La guerra alla magistratura Antonino Caponnetto, Rita Borsellino - Coordinamento associazione Libera Seguono le firme di 418 studenti ed insegnanti dell'istituto magistrale Albergoni di Crema Mentre a Crema gli studenti dell'istituto magistrale "Albergoni" realizzavano il loro sogno, quello d'intitolare la piazza di fronte alla loro scuola a Falcone e Borsellino, altrove riprendeva la guerra a chi per sette anni ha lavorato per una Palermo diversa, per una Sicilia diversa, contro la mafia, per la giustizia e la verità, continuando il lavoro di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Ma noi vogliamo battere un colpo... vogliamo alzare la testa e dire basta alle polemiche, per esprimere il nostro grazie a chi si è impegnato in prima persona fino al sacrificio, a chi ha saputo vedere le tante cose che non vanno nel nostro Paese, invece di chiudersi nel proprio egoismo e nella propria indifferenza. Noi crediamo in una giustizia che sia impegno per la difesa della vita e della dignità del più povero, e non soddisfacimento dei propri interessi. Crediamo nella necessità che gli uomini, oggi impegnati ad indagare o a giudicare, possano lavorare con la libertà che la nostra Costituzione gli garantisce, senza strumentalizzazioni. Perché la strumentalizzazione non è certo un modo per aiutare la giustizia. È l'indipendenza della Magistratura, che ha portato i giudici di Palermo ad emettere la sentenza di assoluzione e questo noi vogliamo: il rispetto del lavoro di chi opera per applicare la legge, senza altri limiti se non la legge stessa. Non vogliamo tornare al clima di silenzio e di omertà che ha portato nel 1992 la mafia a pensare di essere tanto forte da provocare le stragi di Capaci e via D'Amelio. Non possiamo dimenticare il lavoro di un uomo come Gian Carlo Caselli, del pool di Palermo, così come non possiamo scordare l'impegno dei magistrati milanesi e di tutti coloro che servono la giustizia. Né possiamo tollerare che uomini (e donne) politici e zelanti giornalisti giungano persino a lanciare pesanti ed ingiuste accuse ad autorevoli rappresentanti delle istituzioni, da sempre fedeli servitori del Paese. Tu che credi, nella giustizia, tu che hai lottato per far crescere questo Paese, batti un colpo, renditi visibile, fatti testimone del messaggio che hanno lasciato Falcone e Borsellino. Se vuoi "battere un colpo", manda un fax d'adesione al numero 06-5840662 o un e-mail all'indirizzo