PER LA PACE IN KOSOVO - TAVOLA DELLA PACE

 


Fonte: Tavola della Pace

Appello per la pace in Kosovo 

promosso dalla Tavola della Pace 
e dal Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace

La guerra che, dal 1991, sta infiammando l'ex Jugoslavia e l'intera regione
dei Balcani e' dunque entrata in una nuova drammatica fase, coinvolgendo
direttamente anche il nostro paese come mai era successo in passato. Nessuno
sa quanto durera', quali saranno i suoi esiti e le sue conseguenze.

La perversa logica dell'ultimatum ha avuto il sopravvento su tutti
trascinandoci in una spirale cieca e incontrollabile che si poteva e doveva
evitare. Difendere i diritti umani, ovunque siano violati, e' dovere
fondamentale della comunita' internazionale, dei singoli stati e di tutti.
Dal 1989, la gente del Kosovo ha chiesto aiuto all'Europa e al mondo per
ottenere, in modo pacifico e nonviolento, il rispetto dei propri diritti.
Tutti lo sapevano ma nessuno ha dato loro ascolto. Perche' si e' atteso lo
scoppio della rivolta armata contro Milosevic per cominciare ad interessarsi
dei loro problemi? E l'Onu, perche' non e' intervenuta? Perche' non si e'
inviata una forza di polizia internazionale?

La guerra della Nato contro Milosevic e' illegale perche' va contro i
principi della Carta dell'Onu ed e' priva dell'autorizzazione del Consiglio
di Sicurezza ai sensi dell'art 53. Essa ha costretto anche le organizzazioni
umanitarie ad abbandonare le popolazioni del Kosovo che oggi sono state
lasciate sole - loro si' a terra - senza alcun aiuto e protezione. I
bombardamenti stanno aggravando le loro sofferenze e aumentando a dismisura
il numero dei profughi.

In queste ore, segnate da una profonda solidarieta' con le popolazioni
colpite da questa tragedia e da un'altrettanto profonda amarezza per le
gravi responsabilita' dell'Europa e dell'Onu, lanciamo un nuovo appello all=
a pace e alla difesa dei diritti umani.

Chiediamo ai governi della Nato di mettere fine ai bombardamenti e di ridare
la parola alle Nazioni Unite, al negoziato e all'intervento umanitario.
Nessuno si puo' sottrarre a questa prospettiva, a cominciare dal
Presidente Jugoslavo, Milosevic.

Chiediamo il rispetto e l'applicazione integrale della Carta delle Nazioni
Unite, del Diritto internazionale dei diritti umani e della Costituzione che
impegna il nostro paese e tutte le sue istituzioni ad operare per la pace e
la giustizia nel mondo. Al governo italiano chiediamo inoltre di convocare
urgentemente un "Tavolo di coordinamento per il Kosovo" per valutare insieme
alle organizzazioni della societa' civile, alle regioni e agli enti locali
le iniziative da assumere.

La logica della guerra non puo' risolvere alcuna controversia
internazionale. Anzi, come dimostra anche la storia piu' recente, finisce
con aggravarle. L'Italia la ripudia e, oggi, ha non solo il dovere ma
l'interesse ad evitare la sua prosecuzione. L'Onu e' stata fondata per
prevenirla ma appare chiaro che se non si giungera' presto ad una vera
riforma democratica che abolisca il potere di veto e crei una forza di
polizia internazionale e' destinata a consumarsi nell'ipocrisia.

La pace non e' il contrario della guerra, ma il frutto possibile di un
impegno incessante per la giustizia e i diritti umani. Nel Kosovo, come
nell'intera regione dei Balcani, puo' essere raggiunta solo rompendo la
spirale che da otto anni sta mettendo tutti contro tutti. Non ci riusciranno
le bombe ma coloro che aiuteranno quei popoli a ricostruire il proprio
futuro in Europa. Per questo, chiediamo all'Unione Europea e al Presidente
designato della Commissione Europea, Romano Prodi, l'immediata convocazione
di una Conferenza internazionale sui Balcani che affronti le numerose crisi
aperte e definisca un progetto di integrazione e sicurezza comune.

Perugia, 25 marzo 1999

Tavola della Pace
Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace
p. Nicola Giandomenico, Sacro Convento di Assisi
Mariano Borgognoni, Presidente Coordinamento Nazionale degli Enti Locali
per la pace
Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della pace
Antonio Papisca, Direttore Master Europeo Diritti Umani e Democratizzazione
Tom Benetollo, Segretario nazionale Arci
Giulio Marcon, Presidente ICS
Tonio Dell'Olio, Segretario nazionale di Pax Christi
Rosario Lembo, Presidente nazionale CIPSI
Marco Mascia, Coordinatore Centro Diritti Umani -Universita' di Padova
Massimo Paolicelli, Portavoce Associazione Nazionale Obiettori nonviolenti
Graziano Zoni, Presidente nazionale Emmaus Italia
Gabriele De Veris, Responsabile settore pace e solidarieta' Agesci.

Le adesioni vanno inviate a:

Tavola della Pace
Via della Viola, 1 - 06122 Perugia
Tel. 075/5736890  fax. 075/5721234
E.mail: mpace@krenet.it
http:// www.krenet.it/a/mpace

(i) Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace
Via della Viola, 1 - 06122 Perugia
tel. 075/5722479 fax. 075/5721234