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Djordje sarà presto in Italia

In queste settimane abbiamo intrattenuto con il prof. Djordje Vidanovic un rapporto via email e telefono che si e' fatto giorno dopo giorno piu' stretto. Noi in Italia abbiamo appreso da lui quanto questa guarra fosse tutto fuorche' "chirurgica" o "celeste". Abbiamo patito con lui la paura e la disperazione dei bombardamenti, delle bombe a grappolo, della mancanza di elettricita' e di acqua.
Le distruzioni nella sua citta' (Nis) rimangono, non vengono cancellate con un colpo di spugna come i proclami autoreferenziali.
Per questo ci adopereremo in fututo, anche con l'aiuto di Djordje, per aiutare la popolazione civile della citta' Nis che in questi giorni sta allestendo campi profughi per accolgliere i serbi che stanno scappando dal Kossovo. (come vedete, l'esodo continua anche se cambia l'etnia)
Djordje viene in Italia: e' ufficiale e possiamo ora scriverlo in queste pagine.
Viene in Italia invitato ufficialmente dalla Associazione PeaceLink (che si e' adopertata presso tutte le sedi istituzionali al fine di ottenere i visti necessari) per tenere un giro di incontri e conferenze, di cui vi informeremo nei prossimi giorni su queste pagine.
Per ora, felici di pubblicare questo suo messaggio, ci limitiamo a fornirvi i contatti, per chi volesse organizzare incontri pubblici con Djordje Vidanovic, compatibilmente con il periodo in cui lui rimarra' nel nostro paese (da fine giugno a settembre).
Scrivete a: Enrico Marcandalli oppure a Sabrina Fusari


Mercoledì 9 giugno 1999

ore 17:29

Carissimi amici (Sabrina, Claudia, Bruno e Fabrizio), 

finalmente ho ottenuto il permesso dal Comando Militare di Belgrado e posso
partire quando voglio! Grande notizia. Non ho potuto esultare nel momento
stesso in cui mi ha chiamato il Rettore, però, appena ho visto il permesso,
e ho letto il testo, per poco non ho gridato di gioia per quanto fiato
avevo. Mi sono trattenuto. Ho aspettato di essere a casa!! He, he. 

Visto che adesso non dobbiamo più preoccuparci della "scaramanzia" [in
italiano nel testo, N.d.T.], Snezana ed io pianificheremo tutti i dettagli,
in modo da avere tutto sotto controllo e lasciare mia mamma e mia zia in
buone mani. Ho anche alcuni obblighi accademici, tra cui un paio di esami.
Poi, lunedì 14 giugno, pensiamo di andare a Belgrado, prendere i visti e
partire per l'Ungheria martedì 15 giugno. Nel frattempo mi informerò sul
visto di transito per la Slovenia (se ne avrò bisogno, ecc.). Nessun grido
di gioia basterebbe per dirti quanto siamo felici!!! E quando ci
incontreremo, ti diremo com'è VERAMENTE la situazione qui, e ci sarà molto
da raccontare. Molto da raccontare, perché i TG ed i giornali non sono
sufficienti per riferire tutto quanto sta succedendo.

Carissimi amici, non ci sono parole di gratitudine per esprimere il nostro
affetto, rispetto ed immensa felicità per avervi come amici!! Questi oltre
70 terribili giorni non sarebbero stati sopportabili senza di voi... e non
è un'esagerazione. 

Ti scrivo dopo. Non ti ho scritto per un po' perché il quartiere dove ha
sede il mio provider era senza elettricità. 

Con affetto, e un grandissimo ringraziamento!!!

Djordje