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- ARMAMENTI -

 

PREMIO NOBEL PER LA PACE 1997

La Campagna antimine

 

Riferimento: Nicoletta Dentico

(Mani Tese, e-mail: manitese@planet.it)

 

Materiale informativo:

Emergency

via Bagutta 12

20121 Milano

tel.02/76001104

fax 02/76003719

e-mail: emergency@tin.it

 

  

CAMPAGNA VENTI DI PACE

Per una riduzione delle spese militari

 

Sostieni la campagna "Venti di pace". Come? In occasione dell'approvazione della legge finanziaria contatta i parlamentari che conosci perche' si informino sulle concrete proposte della campagna Venti di Pace e le sostengano in sede di modifica della finanziaria stessa. Chiedi ai parlamentari che si impegnino per una "difesa difensiva". La Costituzione (art.11) concepisce le Forze Armate per la difesa del territorio mentre il Nuovo modello di difesa (e i rispettivi armamenti) vanno in senso opposto, prevedendo azioni di attacco, sbarchi anfibi e la presenza militare italiana la' dove siano presenti interessi economici da difendere. Questo nuovo modello di difesa e' pertanto "mangiasoldi" e non conforme allo spirito della Costituzione. Chiedi ai parlamentari in cui riponi la tua fiducia che si impegnino nella realizzazione di un modello di difesa non offensivo ma centrato esclusivamente sulla difesa della nazione e della pace come previsto dalla nostra Costituzione.

 

Riferimento:

Associazione per la pace

via Salaria 89

00198 Roma

tel.06/8841958

fax 06/8841749

e-mail: assopace@inroma.roma.it

 

 

ARMI E BASI MILITARI

Buca il muro di gomma

 

La difesa e gli armamenti sono una cosa troppo seria per essere lasciati solo ai generali. Te ne vuoi occupare?

Attualmente esiste attorno alle questioni militari un "muro di gomma": i cittadini non se ne dovrebbero interessare lasciando mano libera ai vertici politici e militari. Le idee per rompere questa sorta di omertoso silenzio sono varie e non sempre ci si trova d'accordo. Si va dalle proposte di "uscita dalla NATO" alle piu' pragmatiche idee di "stare diversamente dentro la NATO" (ad esempio rinunciando ad ospitare armi nucleari in Italia). Al di la' dei differenti approcci rimane l'idea di fondo di non rinunciare alla possibilita' di controllo sociale sulle scelte militari e alla non rinuncia alla sovranita' nazionale, senza la quale non e' possibile alcuna sovranita' popolare sulle scelte militari.

Occorre non autoescludersi dalle scelte militari, rendersi competenti e vigili, raccogliendo documentazione, articoli di giornali, notizie: senza l'informazione non e' possibile il controllo. Non subire in silenzio. Puoi "bucare il muro di gomma", come nel caso di Ustica, documentando in un dossier tutti i rischi connessi alla militarizzazione del territorio. Informati se nella tua regione vi sono armi nucleari, quali basi militari esistono, quali esercitazioni si svolgono, se vi sono stati incidenti e fatti oscuri su cui occorrerebbe saperne di piu'. In genere sulla stampa locale appaiono informazioni non riprese dalla stampa nazionale e che - opportunamente integrate - possono formare un dossier di supporto per le proposte di pace. Il materiale raccolto invialo alle organizzazioni pacifiste nazionali e ai parlamentari che ritieni si possano impegnare per la pace.

 

Attualmente sono in atto forme di pressione dei gruppi pacifisti quali:

 

Contro i voli militari sui centri abitati

 

Incidenti come Ramstein (Frecce Tricolori italiane, Germania), Casalecchio di Reno e Cermis hanno sollevato il problema dei rischi di sorvolo da parte di aerei militari a bassa quota o in zone abitate. Nel 1998 in provincia di Taranto (a Mottola) un Harrier inglese ha sganciato per errore due potenti bombe, per fortuna inesplose. Per tale ragione sarebbe un'azione positiva se tutti i comuni adottassero delibere come quelle di Casalecchio di Reno (BO) e Grottaglie (TA) in cui si rivendica il non sorvolo sul centro abitato e il non trasporto di armi nucleari.

