Poesia in tempo di guerra
NOTTE DI MAGGIO (notte di veglia)
Notte di maggio
una notte di veglia
sotto questo cielo umido
delle nostre citta'
Notte di veglia a Belgrado
illuminata dai fuochi di morte
Notte di veglia a Pristina
tra le macerie di una citta' fantasma
Notte di veglia a Kukes
tra i ricordi dei massacri
la disperazione della fuga
l'angoscia per un futuro perduto
Lunghe file di bersagli sui ponti di Nis
Fiamme alte e fumo denso
sulle fabbriche di Pancevo
Ombre di morte nei rifugi antiaerei
dove, immobili, si attende
il ritorno del giorno
Odore di urina e di sangue sotto le tende
attraversate da un incubo senza fine
Onde alte, tra rassegnazione e speranza,
nel mare inquieto solcato dai gommoni
Notte di maggio sotto questo cielo
e noi qui, in silenzio, testimoni attoniti
di una guerra fuorilegge
Cosi' vicini, cosi' lontani
ai nostri fratelli albanesi
ai nostri fratelli serbi
Notte di veglia ad Aviano
dove si attende il ritorno delle
intelligenti macchine volanti
Notte di veglia nei cacciabombardieri
dove si attende l'esplosione del nemico
Notte di veglia negli ospedali di Belgrado
dove non basta pregare
perche' la bomba non sbagli bersaglio
Notte di veglia
nei palazzi illuminati del potere
nelle stanze della diplomazia stanca
nelle fabbriche dei mercanti di armi
negli accampamenti dell'UCK
nelle caserme dei miliziani serbi
negli anfratti del popolo dei boschi
Sotto questo cielo siamo in tanti,
come sentinelle perdute nella notte
aspettiamo la fine del buio
Notte di maggio
una notte di veglia
sotto questo cielo umido
delle nostre citta'.
(Mauro Marinari, 21 maggio 1999)