D.N.A. Discorsi Nell'Arca CENTO CITTA' CONTRO L'ALTA VELOCITA'

Intellettuali per il rilancio delle ferrovie


Per non sopravvivere al di sotto della nostra speranza - Novembre1996

Anche questo numero di D.N.A. è dedicato alla lotta civile e ambientale contro il Supertreno Genova - Milano il cui progetto è stato depositato presso le Regioni Liguria, Piemonte e Lombardia. Questo fatto rende ragione di tutte le 'inesattezze' che gli amministratori locali hanno espresso in questi mesi per depotenziare l'opposizione. "Non c'è alcun progetto", rassicurava alcune ore prima il Vice Presidente della Regione Liguria Graziano Mazzarello, "non volevo che si chiamasse Alta Velocità, ma mi hanno detto che era un marchio che non si poteva cambiare" balbettava il Sindaco di Genova Adriano Sansa. Invece il progetto depositato prevede 300 km/h velocità di punta, 13 per mille la massima pendenza : caratteristiche tecniche che rendono la linea di altissimo impatto ambientale e sociale e di costi molto superiori a quelli di una linea normale, anche se velocizzata. Il progetto è quasi interamente utilizzato per i passeggeri, con un'aggiunta di treni merci nelle ore notturne, quando, in Francia, fanno la manutenzione.

Mentre la Regione approva un ordine del giorno che bloccherebbe i riempimenti del porto di Pra al sesto modulo (poco di più della sistemazione attuale), il progetto AV prevede il conferimento a Pra di 3,5 milioni di metri cubi derivanti dalle gallerie.

Insomma, l'impressione è di trovarsi al tavolo da gioco con di fronte un furbo giocatore che cambia continuamente le carte in tavola. Questi alfieri della Seconda Repubblica sembrano avere a cuore esclusivamente il fatto che procedano gli appalti, assegnati a trattativa privata pochi giorni prima che una direttiva CEE imponesse le gare pubbliche e trasparenti. Nel frattempo molte cose sono accadute : il principale artefice dell'Alta Velocità, Lorenzo Necci, è stato inquisito per Tangentopoli 2, Francia e Germania abbandonano l'Alta Velocità perché diseconomica e sceglieranno la tecnologia italiana del Pendolino (Francia). C'è tempo fino al 30 novembre per le osservazioni dei cittadini contro questo progetto (Servizio Ambiente Regione Liguria, via Fieschi 11° piano). La lotta e le manifestazioni continuano.

Antonio Bruno, Consigliere Comunale dell'Altro Polo nel gruppo di Rifondazione Comunista Esprimiamo un chiaro e motivato "NO" al progetto di una linea dedicata all'Alta Velocità Genova a Milano. Gli unici beneficiari di questa opera (per la Mi - Ge i soliti gruppi facenti capo a nomi quali Gavio e Ligresti) sono le ditte che si troverebbero a costruire una grande opera e a fornire un servizio (per un'utenza di passeggeri che, assurdamente, dovrebbe decuplicare in pochi anni) col minimo dei rischi per i privati e il massimo dell'esposizione da parte dello Stato.

Ai costi vivi (oltre a quelli di realizzazione si prevedono altissimi costi di gestione) bisogna aggiungere i costi sociali per danni paesaggistici, estetici e ambientali, conseguenti alla costruzione di un tracciato interamente in rilevato, con speciali curvature, protetto da barriere antirumore che vede 3 viadotti per 9 Km di cui uno nella già martoriata Val Bisagno. I sottoscritti chiedono a Governo, parlamentari, Regione e enti pubblici di  abbandonare il costoso e dannoso progetto di AV, ponendo fine agli sprechi di denaro pubblico destinati alla realizzazione delle grandi opere per lo più distruttive per l'ambiente  e privilegiare gli investimenti per velocizzare e ammodernare significativamente, con scarso impatto ambientale e costi ragionevoli, la ferrovia Ge - Mi, grazie alla realizzazione di interventi già previsti delle FFSS ; Patrizia Avagnina, Iole Baldaro Verde, Antonio Balletto, Edoardo Benvenuto, Fabrizio De André, Fabio Fazio, Andrea Gallo, Beppe Grillo, Pietro Maifredi, Tiziano Mannoni, Enrico Martini, Osvaldo Pavese, Edoardo Sanguineti, Angelo Tartaglia.

CENTO CITTA' CONTRO L'ALTA VELOCITA'
GIOVEDI 21 OTTOBRE 1996 ORE 17
da Brignole a Terralba




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