Riferimento: Mir c/o Casa della Pace, casella postale aperta 8, Grottaglie (TA)

 

Via dall'Italia le basi USA (e NATO)

 

Per informazioni:

Beati i Costruttori di Pace (Tiziano Tissino, e-mail: tissino@tin.it)

Comitato Contro Aviano 200 (e-mail: circzap@iol.it)

Fondazione Pasti (Falco Accame, fax 06/8174010, e-mail: s.deangelis@agora.stm.it)

 

Contro la NUM e gli EFA

 

La NUM (Nuova Unita' Maggiore) e' la nuova portaerei italiana che sara' costruita a partire dal 1999. Costera' 4 mila miliardi e sara' la nave da guerra piu' costosa mai realizzata in Italia.

Gli EFA sono invece i nuovi cacciabombardieri "europei" a partecipazione italiana il cui costo sta diventando talmente alto da mettere in forse la partecipazione partner ricchi come la Germania. In ogni caso il costo esorbitante del progetto ha ridotto gli ordini di varie nazioni e sono allo studio "risparmi" che evitino che un grammo di EFA costi quanto un grammo di oro.

Riferimento: PeaceLink, e-mail: a.marescotti@peacelink.it

 

  

PER UNA DEMOCRATIZZAZIONE DELLE FORZE ARMATE

Autoritarismo e nonnismo in caserma: basta!

 

Contatta e appoggia i gruppi che si impegnano per la riforma delle Forze Armate e contro abusi, violenze, morti sospette:

 

Associazione Nazionale Progetto Democrazia in Divisa

tel.0347/2799420

fax 0421/618791

e-mail: democrazia_in_divisa@iol.it

web: http://users.iol.it/democrazia_in_divisa

(cfr.Azione Nonviolenta giugno 1998)

 

Anavafaf (Ass.Naz.Assistenza Vittime Arruolati Forze Armate e Famiglie caduti)

c/o Falco Accame

 

I Verdi hanno istituito un apposito numero verde contro il nonnismo: contatta i loro parlamentari e l'on.De Luca in particolare.

 

MILITARIZZAZIONE E POSTI DI LAVORO

Fai l'economista per la pace

 

In citta', nei programmi politici non manca mai la proposta di "aumentare l'occupazione". In certi casi per "aumentare l'occupazione" si accettano (o si chiedono) nuovi investimenti militari per basi navali, aeree, poligoni di tiro, aumento dell'esercito professionale, ecc. Ma e' proprio vero che cosi' si crea occupazione e sviluppo? Documentati e proponi una riconversione dell'industria bellica e della presenza militare. Renditi competente su vantaggi e svantaggi, in termini economico-occupazionali, degli investimenti bellici. Ad esempio un posto di lavoro nell'industria militare missilistica costa quanto quattro posti di lavoro nel settore dei servizi sociali. Non e' difficile raccogliere informazioni e dimostrare, dati alla mano, che per creare occupazione nel settore militare se ne "taglia" molta di piu' nel settore civile. In molte nazioni, Usa e Russia in testa, gli economisti stanno lavorando alla riconversione dell'apparato bellico studiando alternative economiche nel settore civile. Chi rimane indietro nel processo di riconversione rimane ancorato ad un'ottica da "muro di Berlino" proprio ora che tanti politici ne declamano la caduta senza trarne le conseguenze in termini di riconversione dal militare al civile. Riconvertire non e' semplice ma e' necessario. Richiede competenze tecniche ed economiche anche per i pacifisti che intendono trasformare la parola d'ordine della riconversione in un programma concreto che possa essere inserito in un'agenda politica.

Attualmente esistono in Italia alcuni "osservatori dell'industria bellica". Contatta il centro studi Ires-Toscana, Lungarno Colombo 66, Firenze.

