Da: Silvia Nejrotti Data: mercoledi` 14 aprile 1999 0.14 a voi un messaggio arrivatomi dall'ics "chiedo di inviare al piu` vasto indirizzario possibile la seguente importante comunicazione riguardante la protezione da garantire ai cittadini serbi che stanno giungendo in questi giorni in Italia perche` in fuga da pericoli belici, ovvero perche` disertori o renitenti alla leva. Il fenomeno e` rilevante a Trieste, per ragioni bene evidente; esso tuttavia inizia a divenire significativo anche in altre aree. --------------------------------------------------------- L'Ufficio Rifugiati del Consorzio Italiano di Solidarieta` informa tutti gli operatori del diritto d'asilo che il Ministero dell'Interno ha diramato a tutte le Questure e le Prefetture una circolare nella quale si danno alcune indicazioni riguardanti la questione della presenza in Italia di cittadini provenienti dalla Repubblica Federale di Jugoslavia; non disponiamo per il momento del testo della circolare (dovrebbe essere la numero 300) per cui le notizie sottoriportate potranno essere imprecise e soggette a parziale rettifica. Le disposizioni riguardano tre punti: a) i cittadini della Repubblica Federale di Jugoslavia gia` presenti in Italia con permessi di soggiorno trimestrali (turismo) o con altri permessi di breve durata potranno chiedere ed ottenere il rinnovo di detto permesso in deroga alle vigenti disposizioni. b) si ricorda che i cittadini della Repubblica Federale di Jugoslavia che giungono in Italia chiedendo protezione per diversi motivi (pericolo bellico, diserzione e renitenza alla leva) possono accedere alla procedura individuale di asilo secondo le vigenti disposizioni (Convenzione di Ginevra), senza alcuna distinzione di carattere etnico. c) si raccomanda alle questure di non inviare presso i centri di temporanea permanenza ed assistenza di cui all'art. 12 L.40/98 (ovvero i centri per espellendi) i cittadini della Repubblica Federale di Jugoslavia irregolarmente presenti in Italia, a meno che non si tratti di situazioni di rilevante pericolosita` sociale. ------------------ Come si puo` ben vedere le disposizioni di cui sopra eludono il problema, da piu` tempo sollecitato, dell'adozione di misure di protezione temporanea, in particolare per cio` che riguarda i disertori e i renitenti alla leva e mirano a mio avviso sostanzialmente a "prendere tempo". per l'Ufficio Rifugiati ICS Gianfranco Schiavone *************************************************** riceviamo e rilanciamo: > PROGETTI GIA' OPERATIVI DI ACCOGLIENZA PER > DISERTORI-RENITENTI ALLA LEVA DALLA RFJ > A seguito di una campgana di accoglienza promossa > dall'ICS e raccolta dal coordinamento degli Enti > di Servizio Civile della Regione Emilia Romagna, in > collaborazione con l'Assessorato alle tematiche > sociali della Regione, sei comuni dell'Emilia > Romagna hanno dato all'ICS la propria disponibilità > a > realizzare progetti di accoglienza rivolti a > giovani della Repubblica Federale di Jugoslavia > che siano renitenti alla leva, disertori od > obiettori > di coscienza. > Tale progetto prende il via dalla constatazione > della > necessità di attivare una attenzione specifica > alla delicatissima situazione dei > disertori/renitenti. Questi ultimi infatti qaundo > giungono nel nostro paese non trovano un'adeguata > accoglienza dal momento che i (pochi) centri > collettivi di accoglienza sono rivolti > essenzialmente > ai profughi provenienti dal Kosovo, di etnia > albanese. > Oltre a ciò i disertori-renitenti, > proveniendo da un paese "nemico", hanno un > particolare timore a rendere palese la propria > situazione in Italia poichè temeno di non potere > beneficiare delle misure di accoglienza e > protezione > (istanza di asilo ai sensi della Convenzione di > Ginevra, nonchè asilo umanitario). > Questo insieme di motivi fa si che quasi sempre i > disertori-renitenti rimangono nascosti in Italia, > assumendo le più svariate vesti (clandestini, > "turisti",persone in visita famigliare etc.). > I disertori-renitenti hanno invece pieno diritto, in > > base alle normative vigenti di chiedere e di godere > di > asilo in Italia. Il nodo cruciale di reperire per > loro specifiche strutture di accoglienza tuttavia > rimane. > Il progetto qui brevemente illustrato, maturato in > Emila Romagna ha quindi un alto valore. Al momento > sono > già stati reperiti e sono IMMEDIATAMENTE > disponibili > 12 posti di accoglienza. la serietà dei progetti > stessi è garantita dall'ICS, dai Comuni aderenti e > dalle locali reti di comitati di accoglienza. > Chiunque fosse in contatto con situazioni di > disertori-renitenti alla leva dalla RFJ che > abbisognano di accoglienza sono pregati di mettersi > in contatto > con l'Ufficio Rifugiati dell'ICS di Trieste > (tel:040-52.248 - 040-51.572, e-mail: icsts@tin.it) > > per l'Ufficio Accoglienza Gianfranco Schiavone === COMITATO CONTRO LA GUERRA DEI LAVORATORI DEL COMUNE DI TORINO