Risorgimento e nonviolenza
LE STRATEGIE PACIFICHE DI INDIPENDENZA NAZIONALE
"Nel secolo scorso l'Ungheria era dominata dall'Austria. Le chiese protestanti furono le prime a subire la dura repressione degli Asburgo. Ai processi contro i pastori e i vescovi arrestati gli studenti fecero grandi manifestazioni di solidarieta', tutti silenziosi, vestiti di nero. Anche all'estero si fecero grandi manifestazioni di solidarieta'. Tutto il popolo fece la resistenza nonviolenta per l'indipendenza del paese. Sotto la guida di Ferenc Deak furono boicottati i prodotti austriaci; nessuno pago' piu' le tasse. Nel 1866, quando l'imperatore Franz Joseph (Francesco Giuseppe) introdusse la coscrizione militare nella guerra contro la Prussia, nessuno si presento'. Nel 1867 la vittoria: l'indipendenza dell'Ungheria.
Fino al 1815 Svezia, Norvegia e Danimarca hanno fatto molte guerre fra di loro. Poi ci fu un periodo di pace, ma tutti si tenevano armati gli uni contro gli altri e la Norvegia era ancora sotto il dominio della Svezia. La Norvegia chiese allora l'indipendenza ma la Svezia gliela rifiuto'.
Fridtjof Nansen, scienziato gia' famoso per avere esplorato il Polo Nord, riesce a calmare i suoi concittadini norvegesi, pronti alla lotta violenta. Trattano cosi' con gli svedesi: le forze militari vengono smantellate sotto controllo internazionale e la Norvegia diventa indipendente. E' libera.
Dopo la prima guerra mondiale, Fridtjof Nansen si adopero' per i profughi e i prigionieri, come alto commissario della Societa' delle Nazioni (predecessore delle Nazioni Unite di oggi). Invento' il cosiddetto "passaporto Nansen" per chi non riusciva ad avere altri documenti, aiutando cosi' numerosissime persone. Nel 1922 ricevette il premio Nobel per la pace." (HV)