 

AGGIRATA LA LEGGE 185/90

Commercio delle armi: scrivi ai parlamentari

 

La legge 185/90 sancisce che l'Italia non debba vendere armi a nazioni in guerra o che violino i diritti umani. Amnesty International (cfr.Il Giornale della natura, agosto '98, pag.31) ha denunciato il non rispetto di questa legge da parte dell'Italia che continuerebbe, con sotterfugi e scaltrezze, ad aggirare le norme piu' qualificanti. L'Ires Toscana invia gratuitamente il bollettino OSCAR (Osservatorio sul commercio delle armi, Lungarno Colombo 66, Firenze) che fa periodicamente il punto sulla legge e fa una meritoria azione di informazione e di denuncia offrendo molti dati e statistiche a supporto. Poiche' questa faccenda attiene sia alla sfera della difesa dei diritti umani (perche' l'Italia vende al Messico le armi che sparano al popolo del Chiapas?) sia a quella - non meno importante - dell'educazione alla legalita' e al rispetto della legge, perche' non scrivi ai parlamentari e ai ministri della Difesa e degli Esteri?

Se non rispondono scrivi di nuovo. Se non rispondono ancora, informa i giornali locali e fai circolare il tutto su rete telematica. Anche il silenzio va pubblicizzato. Una delle forme piu' interessanti di pressione consentita dalla telematica consiste nel dire che sia le risposte che i silenzi saranno resi noti su Internet.

 

ARMI NUCLEARI

Informazioni sulle atomiche

 

Chiedi ai parlamentari che conosci se sanno quante armi nucleari ci sono in Italia e dove sono. Fatti dare i numeri e i siti. Se non lo sanno o se non ti rispondono scrivi ai giornali e denuncia che una delle funzioni del Parlamento non e' esercitata in un settore cosi' delicato ed importante. Non dimenticarti: informa di questa tua iniziativa su rete telematica e comunica ai parlamentari che le loro informazioni e i loro (eventuali) silenzi saranno resi di pubblico dominio su Internet.

Collegati inoltre con le iniziative internazionali per il disarmo nucleare: ricordati che il movimento Pugwash (che coordina gli scienziati impegnati per il disarmo nucleare) ha conseguito nel 1995 il premio Nobel per la pace. Per informazioni:

 

Pugwash

Flat A

63A Great Russel St

London WC1B 3BJ

Britain (Gran Bretagna)

tel.+44-171-4056661

fax+44-171-8315651

e-mail: pugwash@qmw.ac.uk

Il bollettino "Pugwask Newsletter" informa sulle iniziative del movimento. Breve storia: il movimento Pugwash prende il nome da un piccolo villaggio del Canada dove nel 1957, su iniziativa di Albert Einstein e Bertrand Russel, si riunirono - in piano clima di guerra fredda - scienziati di tutto il mondo, alcuni dei quali appartenenti a paesi nemici fra loro: erano americani, sovietici, cinesi, giapponesi e australiani che, al di sopra delle parti, cercavano insieme una strada per un mondo di pace.

 

Nonostante le "rassicuranti" informazioni e il silenzio dei media, le armi nucleari esistono ancora e anzi sono allo studio nuovi ordigni in grado di "scavare nel terreno" e di colpire i bunker sotterranei. Questa ricerca di "distruzione al primo colpo" (fino ad ora non possibile e che rendeva caute le superpotenze circa il "first use" dell'arma nucleare) ora sta procedendo negli USA.

Greenpeace e' fra le associazioni che dispongono del miglior archivio di dati sugli armamenti nucleari, mentre il "Bulletin of the Atomic Scientists" costituisce un ottimo strumento di aggiornamento.

 

Per informazioni:

 

Greenpeace

viale Manlio Gelsomini 28

00153 Roma

tel.06/5782484

fax 06/5783531

e-mail: Greenpeace.Italy@green2.greenpeace.org

 

Bulletin of the Atomic Scientists

6042 S Kimbark Av

Chicago

IL 60637

tel.+1-773-7022555

fax +1-773-7020725

e-mail: bullatomsci@igc.apc.org

L'abbonamento annuo e' di 66 dollari (e' un bimestrale).

 

E' inoltre presente nel mondo il rischio di proliferazione nucleare, anche a causa di tutte le centrali atomiche che abbiamo allegramente venduto ai paesi del terzo mondo garantendo che non si sarebbero potuti costruire l'atomica con il materiale fissile delle centrali. Oggi pertanto la prospettiva del controllo della proliferazione passa per una piu' incisiva richiesta di blocco della proliferazione delle centrali nucleari per usi civili.

