LE ARMI DI ATENE
Atene non rappresenta l'esatto opposto di Sparta ma e' una societa' che ha al suo centro un modello di civilita' non militarista. Schiavitu', flotta ed esercito costituiscono i mezzi "coercitivi" per realizzare un fine identificabile con un modello di benessere e di societa' quale la democrazia ateniese e la civilta' culturale connessa. In questo senso il "modello militare" a cui le civilta' occidentali democratiche ed imperialiste e' quello ateniese e non quello spartano.
Va notato che Atene inizio' il suo declino quando apparve evidente il suo rapporto di sfruttamento imperialistico nei confronti della "periferia". Ancora una volta il declino coincide con una conseguenza della politica militare (a supporto di uno sfruttamento economico).
ATENE: LA NONVIOLENZA DELLA DEMOCRAZIA
Per quanto la democrazia ad Atene si regga sulla schiavitu' ed escluda le donne, essa costituisce un'eccezionale novita' storica. Dopo secoli di storia in cui i conflitti vengono risolti "normalmente" mediante la forza, per la prima volta prende infatti corpo ad una "tecnica" di risoluzione nonviolenta dei conflitti: la democrazia, appunto.
I debiti dei poveri - che costituivano ai tempi di Solone la radice esplosiva dei conflitti sociali - davano origine alla schiavitu' per indebitamento. L'enorme malcontento, le ribellioni e le repressioni conseguenti avrebbero costituito una spirale. La democrazia, appena abbozzata con Solone e poi via via piu' organica con Clistene, fu un sistema che fissava delle regole accettate da tutti, in quanto tendenzialmente uguali per tutti, per la risoluzione nonviolenta dei conflitti, risoluzione fino ad allora - va ancora una volta ricordato - affidata ai rapporti di forza costituiti dai bastoni, dalle spade e dal sangue che ognuna delle parti in conflitto era disposta a versare per affermare la "sua" giustizia.
Ovviamente Solone, per far nascere la democrazia, dovette annullare i debiti dei poveri.