- CONSUMATORI -

Il consumo critico

Il prodotto che compri e' stato realizzato da un bambino schiavo?

Scegli criticamente i prodotti che compri, sulla base anche di criteri etici e non solo economici. Si potrebbe obiettare che cio' va contro la legge fondamentale dell'economia, quella della concorrenza che fa scegliere il prodotto piu' conveniente e meno costoso a parita' di qualita'. Ma questo oggi non e' del tutto vero: si sceglie spesso il prodotto firmato o caricato di valore simbolico dalla pubblicita' (il caffe' in mano al personaggio televisivo, le scarpe indossate dal grande calciatore, ecc.). Si sceglie quindi anche sulla base della simpatia, del gusto, delle proprie convinzioni e supposizioni ("questo prodotto mi conferisce prestigio"), non solo cioe' guardando il cartellino del prezzo. Perche' allora non far entrare, dentro questi elementi soggettivi di scelta anche l'etica?

Anche i nostri acquisti esprimono una scelta "politica": votiamo ogni giorno con il portafogli.

Una vademecum fondamentale e' la "Guida al consumo critico" (ed.EMI) curata dal Centro Nuovo Modello di Sviluppo. Per informazioni:

Centro Nuovo Modello di Sviluppo

via della Barra 32

56019 Vecchiano (PI)

tel.050/826354

fax 050/827165

Coordinatore: Francesco Gesualdi

"Bilanci di giustizia"

Risparmiano e reinvestono in opere di pace. Compiono un interessante "monitoraggio" dei propri consumi, riducendoli e riconvertendoli in nuovi stili di vita.

Questa iniziativa, promossa da circa 170 famiglie, ha un nome:

Operazione bilanci di giustizia

c/o Mag Venezia

via dell'Ongaro 2

Marghera (Venezia)

tel. e fax 041/5381479 (lun.-mart.-giov. ore 17-19)

E' una rete di persone che "spostano" il proprio denaro verso scelte piu' rispettose dell'ambiente ed eticamente piu' coscienti (aderendo alle campagne di boicottaggio dei prodotti dannosi o di aziende che agiscono scorrettamente e acquistando i prodotti del commercio equo e solidale). Le somme risparmiate vengono depositate presso la Banca Etica o servono per adozioni a distanza.

Operazione bilanci di giustizia

c/o Mag Venezia

via dell'Ongaro 2

Marghera (Venezia)

tel. e fax 041/5381479 (lun.-mart.-giov. ore 17-19)

Boicotta le aziende immorali

Boicottaggio non significa "sabotaggio". Il boicottaggio e' un'azione nonviolenta, a differenza del sabotaggio. Deriva dal nome del capitano Boycott (1832-1897). Oltre che un militare era anche un proprietario terriero ed era cosi' duro e disumano che attorno a lui si formo' un movimento di "boicottaggio": il rifiuto alla collaborazione. Forme di boicottaggio sono avvenute in Italia all'inizio del movimento socialista in Romagna quando i negozi dei ricchi e dei loro servi fedeli venivano "boicottati" nei paesi i cui piu' forte era la forza del movimento cooperativo e bracciantile: "bigutadg" era il sostantivo che in dialetto romagnolo definiva il "boicottaggio (boicottare e' "to boycott" in inglese e deriva dal francese "boycotter", essendo il capitano Boycott di origine francese).

La lista dei boicottaggi e' al sito Internet:

Il dossier per il boicottaggio della Nestle' e' al sito Internet:

In Italia esiste Boycott, un'utilissima rivista che informa periodicamente sui boicottaggi e contiene le lettere gia' scritte (spesso inglese cosi' non c'e' nulla da tradurre) da inviare alle aziende o ai governi per rendere noto il proprio boicottaggio. Per informazioni:

Boycott

c/o Luca Radaelli

via Trento e Trieste 96

20030 Barrucana (MI)

oppure c/o Angelica Perego

via Ceregallo 5p

23896 Sirtori (Lecco)

fax 0362-326822 oppure 0362-522172

Campagna "acquisti trasparenti"

E' finalizzata ad ottenere una legge che obblighi le imprese a dare informazioni dettagliate sulla catena d'appalto (in modo da sapere se si verificano casi di sfruttamento) e che dia ai consumatori le gli strumenti per conoscere e scegliere i prodotti sulla base di criteri etici.

Dopo la raccolta di firme (presentate in parlamento a gennaio 1999) e' cominciata l'azione di pressione sui singoli parlamentari.

Per informazioni: Centro Nuovo Modello tel.050/826354, fax 050/827165 (e-mail: coord@cnms.it) oppure Mani Tese (e-mail manitese@planet.it).

