Educazione alla pace "Potenti della Terra: ascoltateci!" I bambini esprimono i loro desideri per un futuro di fratellanza. Il ruolo della scuola per "dare voce" ai più piccoli della società. Può un bambino di dieci anni rivolgersi ai potenti della Terra? E perché? La risposta è semplice: i bambini sono molto più convincenti degli adulti. La loro logica, schiettezza e sincerità è disarmante e non lascia scampo. Non dà spazio per risposte complicate e contorte ispirate da ragioni politiche ed economiche di difficile comprensione (e di dubbia validità). Con alcuni miei bambini di due quarte classi di una scuola elementare ho voluto che fosse loro data la possibilità di lanciare un appello, affinché le persone che hanno spazio nella società ascoltino la voce di chi - pur non contando nulla oggi nelle decisioni cruciali - eppure costituirà l'uomo o la donna della prossima futura società. Dare ai bambini questa consapevolezza e mettere loro a disposizione gli strumenti informativi di cui si dispone è dare ad esseri umani dotati dei loro diritti la possibilità di far sentire la propria voce e di far circolare la propria opinione. Forse sarò un'insegnante utopista ed illusa, che crede ancora che il "fare scuola" consista in un impegno anche civile e morale, che cerca di tener duro di fronte ai suoi ostacoli burocratici. Vorrei citare Douglas Mallok, il cui pensiero viene ripreso da un grande profeta contemporaneo di pace, Martin Luther King: "Se non potete essere un pino sul monte, siate una piccola pianta nella valle. Siate un cespuglio se non potete essere un albero. Se non potete essere una via maestra, siate un sentiero. Non con la mole vincete o fallite. Siate il meglio di qualunque cosa voi siate". Questo bellissimo testo incoraggia e sprona a continuare a lavorare con i bambini per ciò in cui vale la pena credere. I bambini possono insegnare molte cose a noi adulti: anche l'umiltà degli animi semplici. Nel Vangelo di Matteo (18,2-5) si legge: "Gesù chiamò un bambino, lo mise in mezzo a loro e disse: "Vi assicuro che se non cambiate e non diventate come bambini, non entrerete nel regno di Dio. Chi si fa piccolo come questo bambino, quello è il più grande nel regno di Dio. E chi, per amor mio, accoglie un bambino come questo, accoglie me". Siano le parole dei bambini un monito ai "potenti della Terra". MESSAGGI AI POTENTI DELLA TERRA "Noi bambini di Taranto vi chiediamo di ascoltarci perché è una cosa molto importante: "Di non vantarsi molto perché i bambini poveri sono senza soldi, io ai potenti della Terra non sto chiedendo di dare un po' di oro ma di offrire un po' di soldi ai poveri e a tutti quelli che sono senza soldi. Io vi sto dicendo così perché i bambini poveri possono andare a scuola e possono possono imparare qualcosa migliore. Voi, andate nel passato e cercate di ricordare come eravate prima, e se eravate buoni fatelo anche ora, non fa niente che siete grandi. Fate circolare la pace." Angelo "Noi bambini di Taranto chiediamo gentilmente a tutti i potenti della Terra di ascoltarci: cercate di ritornare un po' come noi, perché non badiamo alla pelle di colore diversa, ma badiamo alla BONTA' e all'AMICIZIA. Siamo tutti fratelli, è vero che noi bambini siamo il "Futuro del mondo" e tutti noi vogliamo un mondo MIGLIORE!". Claudia "Noi bambini di Taranto chiediamo ai potenti della Terra gentilmente, di avere bontà nel cuore e di non essere egoisti. Ci sono bambini che non possono nemmeno andare a scuola, ma loro vorrebbero andarci. Quindi diamo una possibilità ai bambini bisognosi. Secondo me noi dovremmo distribuire l'amicizia, così possiamo migliorare il mondo." Walter "Noi bambini di Taranto chiediamo gentilmente a tutti i potenti della Terra e le persone ricche di ascoltarci. Noi chiediamo la pace nel vostro cuore, e di aiutare i bimbi poveri. Se avete troppi soldi e volete sbarazzarvi degli altri non fatelo. Se andate indietro nel passato vi auguriamo di pensare a quando eravate piccoli, della nostra età. Spero che sono stata convincente. VIVA LA PACE!" Daniela "Noi bambini di Taranto chiediamo ai potenti della Terra, gentilmente, di ascoltarci per una cosa molto importante. Come noi sappiamo, in tutto il mondo ci sono bambini poveri, o di colore, che stanno passando una brutta infanzia, ma non deve essere così! Tutti i bambini hanno diritto ad una infanzia bella, e vi chiediamo di rinunciare a qualcosa di vostro per darlo agli altri. Chiediamo di tornare un po' bambini tutti, e di essere generosi con tutti, perché il futuro siamo noi!! GRAZIE!!" Carmela "Noi bambini di Taranto chiediamo gentilmente a tutti i potenti della Terra di ascoltarci. Se al mondo ci fosse un po' più rispetto e soprattutto comprensione, il mondo cambierebbe. Anche noi bambini dobbiamo cercare di andare con tutti, i ricchi, i poveri o di colore perché anche loro sono esseri umani. Se il mondo cambierà questo dipende solo da noi perché noi siamo il futuro." Mina "Noi bambini di Taranto diciamo gentilmente a tutti i potenti della Terra: carissimi signori vi chiediamo con rispetto di migliorare il mondo, di capire che tutti, i grandi e i piccoli siamo un'unica famiglia. A volte, per favore, vi chiediamo di ritornare un po' bambini, un po' più generosi, pieni di dolcezza e bontà, come se vi foste mangiati una gustosa marmellata di bontà. Noi bambini siamo