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Primo Levi

 

Esempio luminoso dell置mana dignità è stato Primo Levi.

Un uomo buono; incorruttibile combattente per la giustizia e la verità, artista sapiente dfel cuore dell置omo e della struttura del mondo, testimone del dolore e portatore della virtù della memoria; partigiano, deportato ad Auschwitz, scrittore limpido e profondo, militante democratico, intellettuale laico, persona di teneri affetti, squisita cortesia, lucidità e umanità incomparabili; filologo, poeta e filosofo dell弾vento decisivo del nostro secolo, e dei radicali interrogativi che l弛rrore del lager pone all置manità.

Abbiamo spesso meditato quella tradizione ebraica dei trentasei uomini giusti che soffrono tutto il dolore del mondo, e così consentono al mondo di non disgregarsi, donano all置manità di esistere: Primo Levi è stato un Giusto.

Nei momenti di smarrimento, di sfinimento, quando sembra che il male ingigantisca e prevalga, e le nostre forze inani, o schiantate, allora tutti noi ci siamo rifugiati tra le braccia di Primo Levi; dalla sua esistenza abbiamo tratto la coscienza e la forza di resistere, di lottare. Dinanzi al dolore del mondo, dinanzi all弾redità malefica del nazismo, alla logica sterminista degli attuali poteri del mondo, ebbene, nella necessaria resistenza in lui abbiamo avuto una guida ed un sostegno, il dolce maestro, il caro fratello; perché per l段ntera vita Primo Levi ha combattuto contro il male, contro la sopraffazione e la menzogna: ne restano testimonianza sconvolgente ed indimenticabile le sue opere.

Ora che non è più, vorremmo, e speriamo, che abbia conosciuto, a lenire l段mmedicabile dolore del giusto, i sentimenti descritti nelle parole conclusive di quel memorabile dialogo leopardiano: "e anche in quell置ltimo tempo gli amici e i compagni ci conforteranno: e ci rallegrerà il pensiero che, poi che saremo spenti, essi molte volte ci ricorderanno, e ci ameranno ancora".

Che Primo Levi sia esistito: quale grandezza per l置manità! Mesti e orgogliosi lo salutiamo.

Peppe Sini

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