito la richiesta esplicita, forte
e convinta di restare li con loro, condividendo questi momenti di
attesa e paura e se fosse stato necessario scappare insieme in caso di
pericolo.

Nell' attesa delle ore 15 di questo pomeriggio, il kossovo e'
nuovamente coperto di neve.....