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Mi hai chiesto come puoi aiutarmi



16 aprile (00:45) 

Mi hai chiesto come puoi aiutarmi. Uno dei modi è tradurre questo testo
in Italiano. (Io leggo l' italiano ma non saprei tradurre questo testo con
precisione). Se ti pare "ragionevole" (tutto ciò che ho scritto sono
fatti, hai la mia parola), traducilo e diffondilo o, meglio ancora, prova a
farlo pubblicare da qualche parte. Quanto alla nostra situazione, siamo tutti
in pericolo mortale, ogni giorno, ogni ora. I bombardamenti stanno
diventando così casuali che non c'è un criterio e colpiscono proprio tutto,
obiettivi sia civili, sia militari. Grazie mille !!
Sono due le questioni fondamentali che emergono dall' aggressione NATO nei
confronti della Serbia/ Yugoslavia. La prima coinvolge la sua
"legalità", e la seconda le affermazioni relative al genocidio perpetrato ai danni
della popolazione albanese nella provincia serba del Kosovo. Cercherò di
chiarire entrambi i punti. 

1. L' attacco della NATO si svolge in violazione dell' articolo 2 della
Carta delle Nazioni Unite, che proibisce l' uso della forza contro uno stato
sovrano, qualora questo non abbia aggredito altri stati. La Serbia non ha
attaccato alcuno degli stati confinanti, al di là dei propri legittimi
confini. Inoltre, il Consiglio di Sicurezza non ha mai sanzionato l' uso della
forza qui. Se la questione gli fosse stata sottomessa, è evidente che
Russia e Cina avrebbero opposto il proprio veto, e la NATO, che ne era ben
consapevole, l' ha scavalcato. Gli sforzi impiegati dalla NATO per
giustificare questo intervento sulla base di risoluzioni precedenti, quali il
capitolo 7 della Carta delle Nazioni Unite, costituiscono un atto di manipolazione
e, quel che è peggio, di convenienza. 

1. L' attacco della NATO si svolge in violazione del suo stesso Statuto,
nel quale si proclama un' organizzazione difensiva, obbligata all' uso della
forza soltanto qualora uno dei propri membri sia attaccato. Nessun membro
della NATO è stato attaccato. 

1. I cosiddetti "accordi" di Rambouillet (non ratificati dalla Serbia)
erano in violazione degli articoli 51 e 52 della Convenzione di Vienna del
1980, la quale vieta l' uso della coercizione e della forza finalizzate a
costringere qualsiasi stato a ratificare un trattato, ovvero un accordo. Alla
Serbia è stato chiesto di ratificare questo accordo sotto la minaccia
delle bombe e dei missili della NATO. 

1. Questo attacco si svolge in violazione degli Atti finali degli accordi
gi Helsinki del 1975, i quali sanciscono il rispetto dei confini
territoriali degli stati europei. Il suddetto piano di "pace" offriva le seguenti
alternative: 

a. la secessione del Kosovo per mezzo di bombardamenti NATO, con effetto
immediato; 
a. la secessione del Kosovo per mezzo di un intervento di terra NATO, tra
tre anni. 

Messi di fronte a questo aut-aut, i Serbi, evidentemente, hanno scelto il
punto b.   

1. Se la continuazione ed intensificazione dei bombardamenti costituiscono
il riconoscimento dell' indipendenza del Kosovo, si potrà allora
denunciare la violazione del diritto internazionale, il quale vieta il
riconoscimento di province che unilateralmente si dichiarino indipendenti, senza
sentire le autorità federali. 

Le critiche più frequenti opposte a questi cinque punti, e in generale a
tutti gli argomenti avanzati in merito alla violazione del diritto
internazionale, affermano che l' attacco NATO contro la Serbia si giustifica in
base alla Convenzione sui Genocidi, risalente al 1948, nonché ad altri
principi umanitari più generici. Questo genere di confutazione può essere
smentito specificando i punti seguenti: 

1. La NATO non può invocare unilateralmente l' applicabilità della
Convenzione sui Genocidi, né autorizzare attacchi di questo tipo. Soltanto
il Consiglio di Sicurezza ne ha facoltà, ed è stato scavalcato
deliberatamente dalla NATO, in quanto era noto che Russia e Cina avrebbero opposto
il proprio veto in merito ad un siffatto attacco.   

