RITORNA ALL'INDICE

Uomini di pace

 

Schede bibliografiche su donne e uomini

che hanno contribuito alla cultura della pace

a cura di Peppe Sini

 HANNAH ARENDT

 

Profilo biografico: Hannah Arendt è nata ad Hannover da famiglia ebraica nel 1906, fu allieva di Husserl, Heidegger e Jaspers; l’ascesa del nazismo la costringe all’esilio, dapprima è profuga in Francia, poi esule in America. E’ tra le massime pensatrici politiche del Novecento. Docente, scrittrice, intervenne ripetutamente sulle questioni di attualità da un punto di vista rigorosamente libertario e in difesa dei diritti umani. Morì a New York nel 1975.

 

Opere di Hannah Arendt: tra i suoi lavori fondamentali (quasi tutti tradotti in italiano è spesso ristampati, per cui qui di seguito non diamo l’anno di pubblicazione dell’edizione italiana, ma solo l’anno dell’edizione originale) ci sono Le origini del totalitarismo (prima edizione 1951), Comunità, Milano; Vita Activa (1958), Bompiani, Milano; Tra passato e futuro (1961), Garzanti, Milano; La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme (1963), Feltrinelli, Milano; Sulla rivoluzione (1963), Comunità, Milano; postumo e incompiuto è apparso La vita della mente (1978), Il Mulino, Bologna. Una raccolta di brevi saggi di intervento politico è Politica e menzogna, Sugarco, Milano, 1985.

 

Opere su Hannah Arendt: fondamentale è la biografia di Elisabeth Young-Bruehl, Hannah Arendt, Bollati Boringhieri, Torino 1994; tra gli studi critici: Laura Boella, Hannah Arendt, Feltrinelli, Milano 1995; Roberto Esposito, L’origine della politica: Hannah Arendt o Simone Weil?, Donzelli, Roma 1996; Paolo Flores d’Arcais, Hannah Arendt, Donzelli, Roma 1995; Augusto Illuminati, Esercizi politici: quattro sguardi su Hannah Arendt, Manifestolibri, Roma 1994.

 

Stampato in proprio, Viterbo, 4 novembre 1997

Per corrispondenza: via Cassia 114, 01013 Cura di Vetralla (VT)

RITORNA ALL'INDICE