(Cfr.Avvenimenti 23/8/98 p.96 e Il Giornale della Natura agosto '98, p.30)

La certificazione SA 8000

Come certificare che un prodotto non sia realizzato violando i diritti umani?

Il Council of Economics Priorities - un'organismo con sede negli Stati Uniti e in Gran Bretagna - ha stabilito una norma identificata con la sigla SA 8000. "Si tratta di una serie di criteri che consentono di stabilire se un'azienda realizza i suoi prodotti rispettando i diritti umani", spiega l'ingegner Claudio Zanardini, presidente e amministratore delegato di una delle piu' note societa' di certificazione industriale, la Sgs. E aggiunge: "In pratica le imprese sensibili al problema si sottopongono volontariamente a un'ispezione da parte di un organismo al di sopra delle parti - il CEPAA (Council of Economics Priorities Accreditation Agency) - che decide se la produzione avviene senza violare i diritti umani. Se e' cosi', autorizza l'impresa ad aggiungere sull'etichetta del prodotto il marchio SA 8000. Cosi', il consumatore sapra' per certo che sta comprando un articolo realizzato senza ricorrere al lavoro dei bambini."

"L'interesse delle grandi imprese ai problemi del lavoro infantile - osserva Francesco Gesualdi, coordinatore del Centro Nuovo Modello di Sviluppo - puo' anche nascondere una sottile politica di marketing. Soprattutto quando molti consumatori preferiscono i prodotti di societa' piu' attente ai fenomeni sociali."

(Fonte: Bella 1/9/98)

Il commercio equo e solidale

L'idea del commercio equo e solidale nacque in Olanda circa trent'anni fa, da parte di alcuni organismi che, resisi conto di non poter indurre le multinazionali a comportamenti corretti, pensarono di promuovere essi stessi un'iniziativa commerciale di segno opposto, allo scopo di dimostrare che era possibile instaurare rapporti commerciali piu' equi. Aiutarono alcuni produttori (contadini ed artigiani) ad organizzarsi in cooperative per avviare i prodotti all'esportazione. In Olanda fondarono una cooperativa per l'importazione degli stessi prodotti. Altre nazioni aderirono ed attualmente sono riunite in una federazione europea (EFTA) con sede a Maastricht (Olanda).

In Italia ci sono tre reti distributive per il commercio equo e solidale:

Cooperazione Terzo Mondo (CTM), via Macello 18, 39100 Bolzano tel. 0471-975333 (pubblica la rivista "L'Altromercato)

Cooperativa Commercio Alternativo, via Darsena 176/a, 44100 Ferrara tel. 0532-772009

Roba dell'Altro Mondo (RAM), via del Parco 14, 16036 Recco (Genova) tel. 0185-720012

Se vuoi informazioni su come aprire una Bottega Terzo Mondo ti puo' rivolgere alla CTM/MAG, Piazzetta G. Beato Forzate' 1, 35137 Padova, tel. 049-651865.

Se vuoi trovare facilmente un prodotto "equo e solidale", sugli scaffali delle Coop esiste il "Caffe' Solidarieta'" (100% arabica) con il marchio "Transfair" (Transfair Italia, vicolo Parrocchia 3, 39100 Bolzano) che garantisce la provenienza dal circuito del commercio equo e solidale.

Una guida completa al commercio equo e solidale e' costituita dall'"Annuario del commercio equo e solidale" (Federico Ceratti Editore, tel.02/70602698).

E' nata la Banca etica

Come vengono impiegati i soldi che depositi in banca? Servono per finanziare il commercio delle armi? Per tagliare foreste? Se hai dubbi di questo tipo la risposta e': Banca Etica. Si e' formata il 30 maggio 1998 e intende garantire trasparenza e informazione su come vengono impiegati i risparmi depositati. Il risparmiatore puo' scegliere il settore verso cui orientare il prestito.

Dopo la fase di gestazione (preparata dalla Cooperativa verso la Banca Etica) si e' ora formata la Banca Popolare Etica - Societa' Cooperativa a Responsabilita' Limitata:

Per informazioni:

Banca Popolare Etica

piazzetta Forzate' 2/3

35137 Padova

tel.049/8771111

fax 049/664922

oppure

Altrafinanza (rivista)

via Grazioli 63

38100 Trento

tel. e fax 0461/236667

Per i diritti del consumatore

Ecco alcuni riferimenti per cominciare:

ACU - Associazione Consumatori e Utenti

via Bazzini 4

20131 Milano

tel.02/70602698

ADICONSUM - Associazione Difesa del consumatore

via Lancisi 25

00161 Roma

tel.06/4417021

Diritto dei consumi / Consumer Law - rivista giuridica quadrimestrale sui diritti dei consumatori

c/o Federico Ceratti Editore Riviste

via Bazzini 4

20131 Milano

tel.02/26680654

fax 02/26680664