1. Al momento dell' avvio dell' aggressione NATO, non avveniva alcun
genocidio in Kosovo. Le prime denunce riguardanti un' aggressione serba,
nonché un genocidio in atto all' interno della provincia, sono state avanzate al
Congresso degli Stati Uniti nell' aprile 1998, quando si contavano 80
morti e meno di 100.000 profughi, sempre entro i confini nazionali. Al momento
dell' attacco, si contavano 2000 morti, sia serbi sia albanesi, e 250.000
rifugiati albanesi. ê stata la minaccia  dell' attacco NATO ed i
conseguenti bombardamenti, che hanno seminato il terrore, e che sono assimilabili al
bombardamento di Tokyo e Yokohama durante la Seconda Guerra Mondiale, a
scatenare la rappresaglia dei militari serbi, nonché la catastrofe
umanitaria in Kosovo.  
1. Non si è avuto alcun intervento umanitario da parte degli Stati Uniti
e dell' Occidente in generale, quando le autorità nigeriane hanno
represso il movimento separatista del Biafra tra il 1967 e il 1970, causando la
morte di un milione di Ibo; né quando l' esercito pakistano ha massacrato
un milione di persone e scacciato diecimila bengalesi durante la secessione
del Bangladesh, nel 1971; né quando il regime di Pol Pot ha ucciso un
milione di cambogiani. Questo per menzionare soltanto alcuni casi. 
Esempi più recenti trovano riscontro in Colombia, Turchia e nell' Isola di Timor. 

1. La pulizia etnica e il genocidio non sono concetti equivalenti. Se lo
fossero, gli Alleati sarebbero colpevoli dell' espulsione di circa 12
milioni di tedeschi dalla Polonia, Cecoslovacchia ecc. alla fine della Seconda
Guerra Mondiale. Inoltre, senz' altro, gli Ebrei europei avrebbero commesso
un genocidio, nel 1948, quando hanno espulso all' incirca un milione di
Palestinesi per ritagliarsi lo stato di Israele.  

1. Allo stato attuale, abbiamo una grande Croazia, risultato di una
pulizia etnica. Circa 900.000 profughi serbi sono stati sottoposti a pulizia
etnica da parte della Croazia e della Bosnia- 300.000 nella Repubblica Srpska,
e 600.000 in Serbia. Si tratta del gruppo etnico più consistente dell' ex
Yugoslavia. La Croazia ha dunque condotto la pulizia etnica più estesa
in assoluto nel corso della guerra, e lo ha fatto con il sostegno militare
americano. 

1. L' Istituto Internazionale per la Ricerca sulla Pace, con sede a
Stoccolma, ha stabilito che i morti nella guerra civile bosniaca ammontano a
35-50.000 unità, da entrambe le parti, e non già a 250.000. Il dipartimento
investigativo del Tribunale dell' Aia ha sentito 223 donne vittime di
stupro, e  raccolto altre 755 dichiarazioni giurate. Pertanto, le asserzioni
che farebbero lievitare la cifra a 20 o 60.000 stupri sono puramente
congetturali.  La stessa cosa sta avvenendo, in questo momento, in Kosovo:
congetture su congetture, senza il suffragio delle prove. 

1. La Russia, la Cina e l' India, che rappresentano più della metà
della razza umana, sembrano aver compreso il problema della crisi in Kosovo.
Tuttavia, la NATO, l' unica alleanza rimasta in questa galassia, ha
aggredito la Serbia, e questo per salvarsi la faccia ad un prezzo esorbitante per i
serbi. Se la NATO è al di sopra del diritto internazionale, allora lo
stesso si può dire di ogni altro stato od organizzazione. La NATO ha dunque
stabilito un terribile precedente.