RITORNA ALL'INDICE

 

DAL TRECENTO: L'INSICUREZZA GENERA LA VIOLENZA

 

"Tra paura e aggressivita' c'e' un rapporto molto stretto. Negli uomini come negli animali la violenza e' spesso il prodotto dell'insicurezza." (CG1 p.129)

A partire dalla meta' del Trecento iniziano ondate di peste in seguito alla crisi economico-sociale che si protrarra' per circa tre secoli segnando una flessione sia produttiva che demografica invertita solo nel Settecento. Il clima di insicurezza e di paura genera la "caccia al diverso". Dice Gandhi: "La violenza e' l'arma dei deboli; la nonviolenza quella dei forti". Che la violenza nasca non dalla sicurezza ma dall'insicurezza e che sia pertanto una "virtu'" non tanto dei forti quanto degli insicuri lo dimostra la storia: gli uomini ricorrono alla violenza quando non sanno piu' che pesci prendere. Proprio il nesso della violenza con l'irrazionalita' ha spinto, nel Settecento, l'Illuminismo non solo ad una filosofia della razionalita' ma ad una forma di pensiero pacifista. La caccia agli ebrei fu una chiara manifestazione del rapporto esistente fra insicurezza, irrazionalita' ed intolleranza. "Gia' nell'aprile del 1348 a Tolone corse voce che gli ebrei avevano avvelenato le fontane pubbliche e diffuso la peste: ne furono subito massacrati 40. La notizia passo' di citta' in citta', dalla Savoia alla Svizzera. A Berna, a Zurigo e sul Lago di Costanza si tennero processi ed esecuzioni, favoriti dalla circostanza che i malcapitati, sottoposti a terribili torture, finivano quasi sempre per "confessare"." (CG1 p.130) Si apri' la "caccia al diverso" durante le epidemie (Manzoni descrive con lucidita' i processi sommari agli "untori") per sfogare l'insicurezza sociale accumulatasi in forma di aggressivita' violenta e di rabbiosa sopportazione dell'iniquo destino. "In occasione delle epidemie agli uomini non bastava attribuire tutte le colpe al diavolo: col diavolo non ci si poteva sfogare. Per questo essi cominciarono quasi istintivamente a cercare "colpevoli" piu' concreti e a concentrare la propria rabbiosa attenzione su chiunque apparisse "diverso" da loro. "Diverso" e' chi si veste in modo strano, chi parla in modo incomprensibile, chi pratica una religione che non e' quella della maggioranza." (CG1 p.129)

In questa ricerca del "colpevole" (spesso un'altra razza o etnia) su cui scaricare le tensioni originatesi nelle crisi economiche si puo' rintracciare l'origine ad esempio del nazismo o della recente guerra civile jugoslava, entrambi fenomeni di violenza collettiva nati a seguito di una forte insicurezza sociale connessa a drammatiche crisi economiche (francobolli che costavano milioni di marchi, gente che faceva la spesa con sacchi pieni di banconote prive di valore).

 

RITORNA ALL'INDICE