il futuro, perché se noi abbiamo un buon esempio e lo trasmettiamo agli altri, magari un domani avremo un mondo migliore. Noi, tutte le persone del mondo, siamo come un grande girotondo di persone gialle, nere, rosse, bianche che ruotiamo intorno al mondo. A volte le persone più mandate via, più detestate sono anche le più simpatiche. Grazie di avermi ascoltato." Flavia "Noi bambini di Taranto, sapendo di essere il futuro del mondo, chiediamo gentilmente ai ricchi del mondo di essere molto gentili, di avere gioia nel cuore e di aiutare il prossimo. Auguri e fate circolare la pace nel mondo!" Valentina "Noi bambini di Taranto chiediamo gentilmente a tutti i potenti della Terra di ascoltarci. Cercate di essere più buoni e date un po' di soldi ai poveri. Anche noi amiamo, anche gli adulti devono diventare bimbi e amarci sempre. Tra popoli è difficile a volte far pace. Per migliorare le cose ci vuole solo buona volontà. Imparando a rispettare gli altri e a capire gli altri. Grazie di averci ascoltato." Roberta Si può fare di più? Gaudium et spes "Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d'oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo." (Gaudium ed Spes 1) Basterebbe poco Basterebbe un piccolo gesto di generosità da parte di ognuno per evitare malattie gravi e persino la morte di tanti bambini dei paesi più poveri. Con sole 1.500 lire si può acquistare: - una dose di vitamina A sufficiente per proteggere per un anno 30 bambini dalla cecità causata da carenze alimentari; - oppure quaderni per 10 bambini; - oppure uno stetoscopio per controllare i battiti del cuore prima della nascita. 4.000 lire sono sufficienti per dotare il centro sanitario di base di un villaggio di un'attrezzatura per il pronto intervento e del relativo manuale medico d'istruzione. Con 56.000 lire si può acquistare una valigetta con l'occorrente per analizzare, in una zona rurale, la salubrità dell'acqua. Fonte: F.Feliziani Kannkeiser, Walter Ruspi, "Colori - corso di religione cattolica per il secondo ciclo della scuola elementare", ed.Marietti Scuola - Le Stelle, 1995 Per aiutare i bambini africani: Koinonia e padre Kizito I bambini di strada di Nairobi hanno un punto di riferimento in padre Renato Kizito e nella comunità di Koinonia, il cui indirizzo è:
I meninos de rua, gli squadroni della morte e gli angeli della vita
Nell'antichità, il bambino che non veniva riconosciuto dal capo famiglia era destinato a morire perché nessuno si curava di lui. Anche oggi ci sono bambini che non hanno un nome, che vivono sulla strada, perché non appartengono a nessuno. Sono abbandonati da madri troppo povere, fuggono da padri troppo violenti. Per vivere sono costretti a rubare, a diventare delinquenti da cui la società si difende spesso con terribili strumenti come gli "squadroni della morte", che in alcuni Paesi dell'America Latina vanno alla caccia di questi ragazzi per ucciderli.
Sono otto milioni i bambini che vivono per le strade del Brasile. Li chiamano i "meninos de rua": nei quartieri più duri e violenti di San Paolo o di Bahia assaltano i taxi pieni di turisti, aspettano i commercianti fuori dai "bancomat" e le massaie all'uscita dei supermercati. Schiavi dei trafficanti di droga, abbandonati da tutti, i bambini di strada del Brasile vengono così braccati da speciali "squadroni della morte", spesso organizzati dalla polizia locale. I vigilantes li strangolano o li freddano a colpi di pistola. Queste vite disperate non hanno futuro: sarà forse un colpo di pistola, sarà l'aids, sarà una banale malattia, ma difficilmente riusciranno a crescere e a diventare uomini. Almeno due "meninos" al giorno vengono uccisi dai vigilantes in Brasile.
Ma non c'è solo la violenza, ci sono anche gli angeli della vita, c'è la solidarietà. E' il caso di padre Julio Lancellotti che dedica la sua vita ai bambini di strada a San Paolo. Il suo indirizzo è:
padre Julio Lancellotti
Centro de difesa dos diriectos da crianca e adolescente
Rua Eloi Cerqueira 46 Belem
CEP 03062
San Paolo - Brasile
tel.0055-11-6926798
fax 005-11-2640882
In Italia il referente per l'attività di padre Julio Lancellotti è il:
Progetto APJ - meninos de rua
via Callegari 4
25121 Brescia
tel.030/292119-2751940
fax 030/2400992
Si possono anche adozioni a distanza bambini di strada affetti da aids e ricoverati a "Casa vida", la comunità di padre Julio (per informazioni: telefoni 030/9826239, 045/974406, 02/6196946).
Amnesty International
Appoggiare le campagne di Amnesty International è uno dei modi per far giungere la propria voce ai "potenti della terra" e per essere vicini a chi soffre ingiustamente.
Amnesty International è un movimento internazionale indipendente da qualsiasi governo, parte politica, interesse economico o credo politico. Si adopera per la liberazione di uomini e donne detenuti per le proprie opinioni, il colore della pelle, il sesso, l'origine etnica, la religione, a condizione che non abbiano usato o promosso violenza: sono considerati "prigionieri per motivi d'opinione". Amnesty International agisce sulla base della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo e si oppone alla pena di morte, alla tortura e ad ogni trattamento inumano o degradante. Per la sua opera, nel 1977, è stata insignita del Premio Nobel per la Pace.
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