 

Carlo Bernardini, a proposito del confronto nucleare fra India e Pakistan, ha scritto il breve saggio "Una modesta proposta":

"Che cosa possiamo fare? Non ci sono molte strade, e sono tutte difficili. Ma si puo' fare un elenco di iniziative internazionali indispensabili, mai prese finora:

- Stroncare il commercio di tecnologie rilevanti verso ogni paese che non ammetta ispezioni internazionali senza limitazioni sui siti ispezionabili. Istituire percio' una forza ispettiva affidabile sia sotto il profilo tecnico che sotto quello della fedelta' alle Nazioni Unite.

- Punire con pene di estrema restrizione tutti i mercanti di tecnologie rilevanti per armi di distruzione di massa (comprese quelle chimiche, oltre che nucleari); rendere questa misura retroattiva, senza riguardo per la nazionalita' degli incriminati, accompagnandola inoltre con la pubblica informazione su cio' che e' stato accertato al riguardo e a carico di chi.

- Produrre e diffondere con tutti i mezzi informazione al pubblico, nei paesi che si dotano di armi nucleari o chimiche, sugli effetti di una guerra nucleare o chimica e sui costi che il paese deve accettare per attrezzarsi a sostenerla, in modo che la popolazione sia edotta dei rischi e degli oneri. L'operazione e' resa difficile dall'analfabetismo e dalla scarsezza di radio e televisori nei paesi interessati, ma va condotta con mezzi adeguati.

Cio' che in conclusione mi preme di sottolineare e' che, in questo scontro frontale India-Pakistan, i veri meritevoli di sanzioni sono quei paesi occidentali che hanno consentito con i loro traffici, leciti o illeciti, la proliferazione."

fonte: "Limes", rivista italiana di geopolitica, Gruppo Editoriale L'Espresso, 2/98

numero monografico dal titolo: "La bomba globale"

http://www.agora.stm.it/limes

e-mail: bema.limes@agora.stm.it oppure limes.club@iol.it

 

 

 

CENTRI DI DOCUMENTAZIONE

Contro la guerra... informati sulla guerra

 

Archivio Disarmo

piazza Cavour 17

00193 Roma

tel.06/36000343

fax 06/36000345

e-mail: archidis@pml.it

pubblica il "Sistema informativo a schede"

 

IPRI Italian Peace Research Institute

c/o Centro Studi Sereno Regis

via Garibaldi 13

10122 Torino

tel.011/532824

coordinatore: Nanni Salio

 

ISODARCO International School on Disarmament and Research on Conflict

c/o prof.Carlo Shaerf

Dipartimento di Fisica

Universita' di Roma "Tor Vergata"

Via della Ricerca Scientifica

00133 Roma

tel.06/72594560

fax 06/2040309

e-mail: schaerf@roma2.infn.it

 

Uspid (Unione Scienziati per il Disarmo), prof.Giuseppe Nardulli, Universita' di Bari, Ist.Fisica, Via Amendola, Bari.

 

SIPRI Stockholm International Peace Research Institute

Frosunda

16970 Solna

Sweden (Svezia)

tel.+46-8-6559700

fax +46-8-6559733

e-mail: info@sipri.se

web: http://www.sipri.se

Pubblica un annuario: il "SIPRI Yearbook".

 

Annuari di Keesing's Worldwide:

 

"Worldwide Directory of Defense Authorities"

Costituisce un vero e proprio ufficio informazioni sulle attuali istituzioni militati e di difesa ed e' una guida ai personaggi chiave dei 195 paesi del mondo. Informazioni aggiornate ogni trimestre.

 

"Worldwide government directory"

La linea diretta con oltre 26.000 alti funzionari governativi in carica. Con le sue 1400 pagine fornisce il biglietto da visita di tutti gli alti funzionari dei settori esecutivi, legislativi e giuridici, nonche' diplomatici di 195 paesi di tutto il mondo. Presenta inoltre gli alti funzionari di piu' di 100 organizzazioni internazionali.

Per un approfondimento: le biografie dei capi di stato e dei ministri di tutto il mondo sono disponibili su "Profiles of Worldwide Government Leaders".

 

Per informazioni: Zanfi Editori, p.o.box 70, 41100 Modena

tel.059/81700, fax 059/891701

e-mail: zanfi.editori@mo.nettuno.it

E' la casa editrice del mensile "Eventi" che sintetizza tutto cio' che accade nel mondo.

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