Bilancio del primo anno di raccolta "porta a porta" a Dolo e Campolungo Maggiore (VE)
Gli amministratori hanno effettuato la scelta della raccolta dei rifiuti porta a porta', al fine di aumentare al massimo il recupero selezionato dei rifiuti tentando di sottrarre più materiale possibile all'invio in discarica, per motivi ambientali ed economici. Si è passati pertanto dal sistema di raccolta con cassonetti a quelloporta a porta' e da un conferimento in massima parte indifferenziato a uno che pone a carico dell'utente la massima attenzione alla differenziazione. Il primo dato significativo è quello del calo dei rifiuti legato al nuovo sistema di raccolta.
IL RIFIUTO PERDUTO Se confrontiamo il 1994 e il 1995 notiamo che la produzione pro - capite passa per Dolo da 1.29 kg/ab/g a 0.98 kg/ab/g (- 22 per cento) e per Campolungo da 0.96 a 0.66 kg/ab/g (- 32 per cento). Le spiegazioni sono differenziate:
IL RIFIUTO RECUPERATO
Il rifiuto in discarica è più che dimezzato:
In discarica è andata circa la metà del rifiuto racoclto nell'intero 1995
Il rifiuto umido è quasi un terzo del totale racoclto:
La raccolta (porta a porta) di carta e cartoni, forse inferiore alle attese, è a Dolo il 7.3 per cento (26 kg/ab/a), a Campolungo il 5 per cento (11.9 kg/ab/a).
Il sistma di raccolta porta a porta dei flussi principali da avviare al recupero e del "secco" (ciò che resta e che finisce in discarica)porta ad un'impennata delle raccolte differenziate stradali:
vetro e lattine costituiscono sul otale:
i contenitori per liquidi in plastica sono
Questi dati portano rilevanti benefici sul piano economico:
ANALISI DEI COSTI
In entrambi i Comuni si ha un rilevante aumento dei costi di racoclta e trasporto, paria l 24 per cento per Dolo (dove la scelta è stata qquella di rafforzare il servizio, istituendo un secondo giro settimanale del secco, in origine non previsto, e di sviluppare i servizi collaterali - attenzione ai condomini e ai grandi produttori di rifiuti, miglioramenti dello spazzamento, forte investimento in informazione e promozione) e al 31 per cento di Campolongo. Diminuzione delcosto di trattamento (-18 per cento a Dolo, - 9 per cento a Campolongo) dovuto al fatto che il rifuto portato in discarica è dimezzato, che quello avviato al compostaggio ha un costo inferiore alla discarica e quello avviato al recupero è a costo zero (per Campolongo) o addirittura contempla un'entrata (per Dolo). Nel frattempo il costo del trattamento per tutti gli altri comuni dle bacino è fortemente aumentato perché hanno portato più rifiuti in discarica e il cossto medio è passato dalle 41.16 £/kg del 1994 alle 58.12 £/kg de l1995 (+ 41 per cento). Complessivamente la sommatoria deicosti di raccolta e trasporto e trattamento finale vede comunque costi complessivi sostenuti per lo smaltimento nel 1995 superiore a 1uelli del 1994 (9 per cento a Dolo, 18 per cento a Campolongo). Il costo unitario è abbastanza contenuto (circa 65.000 lire ad abitante a Dolo, poco sopra le 50.000 lire ad abitante a campolongo). Il costo medio pro-capite degli altri comuni del Bacino è stato nel 1995 pari a 66.500 lire ad abitante. In prospettiva il continuo aumento del costo in discarica e il periodo di conferimento fuori bacino ormai inevitabile per il prosimo futuro peserà per la metà su chi, come Dolo e Campolongo, conferisce in discarica ormai solo la metà del suo rifiuto.
Nella valutazione di tre scenari di raccolta (tutto indiferenziato, con cassonetti stradali, porta a porta) emerge che, nonostante l'aumento dei costi di trasporto la differenziazione porrrta a porta' risulta più economica della raccolta indifferenzaita con cassonetti (circa 190 milioni per Dolo e 95 milioni di lire per Campolungo)
Nelle indagini di verifica svolte svolte a Dolo emerge che più della metà (51 per cento) degli intervistati sostiene in modo convinto il nuovo sistema di raccolta e solo il 5 per cento si oppone in modo deciso, mentre un 44 per cento accetta il porta a porta, ma ritiene necessario migliorare l'organizzazione del sistema di raccolta. Le utenze abitative, che stanno sulla media per i giudizi più negativi (5 per cento) hanno livelli maggiore di accettazione piena (58 per cento) e minore accettazione critica (37 per cento), le maggiori resistenze vengono da chi abita in condominio (nessuno contesta il sistema ma i due terzi ritengono che vada migliorato) e da chi non dispone del giardino. Rispetto alla dimensione dei nuclei, le resitenze maggiori vengono dai singles (difficoltà a rispettare orari e procedura di consegna) e dal l'unica famiglia più numerosa (dimensione sacchi forniti insufficiente). Le utenze non abitative hanno un'accettazione più critica (54 per cento) rispetto al sistema di raccolta.
La tendenza ad esportare il rifiuto è reale, ma con conseguenze del tutto limitate (da analisi della produzione di rifiuti nei comuni limitrofi). Aumenta la racolta di materiali riutilizzabili al di fuori del servizio pubblico: volontariato cattlico, recuperatori privati in particolare per cartoni, ferro e metalli. Si dovrà valutare una modifica delle modalità di raccolta che venga incontro alle esigenze delle grandi utenze. Inoltre il servizio dovrà legarsi a possibili interventi di modifica delle modalità di tassazione in relazione al servizio offerto (es. mettere a carico dei più grossi produttori l'acquisto di contenitori da mantenere - sotto loro responsabilità - sul loro fondo, per posizionarli sulla strada al momento del passaggio del servizio).
Per tornare a PER UNA CORRETTA GESTIONE DEL CICLO DEI RIFIUTI clicca qui |